“Non Dimenticheremo, non Perdoneremo”

di Claudio Martinotti Doria
La società italiana è divisa tra quanti hanno capito e quanti non hanno capito o voluto capire i fenomeni sociali manipolativi in corso.
Su questi argomenti intervenni un paio di mesi fa con un articolo specifico, di primo approccio e come tale non sufficientemente ponderato ed esauriente, per cui lo rielaboro riveduto e integrato.
Essendo presente in rete dal ’96, con una decina di migliaia di contatti accumulati in questo lungo periodo, e monitorando quotidianamente parecchie decine di siti e canali on line, possiedo una posizione privilegiata per cogliere se ci sono particolari comportamenti e fenomeni sociali in corso.
A tal proposito sta circolando e consolidando in rete, in alcuni canali dell’informazione indipendente e libera, una specie di meme/aforisma/motto che sintetizza e catalizza l’atteggiamento di parecchie decine di migliaia di persone che sono state vittime della discriminazione distopica e dispotica verificatisi durante la psicopandemia: “NON DIMENTICHEREMO, NON PERDONEREMO”…

Vai all’articolo

Yuval Harari: “Cosa ne facciamo di Tutta questa Gente Inutile?”

di Alexandra Bruce (traduzione: Maria Cristina Bassi)
Le “perle di saggezza” di Yuval Harari, massimo consulente di Klaus Schwab e da questo considerato un brillante futurista.
Klaus Schwab, il fondatore del World Economic Forum, considera Yuval Harari un brillante futurista ed è un suo massimo consulente. Dunque ascoltare quest’ultimo è cogliere come pensano questi globalisti e vedere che mostrano una visione del mondo interamente materialistica, meccanicistica e totalmente priva di cuore e anima, transumana insomma.
Nel seguito la traduzione della trascrizione del video che contiene una collezione di “perle di saggezza” di Yuval. A questo siamo nel presente, senza vedere proteste e “informazioni educative” da parti degli espertoni della notizia…

Vai all’articolo

Fenomeni sociali: adolescenti che dormono tre, quattro ore a notte

di Christian Raimo
Qualche anno fa ho avuto uno studente che dormiva in classe. Aveva vent’anni – era stato bocciato due volte – si faceva almeno due, tre ore di sonno pieno con la faccia sul banco. Non dormiva per noia – o insomma, credo, non solo. Era il sonno di chi arrivava a scuola distrutto, dopo una nottata in bianco. Non era l’unico…
Ogni volta che chiedo ai miei studenti – tra i 15 e i 19 anni – quanto dormono, ricevo una risposta abbastanza preoccupante: più della metà meno di sette ore; ma c’è chi mi dice che dorme anche cinque o tre ore. Le mie classi non sono un osservatorio privilegiato, né in positivo né in negativo. È l’impressione che hanno anche quei professori e quei genitori che osservano con attenzione ragazze e ragazzi, anche se questo interesse spesso manca. Nelle molte interviste che ho fatto in varie scuole superiori, ho capito che della questione non si parla quasi mai…

Vai all’articolo

Mafie nigeriane in Italia, l’orrore che ignoriamo

di Rosanna Spadini
Un fenomeno preoccupante e largamente diffuso sul territorio italiano, anche se ampiamente sottovalutato, è quello della mafia nigeriana.
L’episodio di Roma San Lorenzo, del truce omicidio della povera Desirée, come quello precedente di Pamela a Macerata, violentata, uccisa e fatta a pezzi dai nigeriani, sembrano confermare l’allarme. Del resto il presunto quarto assassino della ragazza di Roma, Salia Yusif, in fuga dalla polizia, aveva lasciato Roma per tornare a Borgo Mezzanone, nel Foggiano, dove aveva già soggiornato fino al 2014 presso il C.A.R.A. Si era anche tagliato i capelli per non farsi riconoscere e viveva nella baraccopoli adiacente, ove è sorto un insediamento di immigrati che non hanno più titolo ad essere ospitati all’interno della struttura, e dove la mafia nigeriana ha creato dei potenti feudi di controllo sull’intera area.
Li chiamano “cult”, dominano il racket da Torino a Palermo, tengono legami anche con i clan di Ballarò. “Ho fatto tre informative a tre procure diverse, Roma, Bologna e Palermo, interessate al fenomeno che si sta espandendo a macchia d’olio in tutta Italia e tutta Europa”, ha detto alla Commissione parlamentare sulle periferie, il commissario della municipale Fabrizio Lotito. Gerarchia mafiosa, riti d’iniziazione, cosche: “Torino è la città con il maggior numero di immigrati nigeriani, a ruota segue l’Emilia Romagna. Le nostre indagini su questo fenomeno mafioso, vedono come attori principali i ‘cult’, nati nelle università nigeriane degli anni Settanta, poi evolutisi fuori e giunti anche in Italia”

Vai all’articolo

Sexting: perché i ragazzi scambiano foto e video a sfondo sessuale?

Diffusione del fenomeno del sexting

Tra le nuove tendenze e mode diffuse tra gli adolescenti, c’è quella di scambiare foto o video a sfondo sessuale, anche di se stessi. È un comportamento sempre più in voga, parte dell’espressione della sessualità dei giovani e, in alcuni casi, anche degli adulti.
È indispensabile, però, sapere che qualora un minorenne invii o riceva immagini sessualmente esplicite, ritraenti se stesso o suoi coetanei, vi sono dei rischi sia sul piano psicologico che sotto il profilo legale. Nella maggior parte dei casi le foto sono inviate da ragazzi e ragazze ad amici (38,6% dei casi), fidanzati (27,1%), conoscenti (9,9%), estranei (22,7% dei casi), per gioco: per cercare la loro attenzione, per provocarne il desiderio, per rispondere alla richiesta di una “prova…

Vai all’articolo