Si sa Dove Vanno a Parare con il Sesso a Scuola

di Marcello Veneziani
La chiamano deriva oscurantista, ritorno reazionario al medioevo e repressione sessuale fascista, e vogliono far passare l’idea che chi si oppone a dare istruzioni su sesso e affettività a scuola sia dalla parte degli stupratori assassini e dei violentatori di donne.
Vogliono come sempre usare casi gravi e tragici, storie di sangue e di follia, per far passare una somministrazione ideologica in materia di sesso e fluidità. Mettiamo le carte in tavola e guardiamoci in faccia, dicendo la verità: qual è il vero scopo di introdurre nelle scuole quella che chiamano educazione sessuale e affettiva? È destrutturare tutto ciò che per natura, senso comune, storia e tradizione intendiamo per legami affettivi, amore, coppia, procreazione, maternità e paternità, fertilità e natalità, differenze sessuali, delegittimando la famiglia, che già sta male per conto suo
Non è un processo alle intenzioni ma è lo spettacolo vistoso, sotto gli occhi di tutti, che ogni giorno offrono le agenzie di orientamento ideologico e sessuale, gli influencer dei mass media, e a scuola i collettivi di insegnanti democratici, anche in versione sfusa e mono-porzione…

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La Pubblicità Politicamente Corretta Non Funziona Più (in America)

di Augusto Grandi
Momento triste per il popolo “woke”.
Prima i fallimenti, al botteghino, dei film per bambini trasformati in porcate politicamente corrette, con eliminazione dei nani, del principe azzurro, mentre agli adulti veniva rifilata Cleopatra, di origine macedone, spacciata per regina subsahariana. E gli Dei nordici che si abbronzavano sino a diventare afroamericani. Poteva bastare? Ovviamente no. Il woke doveva esagerare.
E allora la pubblicità, di qualsiasi prodotto, era obbligatoriamente inclusiva, rispettosa di ogni fluidità e di ogni mescolanza. Le famiglie omogenitoriali o rigorosamente miste tra una bianca e un nero (il contrario molto più raramente) mentre gli asiatici non erano previsti…

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La Vittoria Russa Libererà l’Europa: Parla lo Storico Francese Emmanuel Todd

Una sconfitta ucraina rappresenterebbe una vittoria per l’Europa, ha affermato lo storico, sociologo ed antropologo francese Emmanuel Todd, in un’intervista al Corriere di Bologna pubblicata lo scorso martedì in occasione dell’uscita in Italia del libro “La sconfitta dell’Occidente”.
Secondo Todd, che ha sottolineato di non essere un sostenitore esplicito di Mosca, se la Russia dovesse perdere il conflitto in Ucraina, ciò consentirebbe “di prolungare la sottomissione europea agli americani per un secolo”.
Lo storico, noto per il saggio “Il crollo finale”(1976) in cui analizzava la decomposizione dell’impero sovietico, ha sostenuto che l’Europa ha effettivamente delegato la rappresentanza dell’Occidente agli Stati Uniti e da allora ne sta pagando le conseguenze. Nell’intervista all’edizione felsinea del Corriere lo studioso afferma che al momento non si può fare nulla per cambiare questo fatto, a causa del conflitto in corso in Ucraina, ma suggerisce che il suo esito “deciderà il destino dell’Europa”

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Le Valchirie Ucraine Possono Morire…

di Manlio Lo Presti
Possono morire con il colpevole silenzio dei movimenti femministi genderisti woke.
Tra la massa di notizie sullo stato del conflitto russo-ucraino, è emerso di recente il racconto sull’abbassamento dell’età di arruolamento di uomini ucraini da inviare al fronte. Nel flusso manicomiale dettato da una fretta ossessiva, focalizzata al lancio di notizie di cui è diventato superfluo valutare la veridicità, è opportuno e necessario ricordare un articolo del 20/12/2023 con il titolo “A Kiev le valchirie ucraine si preparano alla guerra“.
Il titolo è decisamente altisonante, e ricorda i retorici proclami della propaganda di guerra dell’ultimo conflitto mondiale. I suoi contenuti sono in aperta contraddizione rispetto all’ammissione sempre più aperta di una guerra perduta dagli ucraini, nonostante l’appoggio della anglosfera…

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Dove Vogliono Andare a Parare?

di Andrea Tosatto
Come mai l’emergenza patriarcato viene fuori adesso?
In Italia ogni due settimane un genitore ha ucciso un figlio. È così da 12 anni. Quando le vittime sono neonati o bambini molto piccoli, il killer è quasi sempre la madre.
E allora come la mettiamo con la storia del patriarcato?
Una volta si fischiava alle donne molto più di adesso. Si pretendeva che la donna fosse vergine. Oggi ci accontentiamo che lo sia nelle orecchie. La società era molto più patriarcale di oggi.
Come mai l’emergenza patriarcato viene fuori adesso? Dire che fischiare ad una donna è il preludio al femminicidio è come dire che giocare a tombola a Natale è il preludio della rovina economica al casinò.
È chiaro che si sta creando un caso sul nulla. E allora dove si

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Un Altro Inganno Ben Congegnato

di Alberto Medici
“Non avete capito che voi siete parte del gioco e lo state ancora assecondando con una stupidità disarmante”.
Trovo online questo pezzo: “L’affollamento sui social di solidarietà per la morte della ragazza del nord Italia mi fa pena e ribrezzo. Un caso mediatico studiato ed amplificato a puntino per riprendere la propaganda contro il genere maschile, portando sui social addirittura individui a scusarsi per essere nati maschi. Tutti hanno abboccato e adesso, tra citazioni, scuse e minuti di silenzio, non c’è un profilo che non abbia speso una parola per questo fatto.
Non esiste più guerra, intelligenza artificiale, distruzione dell’economia, soggiogamento della popolazione alle ideologie green europee. Il modo in cui tutti quanti seguite la scia mediatica mi fa intristire: purtroppo i tempi sono ancora acerbi, ancora le vostre priorità sono quelle sbagliate, ancora non avete capito che voi siete parte del gioco e lo state ancora assecondando con una stupidità disarmante”. (Black Out)

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Agenda ONU, Great Reset e Uomo Sintetico… Tempo di Decisioni Fondamentali!

di Leonardo Guerra
L’Agenda 2030 ONU (ex Agenda ’21) identifica un piano generale, adottato nel 2015 da ben 193 paesi, che risale al 1992. I loro documenti dichiarano un intento nobile, la retorica si spreca: “….per il miglioramento della qualità della vita e lo sviluppo sociale ed economico in armonia con l’ambiente“.
Il vero motivo dietro le loro dichiarazioni risulta essere, invece, quello di cercare di cambiare il sistema politico ed economico del mondo, trasformandolo progressivamente in un sistema totalitaristico 2.0, di stampo socialista, con una componente tecnologica pervasiva.
La scienza dogmatica è la nuova religione imposta da una tecnocrazia che ha nell’Intelligenza Artificiale (I.A.), l’ “aiutante magico” del loro rituale ancestrale. Associata alla loro enorme capacità d’investimenti e di condizionamento delle scelte dei politici, essa consente, infatti, di annullare preventivamente, senza difficoltà, qualsiasi ostacolo, di qualsiasi natura sulla strada della realizzazione, quali: evidenze scientifiche che smentiscono e contraddicono le loro tesi, leggi e costituzioni, sia degli stati che internazionali, che difendono i diritti fondamentali degli individui…

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“Debancarizzazione”: l’Arma Assoluta

di Roberto Pecchioli
Bisogna imparare una nuova parola e identificare una nuova forma di esclusione. Il termine è debancarizzazione, l’emarginato è colui a cui vengono chiusi i conti bancari, impedite le transazioni economiche della vita quotidiana, bloccate le carte di credito.
Esule in casa propria, impedito a vivere, lavorare, perfino alimentarsi se non ha un orticello o se non organizza una rete di baratti o un circuito economico alternativo.
La prova generale è stata in Canada al tempo dello sciopero dei camionisti dissenzienti del green pass. Il governo del democraticissimo, molto progressista, inclusivo e multiculturale Justin Trudeau, ordinò il blocco di duecentocinquanta conti correnti degli autotrasportatori, fece sospendere le loro polizze assicurative, mentre la piattaforma di raccolta fondi GoFundMe tratteneva milioni di dollari di donazioni ai camionisti. È la fiammante libertà liberale, liberista e globalista. Non è troppo diverso dal metodo antico di sparare sulle folle degli scioperanti. Bava Beccaris al tempo della tecnologia: non ti ammazzano, però ti impediscono di vivere e lavorare vietandoti di accedere al tuo denaro e di tenerlo in tasca…

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Barbieland

di Fabrizio Marchi
Sollecitato da tempo da diversi amici e amiche che conoscono la mia criticità sulle questioni di genere rispetto al mainstream dominante, mi sono lasciato convincere a vedere il film “Barbie”.
Ho pregato un mio amico di accompagnarmi perché avevo bisogno che qualcun altro condividesse con me quelle che ero sicuro sarebbero state due ore di profondo fastidio e disagio. Per convincerlo ad accompagnarmi mi sono offerto di pagargli il biglietto. E ho fatto bene perché altrimenti mi sarebbe venuto il senso di colpa per avergli fatto spendere dei soldi oltre ad avergli rovinato la serata.
Il film è incommentabile. Non vale neanche la pena entrare nel merito della “trama”. Provate solo ad immaginare un cinegiornale di propaganda dell’epoca fascista con tutta la sua retorica, i suoi stereotipi e i suoi luoghi comuni, moltiplicateli per mille  – che dico, diecimila – e trasportate tutto ciò in una sorta di soap opera in salsa rosa femminista hollywoodiana…

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“Non sei Woke? Ti Cancelliamo”!

di Cristina Gauri
Cosa è “Cei”, il sistema di punteggio di Soros e BlackRock per ricattare le aziende.
Roma, 25 mag – Quella sfilza infinita di bandiere arcobaleno che ogni giugno di ogni santo anno infestano i loghi delle aziende del mondo occidentale, quegli improbabili testimonial trans e non binari che spuntano nelle campagne pubblicitarie delle più grosse multinazionali globali non sono messi lì per “sostenere la causa Lgbt”, “inclusione”, “dare visibilità agli oppressi arcobaleno”: sono da interpretare come una sorta di “pizzo ideologico” da tributare a lobby politiche finanziate da “soliti noti” (ci ritorneremo) per tenere alto un punteggio di “credito sociale” fondamentale per la tenuta o la distruzione degli affari di un’impresa…

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