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Il Pilota Automatico della Democrazia Terminale

di Roberto Pecchioli
Nel bosco dei ribelli è giunta notizia che in Italia si terranno le elezioni politiche il 25 settembre. Accogliamo l’informazione con uno sbadiglio, seguito da un debole sorriso.
Anche il “Drago” ha gettato la spugna, forse spaventato dall’autunno freddo per mancanza di energia, dalla conseguente inflazione e dalla possibilità di reazioni popolari.
La macchina procedurale della stanca, asmatica democrazia rappresentativa è avviata. Nel bosco non ci sono sezioni elettorali e non si eleggono deputati. Ci limitiamo ad aspettare la frescura settembrina, rammentando una canzone di battaglia di noi ragazzi di tanti anni fa, che osarono sfidare lo spirito dei tempi: “Democrazia, democrazia, è cosa vostra e non è mia. Democrazia, democrazia, in quantoché comandate voi”. Come Walter Whitman, “due strade trovai nel bosco e io scelsi quella meno battuta, ed è per questo che sono diverso”. La distinzione rispetto al poeta di “Foglie d’erba” è che la sua diversità era l’orientamento sessuale, che non si chiamava ancora così…

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Il “Trattato sulle Pandemie” darà all’OMS le Chiavi del Governo Globale

di Kit Knightly
Le prime udienze pubbliche sul proposto “Trattato sulle pandemie” sono terminate e il prossimo ciclo dovrebbe iniziare a metà giugno. Le clausole suggerite incentiverebbero la segnalazione di eventuali “pandemie” e punirebbero le nazioni in caso di “non conformità”.
Abbiamo cercato di tenere la questione in prima pagina, proprio perché il mainstream è così desideroso di ignorarla, mentre continua a sfornare “porno” di guerra e propaganda di parte.
Quando noi – ed altri – c’eravamo collegati alla pagina della presentazione pubblica, c’era stata una tale risposta che il sito web dell’OMS si era bloccato per un po’… o avevano fatto finta che si fosse bloccato, in modo che la gente smettesse di inviare mail. In ogni caso, è stata una vittoria, malgrado l’attuale scarsa copertura mediatica, per lo più relegata nelle metaforiche pagine di fondo di internet e speriamo di poterla replicare in estate.
La prospettiva si concentrerà sul cercare di rendere il trattato “abbastanza forte” e garantire che i governi nazionali possano essere “ritenuti responsabili”. Un articolo sul Telegraph del Regno Unito, del 12 aprile, titola: “C’è il rischio reale che un trattato sulla pandemia possa essere ‘troppo annacquato’ per fermare nuove epidemie”

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Ecco perché siamo in pieno Segregazionismo

di Davide Lovat
La cosa che più risalta ai miei occhi nell’osservare l’operato del Governo guidato dal cittadino Mario Draghi è la sua impronta chiaramente segregazionista.
Mi spiego bene, perché probabilmente non si sta facendo mente locale sulla deriva antidemocratica e, appunto, fondata sulla discriminazione verso una parte degli esseri umani che è in corso nella Repubblica italiana.
Anche i bambini delle elementari sanno che i tre princìpi morali su cui si fondano le democrazie moderne sono libertà, fraternità e uguaglianza. Anche i ragazzi delle medie sanno che nessun cittadino può venire discriminato, né privato dei suoi diritti umani e civili, se rispetta la legge e la Costituzione vigente. Ebbene, l’introduzione del green pass con le modalità italiane, del tutto diverse da quelle previste in sede europea, accompagnata dalla propaganda che enfatizza lo stato d’emergenza sanitaria, ha violato tutti questi princìpi nel modo che è opportuno descrivere per meglio ragionarci sopra…

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Ancora Distopia

di Guido Cappelli
“I governi acquisiranno nuovi poteri tecnologici per aumentare il controllo sulle popolazioni, sulla base di sistemi di sorveglianza pervasivi e controllo delle infrastrutture digitali”. (Klaus Schwab, presidente Wef)
Spesso amici cari e certamente benintenzionati mi hanno accusato di esagerare, di usare toni eccessivi o melodrammatici, per riferirmi, da tempo e ripetutamente, all’attuale stato emergenziale come a una distopia in progress. Forse ho uno stile troppo “plebeo”, troppo diretto. Sarà.
Ma un panopticon esplicito, minaccioso, aggressivo come quello che ci hanno eretto intorno in questi ultimi diciotto mesi, non si era mai visto nella storia europea. Mai, per quanti precedenti si vogliano invocare, per quante archeologie si vogliano ricostruire. Neanche il nazismo aveva un tale controllo sulle popolazioni, non foss’altro che per inferiorità tecnologica e una padronanza delle tecniche di manipolazione di massa che muoveva solo i primi passi.
Allora, se si depone il bon ton e si guarda in faccia la realtà; se si ascolta il consiglio mai troppo ripetuto di Machiavelli e ci si allena a “guardare discosto”, cioè lontano, cioè agli sviluppi futuri di tendenze già in atto, che cosa si vede?…

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Perché vogliono Vaccinare Tutti? (video)

de Il Ficcanaso
I Veri Complottisti sono coloro che anche in TV rilasciano dichiarazioni diverse rispetto agli intenti che perseguono alle spalle dei propri concittadini ed in violazione della Carta Costituzionale e del Giuramento prestato.
Dati, notizie, documenti ufficiali e testimonianze dirette fanno emergere quale sia la verità che si nasconde dietro questa ossessione di vaccinare tutti quanti!
Le interviste comprendono anche le dichiarazioni di Vittorio Colao e Roberto Cingolani, in periodi in cui non erano istituiti di cariche pubbliche, pertanto, parlavano a briglia sciolta… lo stesso per quanto riguarda i canali RAI.
In questo video riporto esclusivamente informazioni oggettive che permettono anche al più duro di testa di comprendere il motivo reale di questa ossessione maniacale di voler vaccinare tutti…

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Klaus Schwab: “In 10 anni potremmo avere Chip impiantabili nel Cervello ed una fusione del mondo fisico, digitale e biologico”

di Paul Joseph Watson
Un aspetto chiave del Grande Reset, o “Quarta Rivoluzione Industriale”, come la chiama Schwab, è la fusione dell’uomo con la macchina.
Dairus Rochebin, nel gennaio 2016 ospitò Klaus Schwab nella sua trasmissione “Pardonnez-moi” su Radio Télévision Suisse. Schwab è ingegnere ed economista, ed è il primo ed unico presidente del forum economico mondiale. Il globalista Klaus Schwab ha chiarito in quell’occasione che il transumanesimo è parte integrante del “Grande Reset”, quando ha affermato che la “quarta rivoluzione industriale porterebbe a una fusione della nostra identità fisica, digitale e biologica”. Nel suo libro, infatti, parla di microchip impiantabili in grado di leggere i nostri pensieri…

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Europa, Prigione virale!

di Gianni Lannes
Una volta il principio cardine dell’Ue, almeno sulla carta, era l’abolizione delle frontiere. Alla prova dei fatti, oggi l’Unione europea nega i suoi stessi principi libertari.
Il ministro Garavaglia ha pontificato: “lasciapassare europeo prima dell’estate. Il “green pass” prevede tre dati: o si è vaccinati o non lo si è ma si è avuto il Covid e si è guariti, oppure ci si sottopone a un tampone e se è negativo si può viaggiare”.
La tanto sbandierata libertà di movimento nell’Unione europea è solo un misero paravento, smascherato dal controllo elettronico ormai pervasivo. Infatti, per viaggiare, d’ora in poi, nel vecchio continente occorrerà essere vaccinati, “tamponati” e comunque schedati.
Un regime totalitario necessita del controllo totale dei sudditi trasformati in cavie. Questa politica imposta dalla tecnocrazia ovviamente provocherà discriminazioni infinite, annichilendo in un colpo solo la democrazia incompiuta. Chi non accetterà questa forma di schiavismo eugenetico sarà escluso dal consesso sociale e privato dei diritti civili? Chi non si sottometterà all’iniezione vaccinale sarà recluso in casa: non potrà accadere ai musei, ai cinema, ai ristoranti, non potrà viaggiare e probabilmente verrà licenziato…

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Il “Messia” venuto a salvarci e il Tramonto della politica (e della Democrazia)

di Fabrizio Marchi
L’incarico a Draghi ufficializza e, anzi, faremmo meglio a dire, consacra, la fine della politica e della democrazia sostanziale.
La “politica al tramonto” è il titolo di un bel libro del filosofo della politica, Mario Tronti. Mai titolo (ma vale anche per il libro) fu più attuale per descrivere il presente. L’incarico a Draghi ufficializza e, anzi, faremmo meglio a dire, consacra, la fine della politica e della democrazia sostanziale. Perché un conto è il liberalismo e un altro la democrazia. Sono due concetti ben diversi che sono stati unificati per un certo periodo storico – diciamo dalla fine della seconda guerra mondiale fino al crollo del blocco sovietico e alla nascita dell’UE – e che ora tornano a separarsi.
E il bello (si fa per dire…) è che tutte le forze politiche hanno sostanzialmente plaudito alla “scesa in campo del Salvatore”, da quelle tradizionalmente di governo (PD e Forza Italia) a quelle che millantavano di essere “anti-sistema”, cioè la Lega e il M5S…

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Cosa sta accadendo nella nostra Società?

di Dario Gallinaro
La Spiegazione più completa, chiara ed esustiva che si possa dare su quanto sta accadendo realmente e sui giochi di potere che si celano dietro tutto ciò.
Intervista a Catherine Austin Fitts, presidente di Solari Inc., editrice del Solari Report e membro amministratore di Solari Investment Advisory Services, LLC. Catherine è stata amministratore delegato e membro del consiglio di amministrazione della banca d’investimento di Wall Street Dillon, Read & Co. Inc., assistente segretario per l’edilizia abitativa e commissario federale per l’edilizia presso il Dipartimento per l’edilizia abitativa e lo sviluppo urbano degli Stati Uniti nella prima Amministrazione Bush, presidente di Hamilton Securities Group Inc.
Qui una breve sintesi:
“I grandi banchieri centrali… stanno cercando di accelerare l’introduzione del nuovo sistema. E devono introdurre il nuovo sistema senza che nessuno si accorga esattamente di cosa si tratta. Descrivo il nuovo sistema come la fine delle valute. Quindi non stiamo introducendo una nuova valuta, essenzialmente stiamo introducendo un nuovo sistema. È una cosa grande, è complicato, è disordinato, e la sfida che si pongono è come proporre un sistema che se la gente capisse nessuno vorrebbe… ovviamente. E il modo in cui lo si fa è una crisi sanitaria.”…

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5 Cambiamenti radicali nella Società che il “Nuovo Ordine Mondiale” sta normalizzando

di Gaglione Danilo
Il termine Nuovo Ordine Mondiale (NWO) sembra essere fuori moda per i mass media con l’avanzare della guerra dell’informazione. Con tutta questa corruzione e perversione esposta in ogni settore della società, chi ha il tempo di considerare l’idea generale che costituisce il fondamento ideologico di tutto questo?
Il Nuovo Ordine Mondiale è il traguardo che chiunque al potere cerca di raggiungere. Non è più un gruppo particolare, di per sé, ma piuttosto l’idea suprema di una centralizzazione totale del potere su tutto il popolo della terra.
“Non credo sia giusto inquadrare il Nuovo Ordine Mondiale come una politica o un gruppo. Penso che sia più parte di un’ideologia del globalismo che è stata esplicitamente articolata in vari modi da varie persone che sono legate tra loro, ma non sempre direttamente come potremmo pensare”. (James Corbett)…

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Le Task Force sono un pericolo per la nostra Democrazia

di Diego Fusaro
Anche grazie all’emergenza Covid-19, ci stanno gradualmente abituando all’idea che gli Stati debbano essere amministrati da task forces di “tecnici” scelti da pochi e non eletti in Parlamento dai nostri rappresentanti democraticamente eletti dal popolo.
Tecnici che ovviamente sono sempre ultraliberisti, top managers, ammiragli della finanza. E intanto torme di idioti plaudono a tutto questo, amando le proprie catene. E pensando di vivere in una perfetta democrazia, minacciata dal pericolo in agguato del “fascismo” e del “populismo”, ossia di ogni reale contestazione della tirannia dei mercati in vista di una reale democrazia, che manca.
Prossima mossa
La prossima mossa è quella di abolire il parlamento e sostituirlo con una più snella task force di esperti e top managers. Ciò che se attuato tutto in una volta apparirebbe subito per ciò che è (un autoritario esproprio di democrazia), si presenta come legittimo e forse anche salvifico se realizzato gradualmente, un pezzo alla volta…

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Negazione del Contante: uno dei capisaldi dell’Asservimento Tecnocratico privato

di Massimo Franceschini
Il Regime Tecnocratico di controllo globale avanza senza apparenti impedimenti: prepariamoci a cedere ogni sicurezza.
Le determinazioni del potere moderno passano tutte, inevitabilmente, per il controllo della tecnologia. Certo non dal Parlamento che dovrebbe essere sovrano ed espressione del popolo che lo avrebbe “eletto”, una sede che invece da troppo tempo esprime ben altre determinazioni.
Questo non è stato mai più palese di ora, con una “pandemia” che si rivela opportunità perfetta per il sistema tecnocratico che “cura” le nostre vite: il nuovo “governo sanitario” ha di fatto usato l’emergenza come un “fornello” più sofisticato con cui alzare velocemente la temperatura dell’acqua in cui noi, povere rane chomskyane, nuotiamo sempre più bolliti e rassegnati…

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Il “Grande Reset”? Dall’Emergenza sanitaria al Nuovo Ordine Mondiale

di Federico Nicola Pecchini
“La storia c’insegna che l’umanità evolve in misura significativa solo quando ha davvero paura… Una pandemia di grandi dimensioni farà quindi nascere… molto più rapidamente di quanto avrebbe fatto la sola ragione economica… un vero governo mondiale”. (Jaques Attali, 06/05/2009)
Mentre questa pazza primavera volge finalmente al termine e il mondo occidentale è ancora intento a leccarsi le ferite dopo uno dei periodi più traumatici della storia recente, i potenti del pianeta stanno già pensando a come trarre vantaggio dall’emergenza in corso. “Mai lasciare che una buona crisi vada sprecata” – recita il vademecum del buon governante, e allora poco male le centinaia di migliaia di morti, o i milioni di persone che hanno perso il lavoro e sono ora ridotte sul lastrico: la pandemia potrebbe rivelarsi una straordinaria occasione per ripensare il mondo dalle sue stesse fondamenta…

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Italia 2020: Quale Identità? Una nazione tra sovranismo, globalizzazione e Unione europea

di Roberto Bonuglia
Italia 2020. Una nazione tra sovranismo, globalizzazione e Unione europea. La nostra identità? Una Nazione ci vuole eccome checché ne dicano i globalisti. Come il Covid-19 ha rimesso in discussione gran parte delle nostre certezze.
La pandemia da Covid-19 ha rimesso “in discussione gran parte delle certezze che fino al giorno prima erano state considerate come dei veri e propri dogmi, sacri e imprescindibili”. Ciò trascende ogni ipotesi “complottistica” imponendo di spostare su un piano meta-politico l’analisi delle conseguenze del coronavirus. Poiché esse vanno approfondite per porsi nuove domande e rinvenire possibili risposte ad una crisi che – indipendentemente dal modo col quale si è originata – rimane “il fatto” che ha mutato profondamente i ménage quotidiani di tutti, rendendo necessario un ripensamento del contesto economico-politico entro il quale si svolgono le nostre esistenze in questa “fase solo apparentemente di caos a cavallo tra un mondo che muore ed un mondo nuovo che nasce”

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Questa Europa è un Male, con buona pace di Prodi e dei suoi compari

di Francesco Maria Toscano
Dimostra di avere un bel coraggio Romano Prodi, nel chiedere ai cittadini italiani di esporre una bandiera dell’Europa, che testimoni l’amore profondo che lega il nostro popolo alle fredde e ciniche istituzioni comunitarie di stanza a Bruxelles e a Francoforte.
È un po’ come chiedere ai curdi di sventolare la bandiera del partito di Erdogan, come chiedere a Boris Johnson di sfilare in compagnia di Tony Blair contro la “Brexit”, come chiedere ai gilet gialli di eleggere Macron quale legittimo nuovo portavoce della protesta. Insomma, più che una proposta quella di Prodi, è una vera e propria provocazione.
Da quando l’Italia si è intruppata (anche grazie a Prodi e ai suoi compari) dentro la moneta unica – grande “successo di civiltà” decantato dai progressisti di ogni risma – il Belpaese ha visto crescere in termini continui ed esponenziali il disagio sociale, la disoccupazione e la sotto-occupazione. Si contano oggi in Italia non meno di 5 milioni di poveri, gente disperata costretta a vivere con poco o niente, che potrebbe però in teoria viaggiare fino in Lettonia senza il fastidio di dover cambiare moneta. Non è fantastico?…

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Il registro elettronico dei docenti: il dominio del “tecnonichilismo” educativo

di Chiara Pepe
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il commento di un’insegnante all’introduzione del registro elettronico nella scuola pubblica italiana.
Tra le tante innovazioni che si sono succedute vorticosamente negli ultimi anni in tema di istruzione, vi è la cosiddetta “dematerializzazione” delle procedure amministrative in materia di istruzione e ricerca e dei rapporti con la comunità dei docenti, degli studenti e delle famiglie: è stato introdotto un dispositivo digitale che sostituisce o affianca il tradizionale giornale cartaceo redatto dall’insegnante.
Nell’attuale ottica del pensiero unico economicistico che il trionfante neoliberismo impone e che sta destrutturando e stritolando la scuola pubblica nelle sue maglie sempre più strette, la diffidenza di alcuni lavoratori della scuola nei confronti di tali “rivoluzioni tecnologiche e tecnocratiche” è più che legittima, perché il problema che si pone non è certo soltanto legato all’introiezione di procedure informatiche e di abilità esecutive, ma è soprattutto squisitamente di natura pedagogica e sociale…

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Solo i servi e gli ignoranti sono europeisti

di Gabriele Sannino
Sentirsi europeisti oggi implica o coraggio o incoscienza. Più semplicemente, serve tanta, tantissima ignoranza, sia dei processi che dei fenomeni.
Se per l’uomo della strada – che è ignorante per forza di cose data la quotidianità, il lavoro, i mass media che disinformano e via discorrendo – l’Europa è bella perché ti permette di viaggiare senza passaporto, non devi cambiare la moneta, o perché ti permette l’Erasmus, per molti altri cittadini – più informati e consapevoli – quest’Europa dei banchieri, ormai, sta diventando un vero e proprio incubo.
Infatti, è proprio da qui che bisogna partire per ragionare: l’Europa dei popoli non esiste più, forse non è mai esistita, esiste solo l’Europa della finanza, della tecnocrazia e dei banchieri. L’uomo della strada o magari il giovanotto di belle speranze costretto ad emigrare a Londra o a Dublino per fare il lavapiatti o il cameriere ignora, per esempio, che è proprio questa Europa coi suoi meccanismi monetari a indurlo a tale necessità…

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Il “Governo Aspen” Italia

di Flaminia Camilletti 
Di queste organizzazioni se ne parla solo da quando è stato avviato l’esperimento tecnocratico di Mario Monti.
L‘Aspen Institute Italia, è la versione italiana di un’associazione già esistente negli Stati Uniti dagli anni Cinquanta, quando fu fondata per “incoraggiare le leadership illuminate”. Nasce per “l’approfondimento, la discussione, lo scambio di conoscenze, informazioni e valori. È un’associazione privata, indipendente, apartitica e senza fini di lucro”.
Così recita il sito online ufficiale. L’Aspen Institute approda in Italia, grazie a Giulio Tremonti, nel 1984, ed è, in sostanza, un centro d’intelligence con sede a Roma e Milano, che opera per influenzare la politica e il governo del nostro Paese.
Il “metodo Aspen”, infatti, privilegia il confronto ed il dibattito “a porte chiuse”, perché lo scopo dell’associazione non è quello di trovare risposte unanimi e rassicuranti, ma di mettere insieme quei valori  che possano “ispirare” (influenzare?) una leadership moderna. Questo è quanto recita l’organizzazione stessa. In pratica si cerca di dettare l’agenda dei governi delle rispettive nazioni di appartenenza e lo si dice senza remore nel “chi siamo” del loro sito web…

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Cacciata la Politica… regna la Burocrazia

Quello che sta accadendo ha qualcosa di epocale. Abbiamo ceduto quote abbondanti di sovranità nazionale e popolare non a uno Stato sovranazionale ma a boiardi, burocrati, funzionari, banchieri, fondi d’investimento, multinazionali.
Abbiamo archiviato la politica in nome della tecnocrazia. Creando un dilemma non di poco conto: di chi era espressione la nostra classe politica lo si sapeva, mentre non si sa di chi sia espressione la tecnocrazia al potere. “Non sono da temere i militari al potere – diceva T. W. Adorno – ma i governi dei filosofi e dei tecnici”. Perché dei primi ci si può liberare facilmente, in quanto conosciuti, dei secondi molto meno, essendo in certo modo “invisibili”. Ed è uno che se ne intendeva, Mazzarino, nel suo famoso “Breviario dei politici”, a ricordarci la natura vera del potere reale: l’invisibilità…

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I Tecnocrati vogliono farci credere che il mondo sia troppo complesso per la democrazia

In politica non esiste un progresso costante, solo un’infinita e deprimente circolarità. Democrazia e libertà sono inevitabilmente vulnerabili ed effimere; sono sempre messe in dubbio da chi detiene il potere e si ritiene più intelligente degli altri, e quindi costantemente a rischio di essere sovvertite.
In un commento recentemente apparso sul Telegraph, si mettono in luce i tentativi attualmente in corso in Gran Bretagna per bloccare e screditare il processo democratico della Brexit. Gli argomenti sono sempre gli stessi, utilizzati ormai in qualsiasi paese in cui la volontà popolare è abbastanza forte da minacciare lo status quo e gli interessi delle élite: una surreale celebrazione di modelli di governance pre-ottocenteschi, con tutto il potere concentrato nelle mani di un’aristocrazia di burocrati non-eletti, paternalisticamente ritenuti gli unici capaci di comprendere la complessità del mondo odierno. Di fronte a queste derive autoritarie e oscurantiste, è necessario che i cittadini resistano e rivendichino con forza la prevalenza del buonsenso e della trasparenza”. (Allister Heath, 31 gennaio 2018)…

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L’Unico fascismo vivo e trionfante è quello tecnocratico. La lucidissima analisi di Enrica Perucchietti

di Enrica Perucchietti
Un nuovo spettro si aggira sull’Europa, quello del fascismo. Non quello del liberismo, della ferocia del mercato e dei suoi aguzzini, della diseguaglianza sociale, dello smantellamento delle conquiste sociali, ma quello anacronistico del passato, che viene oggi strumentalizzato per orientare l’opinione pubblica alle urne.
In questi giorni la campagna elettorale è stata infatti monopolizzata da cortei antifascisti degenerati con scontri contro la polizia (es. Piacenza e Macerata) e tensione a Torino, durante la giornata di ricordo delle “Foibe”. Archiviati nemici quali Isis o Corea del Nord, ora sembra che l’Occidente stia combattendo contro il risorgere del fascismo, oscurando di fatto ben altri problemi, quelli sociali, economici, di sicurezza: quelli che riguardano tutti i cittadini, tutti noi, tutti i giorni.
Nazismo tecnocratico ed élite finanziarie: alla ricerca del vero nemico

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