UNESCO: Conferenza Globale contro la Controinformazione

Le elités si preparano a dichiarare guerra aperta alla controinformazione utilizzando la censura tecnocratica.
L’Unesco ha stilato le Linee Guida Globali per la Censura “Woke”
Il 22-23 Febbraio l’UNESCO ha organizzato una conferenza sulla “regolazione” dei social, in cui è stata discussa la seconda versione della bozza (https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000384031.locale=en) delle loro linee guida.
Se si legge oltre le finte belle parole messe lì per fare da specchietto per le allodole, si scopre un piano totalitario di censura. Si considera la faccenda covid come una “crisi dell’informazione” (p.12) e si sostiene che gli stati devono aumentare la “media and information literacy” (p 8, p 19-20), cioè insegnare ad evitare i canali di controinformazione per utilizzare solo le fonti autorizzate dal governo.
La controinformazione “mette a rischio la democrazia e il godimento dei diritti umani” e per questo bisogna investire sui “fact checkers” (p.10, p. 24) e fare un uso massiccio dell’IA (15-17). I social network devono mettere a disposizione dati per scopo di ricerca che riguardino “discorsi d’odio”, “disinformazione” e “violenza di genere” (p.18-19), e le norme della piattaforma devono essere redatte sulle basi dei desideri delle “minoranze”, che devono svolgere ruolo attivo nell’identificare i tipi di contenuti da rimuovere (p. 23)…

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L’ “Ideologia Britannica”, tra Eugenetica, Malthusianesimo e Nuovo Ordine Mondiale

di Gianluca Marletta
“L’Ideologia britannica” ha una lunga storia: si tratta di un mix di suprematismo classista, culto dell’eugenetica ed elitismo, ossessione per il controllo sociale indotto e idea fissa che l’umanità debba essere drasticamente ridotta di numero.
Chiunque abbia la ventura di leggere l’allucinata ma “profetica” distopia dell’inglese Aldous Huxley – che già negli anni ’30 del XX secolo precognizzava un futuro Governo Globale, dove un’umanità concepita “in provetta” (la pubblicazione del romanzo è del 1932!) e ridotta a 200 milioni di individui, viene mantenuta in “dorate catene” e totale obbedienza attraverso droga, sesso e spettacoli – non può non sospettare che la trama rifletta non solo la “fantasia” del romanziere ma anche una tendenza, uno stato di spirito, realmente presente tra le “classi alte” del mondo anglosassone (di cui Aldous era uno dei più brillanti rampolli).
In effetti, quella che potremmo definire come “ideologia britannica” ha una lunga storia: un mix di suprematismo classista, culto dell’eugenetica ed elitismo, ossessione per il controllo sociale indotto e idea fissa che l’umanità debba essere drasticamente ridotta di numero, se non addirittura “ricreata” prometeicamente. Tutto ciò è stato un vero e proprio riferimento occulto di molte politiche anglosassoni degli ultimi due secoli, divenendo dal secondo dopoguerra “ideologia di riferimento”, non più solo in Inghilterra o negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo occidentale e oltre…

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