Francia: Macron Prevede il Carcere per la “Vaccine Hesitancy” sui Vaccini Anti-Covid

di Lorenzo Poli
In Francia, con la scusa di reprimere le “sette”, si cerca di imporre la “scienza di Stato”.
Il Parlamento francese, su proposta del governo Macron, ha infatti approvato nei giorni scorsi un emendamento all’articolo 4 della legge sulla “Lotta alle aberrazioni settarie“, che introduce una pena fino a tre anni di reclusione e un’ammenda fino a 45.000 euro per chiunque esprima “esitazione vaccinale” sui vaccini anti-Covid.
Secondo la legge – votata in blocco dalla destra, dall’estrema destra e dai socialisti francesi – si può dibattere su tutto: chemioterapici vari, libertà di scelta vaccinale, obbligatorietà vaccinale, vaccinazioni in generale, ma non sui vaccini m-RNA. Quest’ultimi sono stati legalmente blindati, protetti con una sorta di scudo penale che non consentirà a nessuno di metterne in discussione l’efficacia o la sicurezza, nemmeno davanti a prove contrarie.
È punita con un anno di reclusione e un’ammenda di 15.000 euro anche il semplice invito “ad astenersi” dal seguire un trattamento medico terapeutico o profilattico, come ad esempio un vaccino…

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Vietato Dissentire, Norma UE Blocca le Notizie Sgradite

di Antonio Amorosi
La mannaia UE sull’informazione e i commenti degli utenti. Ecco il “Digital Services Act” che impone alle piattaforme la censura.
Digital Services Act, un provvedimento che limita la libertà in Europa. La “disinformazione” va bloccata. Ma chi decide cos’è “disinformazione” e cosa non lo è?
Quando si parla del DSA europeo viene in mente il mondo di George Orwell. Nei prossimi mesi vi saranno i primi step applicativi del Digital Services Act, provvedimento UE entrato in vigore a novembre del 2022 e che diventa vincolante dall’1 gennaio 2024.
Prevede il controllo sistematico dei contenuti degli utenti da parte delle grandi piattaforme con “più di 45 milioni di utenti attivi” in UE (Google, Apple, Facebook, Amazon, Microsoft, Twitter, TikTok e simili) e impone a queste un controllo serrato (condizione che non permette la reale protezione del diritto fondamentale alla riservatezza delle conversazioni)…

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UNESCO: Conferenza Globale contro la Controinformazione

Le elités si preparano a dichiarare guerra aperta alla controinformazione utilizzando la censura tecnocratica.
L’Unesco ha stilato le Linee Guida Globali per la Censura “Woke”
Il 22-23 Febbraio l’UNESCO ha organizzato una conferenza sulla “regolazione” dei social, in cui è stata discussa la seconda versione della bozza (https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000384031.locale=en) delle loro linee guida.
Se si legge oltre le finte belle parole messe lì per fare da specchietto per le allodole, si scopre un piano totalitario di censura. Si considera la faccenda covid come una “crisi dell’informazione” (p.12) e si sostiene che gli stati devono aumentare la “media and information literacy” (p 8, p 19-20), cioè insegnare ad evitare i canali di controinformazione per utilizzare solo le fonti autorizzate dal governo.
La controinformazione “mette a rischio la democrazia e il godimento dei diritti umani” e per questo bisogna investire sui “fact checkers” (p.10, p. 24) e fare un uso massiccio dell’IA (15-17). I social network devono mettere a disposizione dati per scopo di ricerca che riguardino “discorsi d’odio”, “disinformazione” e “violenza di genere” (p.18-19), e le norme della piattaforma devono essere redatte sulle basi dei desideri delle “minoranze”, che devono svolgere ruolo attivo nell’identificare i tipi di contenuti da rimuovere (p. 23)…

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“Non Dimenticheremo, non Perdoneremo”

di Claudio Martinotti Doria
La società italiana è divisa tra quanti hanno capito e quanti non hanno capito o voluto capire i fenomeni sociali manipolativi in corso.
Su questi argomenti intervenni un paio di mesi fa con un articolo specifico, di primo approccio e come tale non sufficientemente ponderato ed esauriente, per cui lo rielaboro riveduto e integrato.
Essendo presente in rete dal ’96, con una decina di migliaia di contatti accumulati in questo lungo periodo, e monitorando quotidianamente parecchie decine di siti e canali on line, possiedo una posizione privilegiata per cogliere se ci sono particolari comportamenti e fenomeni sociali in corso.
A tal proposito sta circolando e consolidando in rete, in alcuni canali dell’informazione indipendente e libera, una specie di meme/aforisma/motto che sintetizza e catalizza l’atteggiamento di parecchie decine di migliaia di persone che sono state vittime della discriminazione distopica e dispotica verificatisi durante la psicopandemia: “NON DIMENTICHEREMO, NON PERDONEREMO”…

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