Come ti Preparano alla Depopolazione

di Carogiù
Quando l’ho letto pensavo fosse troppo una fake perché la gravità di quanto affermato in questo… titolo (?) supera ogni decenza.
Quando diciamo che vi stanno letteralmente fottendo il cervello intendiamo proprio questo.
Perché lo sterminio dei nativi americani raffreddò il Pianeta? “Con l’arrivo degli europei, la popolazione dei nativi americani venne ridotta del 90% a causa di guerre e malattie: questo provocò indirettamente una diminuzione delle temperature globali, vediamo come…”. (Focus)
Già! Perché? Me lo stavo chiedendo da una vita, come mai? Questa è PNL pura, servita alle menti deboli e ai cervelli spugnosi, ammorbiditi da anni di colpi bassi e ammaestramento sociale, installata giorno dopo giorno attraverso i media asserviti che, a seconda del momento storico più opportuno per i piani di lorsignori, veicolano potenti messaggi tesi al lavaggio del cervello di chi non ha più filtri protettivi verso questi subdoli tentativi di annichilimento delle coscienze…

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Non Mangiate Nulla con l’Etichetta “APEEL”!

Dott. Paolo Magli
L’etichetta “APEEL” è appena apparsa nei negozi di alimentari americani.
I cetrioli non sono avvolti nella plastica, ma c’è un grande cartello che dice che sono ricoperti di “Apeel” per proteggerne la freschezza e ridurre rifiuti di plastica. Sui Cetrioli c’è anche un adesivo con la parola Apeel.
L’azienda è finanziata da Bill Gates e altri, e il WEF l’ha approvata (ovviamente… ).
Se controlli il sito (https://www.apeel.com), non riesci a trovare alcuna informazione su cosa sia esattamente APEEL. In Italia è distribuito dal Gruppo ORSERO (https://www.fratelliorsero.it/)
Guarda le domande frequenti (FAQ). Ti dicono anche di non comprarlo se sei preoccupato. In Canada finora è usato solo su Cetrioli e mele. Negli Stati Uniti su avocado, mele, limoni e cetrioli.
L’azienda è molto misteriosa su cosa sia effettivamente il prodotto. E dice anche che non può essere lavato via, non importa quando si strofini…

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La FDA ha annunciato l’Approvazione della “Carne Coltivata in Laboratorio” dalla Società Upside Foods

Indovinate chi c’è dietro ai finanziamenti di UPSIDE?
Molte persone “attente” all’ambiente ritengono che la carne coltivata in laboratorio possa essere un’alternativa etica alla carne convenzionale. Può risolvere più problemi contemporaneamente come le richieste alimentari della popolazione in aumento, aiutare l’ambiente e consumare carne cruelty-free. Poiché è coltivata in laboratorio, il suo contenuto di grassi può anche essere modificato rendendolo più nutriente.
La carne coltivata in laboratorio è un’alternativa alla carne convenzionale. Viene coltivata in laboratorio attraverso il processo di coltura, in cui una biopsia viene prelevata da un animale vivo e le cellule staminali vengono separate dalle cellule muscolari. Queste cellule staminali sono coltivate in un mezzo che fornisce loro i nutrienti necessari per la proliferazione. Le cellule staminali si moltiplicano e si trasformano in cellule muscolari e cellule adipose, formando infine carne. La carne coltivata in laboratorio è anche chiamata carne coltivata, carne a base di cellule, carne artificiale, carne coltivata e carne di design…

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L’Agenzia Internazionale dell’Energia chiede “Blocchi Mondiali” per raggiungere gli Obiettivi Climatici

di Redazione databaseitalia.it
L’Agenzia Internazionale dell’Energia ha chiesto ai governi di tutto il mondo di “ridurre” all’essenziale le utenze pubbliche per ridurre l’uso del petrolio e raggiungere gli obiettivi del “cambiamento climatico”.
Per dirla tutta, a noi comuni e laboriosi mortali viene fatto il lavaggio del cervello per farci credere che il pianeta si stia dirigendo verso il disastro, che è colpa nostra e che dobbiamo cambiare il  comportamento per salvare il mondo. Ma questo non potrebbe essere più lontano dalla verità.
L’umanità potrebbe certamente essere più gentile con la natura e gli altri esseri viventi che abitano la Terra, ma dire che il mondo finirà essenzialmente così come lo conosciamo se non arriviamo a zero carbonio entro l’anno 2050 o prima, è propaganda. È uno strumento usato dalle élite per plasmare il futuro attraverso la paura, proprio come hanno fatto con la presunta crisi Covid-19 e come stanno facendo ora con la guerra in Ucraina…

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Il Grano non manca: ci Speculano e Mentono le “Quattro Sorelle del Cibo”

di Roberto Pecchioli
Primum vivere. E per vivere bisogna mangiare. Per questo l’alimentazione è sempre stata centrale per i sistemi politici, sociali ed economici.
La produzione dei cereali, che forniscono la farina e quindi il pane, ha avuto fin dall’antichità un posto speciale nelle preoccupazioni umane. Il grano e il frumento sono stati in vari tempi sottratti all’avidità di guadagno privato con l’istituzione degli ammassi controllati dal governo, sin dall’epoca degli Egizi. Quasi ogni popolo ha sviluppato una cultura del pane tanto sul piano pratico che su quello simbolico.
Nel tempo del mercato, misura di tutte le cose, l’approvvigionamento di cereali è caduto nelle mani di pochi giganti internazionali, le “quattro sorelle del grano” che prima erano sei. Lo scenario di guerra tra Ucraina e Russia sta provocando seri problemi di trasporto, fornitura, scambio…

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Vaiolo delle Scimmie: “Emergenza” inaspettata?

Lo sapevate che esiste già un vaccino approvato nel 2019? Indovinate chi c’è dietro…
Mentre i casi di vaiolo delle scimmie stanno gradualmente aumentando in tutto il mondo, la corsa ai vaccini è appena iniziata… ma in quanti sanno che esiste già un vaccino contro questa malattia rarissima approvato dall’FDA nel 2019?
Suona davvero strano, perché mai produrre e far velocemente approvare un vaccino contro una malattia (il vaiolo) sostanzialmente eradicata e contro il vaiolo delle scimmie, malattia rarissima con piccoli focolai finora circoscritti e gestibilissimi?
La risposta è in un nome… ed è sempre lo stesso: BILL GATES.
Nel novembre 2021, mentre tutto il mondo era in panne a causa della “pandemia” di coronavirus, Bill Gates partecipava ad un importante meeting di Policy Exchange, che è il principale think tank del Regno Unito. Il presidente della Bill and Melinda Gates Foundation, e Rt Hon Jeremy Hunt MP, presidente del comitato ristretto per la salute, in quel contesto hanno discusso il potenziale di future pandemie…

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La Crisi degli Approvigionamenti globali incontra il “Dark Winter”

Dr. Mathew Maavak
Si sta preparando una crisi della catena di approvvigionamento globale (ossia la nuova fase del Grande Reset del WEF), che porterà a una carenza a tutto campo di articoli essenziali. Questo è il risultato della centralizzazione di massa, dove le politiche sono dettate e sincronizzate dagli aristocratici della Nuova Normalità.
I prossimi anni saranno caratterizzati da un’estrema turbolenza socio-economica. Secondo quanto riferito, il mondo sta affrontando una “carenza di tutto” in cui i beni essenziali stanno diventando più difficili, più lontani e più dispendiosi in termini di tempo da trovare. Queste carenze colpiscono l’intera gamma della struttura della piramide sociale. Il tipico ciclo dalla produzione alla consegna è ripetutamente martellato da una macabra sedia musicale di guai, in sintonia con la legge di Murphy: ”Tutto ciò che può andare storto andrà storto“…

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Bill Gates: “Finanziare la Tecnologia pulita è il modo per evitare il Disastro Climatico”

di Cesare Sacchetti
Per Bill Gates l’obbiettivo per il futuro dell’umanità è quello di giungere a zero emissioni entro il 2050.
Il Financial Time, il quotidiano da sempre tradizionale portavoce della finanza speculativa, ha ospitato in questi giorni l’uomo che ha tratto più profitto dall’operazione terroristica del coronavirus, ovvero Bill Gates.
Bill Gates scrive che l’obbiettivo per il futuro dell’umanità è quello di giungere a zero emissioni entro il 2050. Molti non colgono che zero emissioni non significherebbe altro che la fine del mondo industrializzato per come lo si è conosciuto. Sparirerebbero tutte le catene di montaggio delle varie industrie e sparirerebbe di conseguenza il lavoro stesso per come la società Occidentale lo ha conosciuto.
Nel piano del Grande Reset di Davos infatti, non esiste il lavoro. Esistono delle comunità di individui che ricevono il cosiddetto reddito universale, una elemosina elargita dai governi in cambio della completa sottomissione alla società autoritaria globale…

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Prossima Pandemia: Virus Marburg?

di Marcello Pamio
I media mainstream hanno acceso i riflettori sui primi casi di morte causati dal virus Marburg. E quando i megafoni della dittatura strillano, c’è sempre qualcosa sotto…
Addirittura il Direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ad una conferenza stampa a Ginevra se n’è occupato, sottolineando come il virus di Marburg sia “molto diverso da quello che causa il Covid 19, ma molti degli elementi di risposta sono gli stessi: isolare e curare le persone infette, tracciare e mettere in quarantena i contatti e coinvolgere le comunità locali nella risposta“. Ahinoi, non è soltanto il capo dell’OMS a ipotizzare una possibile prossima pandemia con il Marburg: il tristemente noto GAVI dello psico-filantropo Bill Gates, il 22 aprile del 2021, ha scritto un articolo dal titolo inquietante: “La prossima pandemia: Marburg?”…

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Bill Gates è “preoccupato”…

Il co-fondatore di Microsoft ritiene che i governi non si stiano impegnando abbastanza e annuncia la sua ricetta per scongiurare una nuova pandemia.
La Bill and Melinda-Gates Foundation in un rapporto pubblicato pochi giorni fa ha invitato le nazioni a investire di più nei sistemi sanitari, inclusa la capacità di produrre vaccini. Bill Gates ha “avvertito” sei anni fa di una potenziale minaccia di pandemie. Adesso “sente” che le autorità non stanno facendo abbastanza per prepararsi alla prossima.
“Sono preoccupato che l’attenzione generale verso la messa a punto di una buona preparazione per le pandemie sia ancora bassa”, ha detto Gates in un’intervista al Wall Street Journal.
Gates ha plaudito alla soluzione del presidente statunitense Joe Biden di preparare un piano da 65 miliardi per la prevenzione delle pandemie, da lui definito “un passo nella giusta direzione”. Tuttavia non lo ritiene sufficiente. “L’unica soluzione – ha detto – sarebbe avere aziende pronte a sviluppare un vaccino, quando ce ne sarà necessità, in cento giorni e a produrne il necessario per tutti i Paesi del mondo nei seguenti cento giorni”

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