Le Valchirie Ucraine Possono Morire…

di Manlio Lo Presti

Possono morire con il colpevole silenzio dei movimenti femministi genderisti woke.

Tra la massa di notizie sullo stato del conflitto russo-ucraino, è emerso di recente il racconto sull’abbassamento dell’età di arruolamento di uomini ucraini da inviare al fronte. Nel flusso manicomiale dettato da una fretta ossessiva, focalizzata al lancio di notizie di cui è diventato superfluo valutare la veridicità, è opportuno e necessario ricordare un articolo del 20/12/2023 con il titolo A Kiev le valchirie ucraine si preparano alla guerra.

Il titolo è decisamente altisonante, e ricorda i retorici proclami della propaganda di guerra dell’ultimo conflitto mondiale. I suoi contenuti sono in aperta contraddizione rispetto all’ammissione sempre più aperta di una guerra perduta dagli ucraini, nonostante l’appoggio della anglosfera.

La notizia è stata peraltro diffusa da organismi governativi USA che ne sono i principali responsabili e che – come è accaduto varie volte – stanno attuando una strategia di progressivo abbandono del cosiddetto “alleato”, per gettarlo nelle braccia di una Europa sempre più sottomessa e distrutta.

Questa guerra non sarà vinta da donne inviate al sicuro massacro. A tutela di queste donne, che saranno sterminate e moltissime catturate per espiantare i loro organi e subire le solite violenze di guerra, i movimenti femministi mondiali tacciono e non muovono un dito. Il loro indecente silenzio, anche fra i gruppi italiani molto attivi a perseguitare nemici accuratamente scelti, fa capire come le loro azioni siano l’attuazione di precisi copioni operativi scritti, dettati e imposti da ben precise “cabine di regia”.

L’operazione di arruolamento di donne, se la notizia è vera, è palesemente un atto disperato. Il fatto viene giustificato come un ulteriore progresso sociale delle donne anche nel settore bellico, un altro passo nella realizzazione della parità genderista. Anche in questa occasione, abilmente nascosta e dimenticata, la parità è sostenuta ad intermittenza e nei momenti “opportuni”.

La scelta del termine “valchirie” non è casuale. I nascosti ed espertissimi tecnologi della sovversione sanno benissimo come rendere potabile un fatto che è semplicemente e assolutamente ignobile. Ma siamo da tempo immersi nell’epoca del rovesciamento di senso e delle logiche di ragionamento. La PSY-OP, Psychological Operation consiste nell’appoggiare le strategie atlantiste vestendole di un manto eroico.

Nessuno degli organi di stampa, tv e rete intendono ricordare la presenza di divisioni mercenarie di stampo nazista seguaci dello sterminatore nazista Stepan Bandera. Gruppi che continuano liberamente a massacrare e ad uccidere, con il patrocinio dei soliti “consiglieri” della Nato e della Cia operanti liberamente in suolo ucraino, ai quali si stanno aggiungendo forze militari germaniche, francesi e polacche.

I fatti sono scomparsi da decenni e la narrazione è sviluppata solamente a senso unico dimenticando che le guerre hanno almeno due contendenti. È diventato irrilevante che le parti in conflitto uccidano e che la responsabilità non sia da una sola parte.

Queste donne possono morire uccise come carne da macello sotto i cannoni di una Russia che da tempo, ma invano, tutti vorrebbero frazionata in decine di staterelli di tipo balcanico con nuclei di mafiosi al potere. L’aggressione ossessiva alla Russia è ufficialmente motivata da ragioni ideologiche è motivata dal saccheggio delle sue immense risorse naturali finora intatte.

Rimane il dubbio che perfino la notizia di donne al fronte possa essere totalmente falsa. Al quesito risponderà molto presto la Storia.

Dispiace che non saranno puniti i responsabili che hanno provocato il massacro e la progressiva demolizione dell’Ucraina, con danni immensi alla popolazione inerme. Non avranno un processo di Norimberga nuova versione. Ancora una volta va certificata la totale inutilità e l’inettitudine di costosissimi carrozzoni internazionali come ONU, OMS, UNESCO, Corte internazionale dell’Aja, ecc. La vastità della loro inconsistenza certifica come la loro gestione sia nelle mani di personaggi dello Stato profondo.

Questo è il livello e la qualità infima delle informazioni diffuse mediante una accozzaglia di fonti che sono diventate “sistema”. La velocità di creazione e di diffusione delle notizie non consente una adeguata verifica dei contenuti. Il solito e martellante velo ideologico genderista globalista inclusivo ad una velocità fa il resto.

Sul commento e sulla valutazione del termine “valchirie” mi astengo per non cadere anche io nel ridicolo.

Articolo di Manlio Lo Presti (Scrittore esperto di banche e finanza)

Fonte: https://www.lapekoranera.it/2024/04/06/le-valchirie-ucraine-possono-morire-con-il-colpevole-silenzio-dei-movimenti-femministi-genderisti-woke/

USCIRE DALLA MATRICE - RIVELAZIONI GALATTICHE VOLUME 2

di Anne Givaudan

Uscire dalla Matrice - Rivelazioni Galattiche Volume 2

di Anne Givaudan

In "Uscire dalla Matrice", il secondo volume della serie "Rivelazioni Galattiche", Anne Givaudan spiega come riconoscere, sfuggire e trasformare il sistema di controllo che ci mantiene nell'illusione.

In questo momento cruciale della storia dell'umanità, Anne Givaudan condivide rivelazioni straordinarie ottenute attraverso i suoi viaggi extracorporei e i contatti con esseri di luce.

Le sue esperienze dirette svelano l'esistenza di una matrice - un campo energetico denso e oscuro che circonda la Terra, alimentato dalle nostre paure e dai nostri pensieri negativi. Attraverso media, cultura ed educazione, questo sistema ci mantiene in uno stato di separazione dalla nostra vera natura divina.

Contenuto del libro:

  • I segnali della matrice nella vita quotidiana
  • I meccanismi che manipolano pensieri ed emozioni
  • Tecniche precise per liberarsi dai condizionamenti mentali
  • La comunicazione con l'intelligenza delle cellule
  • Strumenti pratici per trasformare la paura in forza creatrice

Esperienze e pratiche concrete: Anne Givaudan condivide ogni tecnica e rivelazione dopo averla personalmente sperimentata nei suoi viaggi extracorporei. Il libro contiene esercizi graduali per:

  • Riconoscere i condizionamenti che limitano il tuo potere
  • Sviluppare la comunicazione cellulare per la guarigione
  • Utilizzare il pensiero preciso per manifestare la realtà
  • Coltivare intuizione e perdono come strumenti di liberazione

Attraverso le pratiche inserite in questo libro, l'autrice ci conduce in un percorso fatto di brevi esercizi che possono essere praticati in modo graduale per rafforzare il proprio tasso vibratorio e accedere così alla parte più bella del proprio essere: quella che può rendere ogni cosa possibile.

È su questo cammino che l'autrice vi aspetta, affinché questo passaggio non sia un incubo ma diventi a poco a poco un momento di rinascita che offre sempre la luce alla fine del tunnel.

"Non siamo soli ma sta a noi camminare: ne abbiamo tutte le capacità".

Prefazione del libro di Anne Givaudan

Volevo mettere questo libro a disposizione dei miei lettori il prima possibile, dal momento che è importante agire e il tempo è contato. Quindi non mi sono dedicata troppo alla descrizione dettagliata dei paesaggi meravigliosi e i luoghi unici che ho visitato... e so che mi perdonerete.

Le pratiche che ho incluso in queste pagine non dovrebbero superare i dieci minuti di esercizio, ma è meglio iniziare con due minuti per i primi giorni, ad esempio, e aumentare gradualmente.

Ho riflettuto sul perché mi venisse suggerito di riproporre alcune pratiche che trovate in altri miei libri, e forse alcuni dei miei lettori se lo chiederanno a loro volta; la risposta è stata semplice e diretta: "Questi esercizi sono stati certamente letti, ma così poco praticati che abbiamo ritenuto essenziale reintrodurli...".

Combinandoli, insomma, con le vostre intenzioni e la vostra consapevolezza, vi consentiranno di sradicare la paura e di sentirvi abbastanza forti interiormente da dire NO all'inaccettabile.

Vi auguro che questa lettura sia per voi arricchente, e di mantenervi fiduciosi qualsiasi cosa accada, perché non siamo soli.

Un caloroso abbraccio,

Anne Givaudan

...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *