Centro immigrati bombardato: destabilizzare la Libia per far riaprire i porti italiani

Il 2 luglio, durante la notte, un centro di accoglienza di immigrati situato alla periferia di Tripoli e gestito dal governo, è stato bombardato. Le vittime sarebbero circa 40.
Sembra che gli autori dell’attacco facciano parte delle forze antigovernative che rispondono agli ordini di Haftar, il quale, ormai in evidente difficoltà, ha stretto un’alleanza con i trafficanti di clandestini, in particolare con l’estremista islamico Abdul-Rahman Hashem.
La tempistica è molto sospetta… “guarda caso” segue di poche ore l’incontro tra Sarraj e Salvini a Milano.
Ovviamente, per il PD e per tutto il baraccone dell’accoglienza notizie simili sono manna dal cielo, perchè avvalorano la narrazione in base alla quale la Libia non è sicura. Gli intellettuali da salotto e i “talebani dell’accoglienza” oggi fingeranno di piangere le vittime ma in realtà esulteranno…

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Anziani morti per disperazione: Chiesa, Buonisti e Paladini umanitari non fiatano

di Francesco Storace
Dove sono finiti gli Umani? La pietà? Il rispetto? Nulla di nulla.
Un politico di governo. Uno di opposizione. Un sindacalista. Il governatore. Il sindaco. Un assessore qualunque. L’elemosiniere del Papa. Un prete. Nulla. Nessuno. Solo silenzio per quella coppia di disperati. Si amavano da una vita e l’hanno fatta finita nello stesso momento. Si amavano, ma odiavano un’esistenza infame.
Poveri africani, li dobbiamo aiutare. I due nostri vecchi no…
Avevano 77 e 74 anni, l’età in cui si definiscono ancora “giovani” i nostri vecchi quando li accompagniamo tristemente nel viaggio verso il Cielo. Stavolta hanno voluto fare da soli, non sono servite le malattie. Sono stati contagiati dal morbo della povertà.
Fa riflettere davvero questa storia, anche perché lui, il marito che ha fatto fuoco due volte, era un professionista. Un anziano avvocato civilista. Chi ricorda il ceto medio alzi la mano, perché ormai si sta precipitando sempre più in basso. Debiti, affitto e vitto: tutto sembra terribilmente più difficile. Eppure si spendono fior di miliardi di euro per gestire l’immigrazione. Poveri africani, li dobbiamo aiutare. L’avvocato e la sua consorte invece dovevano morire, con un paio di pistolettate…

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Costituzione, significa anche limitare l’Immigrazione indiscriminata

di Davide Mura
Molti, forse troppi, e in ogni caso una minoranza, usano la nostra Costituzione per attaccare le politiche migratorie dell’attuale Governo, che magari non sono il massimo, ma comunque si pongono – pur nei loro limiti – nel solco della difesa delle frontiere e della tenuta sociale del nostro paese.
Costoro infatti si servono di quanto stabilisce la nostra Carta agli artt. 2 e 10, per trasformare il territorio italiano in una sorta di “porto franco” per l’immigrazione di massa. Cosa affatto possibile, poiché, seppure sia vero che l’art. 2 e l’art. 10 pongano una serie di tutele per lo straniero, in quanto persona e in quanto immigrato, è anche vero che la lettura di queste norme non può, né deve essere fatta, a prescindere e addirittura contro l’interesse nazionale e la tenuta sociale ed economica del nostro paese…

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Bergoglio ha perso le elezioni!

di Marco Gervasoni
Nella ridda dei commenti su chi abbia vinto e chi perso le elezion, nessuno ha fatto notare che, tra i tanti sconfitti del 26 maggio, c’è anche qualcuno che non avrebbe dovuto infilarsi nell’agone elettorale: Bergoglio.
Ma invece vi è entrato, se non lui direttamente (ma certe dichiarazioni sibilline…) certo il Vaticano e la Cei, che in buona sostanza hanno fatto campagna contro Salvini. Il gesto, gravissimo, dell’Elemosiniere, con la plateale violazione della legalità (e del Concordato) è stato forse il punto più alto della sfida del Vaticano non tanto al governo in sé, quanto a Matteo Salvini.
Abbandonando il criterio tomista della prudenza, i vertici del clero e i loro giornali sono scesi in campo con una veemenza e persino con argomentazioni che ricordano i “preti neri”, come li chiamava Sydney Sonnino, cioè i sacerdoti ostili allo Stato liberale nei decenni post unitari. Ma la dimostrazione di come la parte apicale, o almeno quella di “governo” del mondo cattolico conosca poco il suo stesso mondo, è venuto dallo schiaffo del 26 maggio…

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Autistico è bello!

di Stefano Re
L’Autismo va di moda! Eccovi servito il nuovo livello di rincoglionimento imposto: “l’Autismo è un dono”, “l’Autismo è una opportunità”, “l’Autismo serve per lavorare”, “l’Autismo è il futuro”.
Ve lo strillano con prestigiosi convegni, dalle patinate riviste e compagnia cantante, tutti ben foraggiati dalle case farmaceutiche. È la nuova frontiera: stravaccinato e autistico, con contorno di treccine bionde, seduto a guardare serie TV mangiando insetti bolliti. Il perfetto bimbo del radioso futuro che hanno in serbo per voi.
Vi hanno convinto che i bambini sani minaccino la salute pubblica. Vi hanno convinto che la scienza consista nel credere ciecamente a qualsiasi cosa affermi uno stronzo arrogante in camice bianco alla TV, e che farsi domande quando i conti non tornano, sia roba per matti e complottisti. Vi hanno convinto ad accettare come vere, epidemie immaginarie, morti immaginari e ad accettare la cancellazione di diritti fondamentali, per finte emergenze basate su un rischio venti volte inferiore a quello di venir colpiti da un fulmine…

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Tv buonista per legge: il decalogo AgCom per difendere gli immigrati

Dall’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, sta per arrivare il decalogo per le emittenti radio-televisive contro il reato d’odio.
Il regolamento entrerà in vigore il prossimo giugno e prevede che le radio e le tv assicurino il più rigoroso rispetto verso gli individui a rischio discriminazione.  Chiaro insomma il riferimento ai migranti. I fornitori dei programmi di informazione e intrattenimento rischiano sanzioni che vanno da 10 a 250 mila euro. nel caso in cui ospiti o conduttori dovessero ledere la dignità dei “soggetti deboli” incorrendo in forme di hate speech.
La delibera n.25/19 dell’Agcom, si ispira ai principi di correttezza, lealtà e correttezza dell’informazione. Infatti, anche tenendo conto dei codici di deontologia giornalistica, le emittenti dovranno osservare una serie di limiti. Per le trasmissioni radio o tv in diretta, direttori, registi, conduttori e giornalisti dovranno assicurare i criteri di correttezza del linguaggio e del comportamento dei partecipanti…

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Il selfie di Papa Bergoglio con la spilla “apriamo i porti”

La notizia è stata ripresa con toni entusiastici dal quotidiano della Cei “Avvenire”, che scrive: “È successo quando don Nandino Capovilla, parroco a Marghera (Venezia), si è avvicinato a Papa Francesco nel corso dell’incontro sulle Migrazioni, a Sacrofano”.

“Ha visto la spilletta che tenevo in mano e gliene ho spiegato il significato”, racconta don Nandino. “Così Francesco l’ha presa e si è fatto scattare una foto tenendola in mano”. C’è scritto: “Apriamo i porti!”. Al pontefice, riferisce il sacerdote Veneto, “la spilla deve essere piaciuta perché ha chiesto di tenere per sé quella con cui ci ha regalato l’emozione di questa foto”

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“Rom, l’Italia faccia di più per i diritti”. Siluro dal Consiglio d’Europa

Lega: Il Consiglio d’Europa insulta l’Italia, accusandola di mafia, razzismo, comportamenti anti umanitari e persino anti ziganismo.
Nonostante alcuni risultati ottenuti nel garantire migliori condizioni abitative a Rom, Sinti e Caminanti in alcuni comuni, e i progressi fatti nella scolarizzazione dei minori appartenenti a queste comunità, le informazioni fornite dal precedente Governo nel febbraio 2018, non permettono di concludere che le violazioni riscontrate nel 2005 e 2010 siano state risolte.
L’ha stabilito il comitato per i diritti sociali del Consiglio d’Europa, nella valutazione di quanto fatto dall’Italia per rimediare alle violazioni alla “Carta sociale europea” per quanto riguarda il diritto all’alloggio, a non essere marginalizzati e esclusi socialmente, ad essere protetti dall’odio.
Il comitato scrive che “le informazioni fornite non sono sufficienti a concludere che c’è stato un generale miglioramento per quanto riguarda le condizioni di vita nei campi e che la maggior parte delle misure descritte dalle autorità, per l’accesso all’alloggio, sono ad uno stadio iniziale e quindi non è possibile stabilire il loro impatto”

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“Enea, Dante e Superman erano migranti”, propaganda Unhcr nelle scuole

L’indottrinamento arriva da un libro dell’Onu che verrà diffuso anche nelle scuole. Si intitola: “Anche Superman era un rifugiato”, edito da Piemme, curato dalla scrittrice e attivista pro Ius Soli Igiaba Scego, e dall’Unchr, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.
La prefazione è di Carlotta Sami, portavoce italiana e per il sud Europa dell’agenzia Onu, che ha avuto il coraggio di negare le carte di credito pagate da Soros per i migranti.
Il lavaggio del cervello passa come un rullo compressore sui fumetti, sui padri nobili delle nostre lettere, sui miti e gli eroi dell’epica classica. Nel volume, si leggono cose ridicole ma pericolose, che tra i banchi potrebbero avere facile presa. Un piano subdolo…

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Benetton: nuova campagna di Toscani dedicata all’ “Integrazione”

Volti dell’Italia che studia e che lavora… nelle immagini di Oliviero Toscani per Benetton.

La prima rappresenta un gruppo di studenti universitari di medicina. Tra loro ci sono una nigeriana, un’indiana, un ciadiano, un anglo-srilankese e un italo-nigeriano, che stanno studiando per dare il loro contributo all’interno del sistema sanitario nazionale… wow!

La seconda foto ritrae un gruppo di professionisti. Ci sono un agente di polizia della questura di Enna, un assessore all’Istruzione del comune di Scandicci, un sacerdote della provincia di Pavia, un imam di Roma e un medico e un avvocato di Milano. Le loro origini sono in Camerun, Senegal, Indonesia, Togo, Repubblica Democratica del Congo. Tutti lavorano per costruire un’Italia migliore! Evviva, come siamo…

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