“Non sei Woke? Ti Cancelliamo”!

di Cristina Gauri
Cosa è “Cei”, il sistema di punteggio di Soros e BlackRock per ricattare le aziende.
Roma, 25 mag – Quella sfilza infinita di bandiere arcobaleno che ogni giugno di ogni santo anno infestano i loghi delle aziende del mondo occidentale, quegli improbabili testimonial trans e non binari che spuntano nelle campagne pubblicitarie delle più grosse multinazionali globali non sono messi lì per “sostenere la causa Lgbt”, “inclusione”, “dare visibilità agli oppressi arcobaleno”: sono da interpretare come una sorta di “pizzo ideologico” da tributare a lobby politiche finanziate da “soliti noti” (ci ritorneremo) per tenere alto un punteggio di “credito sociale” fondamentale per la tenuta o la distruzione degli affari di un’impresa…

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Draghi “Ultimo Atto”: Piano Lgbt+, Incentivi per chi Assume Transgender

È uno degli ultimi atti del governo Draghi: la strategia nazionale Lgbt+. Il premier uscente ci teneva.
La ministra delle Pari opportunità, Elena Bonetti, è riuscita a inserire il piano agli sgoccioli del mandato, nel Consiglio dei ministri dell’altro ieri. Irritando Fratelli d’Italia che, con Isabella Rauti, giudica la mossa “grave” e con Eugenia Roccella già avverte: “Ricominceremo da capo”.
Il pacchetto varato dal Cdm è corposo. Non è solo la somma di considerazioni lasche, in scia alle indicazioni arrivate dall’Unione europea. Si entra nei dettagli. C’è un elenco di azioni da intraprendere nel prossimo triennio. Un atto “vincolante”, mette in chiaro Bonetti, anche per il nuovo esecutivo.
Qualche esempio: la strategia prevede congedi parentali per i genitori same sex, incentivi alle aziende che assumono persone “transgender”…

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Il Popolo che non mi Piace…

di Adriano Tilgher
Esiste una parte del nostro popolo che non mi piace, perché è prono acriticamente alle imposizioni dei manipolatori del sistema; favorisce una spaccatura, che potrebbe diventare insanabile del popolo tutto e ha perso la forza di restare in piedi davanti a tutte le avversità. Insomma un popolo che non ha più la spina dorsale.
È evidente che questa porzione di popolo, purtroppo forse maggioritaria, ha perso il suo senso di appartenenza e la sua identità nazionale.
Nei giorni scorsi si è svolta la “prima” al teatro La Scala di Milano, c’era il Presidente della Repubblica Mattarella ed un folto pubblico elegante tutti ovviamente forniti di quell’idiozia del “super lasciapassare verde”. Tutti hanno lungamente applaudito il Presidente, quasi a testimoniare di aver gradito la sua assoluta assenza in questi duri mesi di “pandemia”.
Ha taciuto di fronte alle sistematiche violazioni delle norme costituzionali perpetrate dai governi Conte e Draghi, ha taciuto davanti alle prossime svendite di quello che resta della capacità industriale e tecnologica italiana (Oto Melara, Tim, …), ha taciuto davanti alla sistematica esautorazione del parlamento italiano…

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Relatore ONU: i Valori cristiani violano i diritti umani…

Un Relatore speciale delle Nazioni Unite ha scritto un rapporto che si occupa delle credenze e dei valori religiosi tradizionali riguardanti la vita, il matrimonio e il sesso biologico.
Nel suo rapporto, il Relatore speciale sulla libertà di religione o di credo, Ahmed Shaheed, ha scelto di promuovere un’agenda controversa che include l’aborto e i diritti LGBT, argomenti non in linea con le convinzioni delle religioni non violente, rispettose della legge e dei loro fedeli. Così facendo, accusa le istituzioni religiose e coloro che ne aderiscono di discriminazione.
Il rapporto arriva a suggerire un ruolo più ampio per lo Stato nelle questioni dottrinali, qualora un’istituzione religiosa presenti “norme discriminatorie dannose per il genere”…

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DDL Zan e l’assassinio della Libertà di parola e della Verità

Il governo PD-M5S spinge sul DDL Zan, c’è infatti tanta fretta di voler approvare la legge bavaglio sulla cosiddetta “transfobia”.
Una legge liberticida, che mira a cancellare una volta per tutte la famiglia tradizionale, eliminando la parola madre e padre. Vogliono cancellare le radici che sono alla base della nostra società e della nostra Nazione, per proiettarci in quel mondo radical-chic e senza radici che tanto piace alle grandi corporation d’oltremare.
Ne abbiamo parlato spesso, le associazioni LGBT tengono in ostaggio non solo cinema, televisione, accademia ed università, ma anche la politica mondiale. Le Università, da Yale ad Harvard ad esempio, ma tutte le grandi University anglosassoni sono obbligate a tenere corsi a tema LGBT su personaggi omosessuali o sulla “storia degli omosessuali”. Il cinema americano e inglese ormai è obbligato a inserire personaggi omosessuali in ogni nuova pellicola. O quanto meno a fare propaganda gender. Hollywood guadagna fior fior di quattrini grazie a questa sua svolta pro-lgbt…

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DDL Zan-Scalfarotto, Malan (FI): “Attacco frontale alla libertà d’espressione e religione”

“Quello presentato in Commissione Giustizia della Camera, dal relatore, l’Onorevole Alessandro Zan è un testo ideologico, che costituisce un attacco frontale alla libertà d’espressione, e alla libertà religiosa”, dichiara il senatore di Forza Italia, Lucio Malan.
E continua: “Un ulteriore grave peggioramento rispetto alla versione pubblicata dall’Espresso nelle settimane scorse, perché introduce la pena del carcere fino a quattro anni per la sola appartenenza o assistenza, a organizzazioni che siano contrarie alle adozioni e ai matrimoni per le coppie dello stesso sesso”.
Malan conclude così: “Viene poi introdotta l’inquietante strategia nazionale per la prevenzione delle discriminazioni, che nella sua versione 2014, ancora non giustificata da una legge, portò ad un piano per fare entrare nelle scuole le associazioni LGBT, inclusa quella intitolata ad un ideologo della pedofilia. C’è anche l’accettazione acritica dell’ideologia gender, definendo chiaramente il genere, come distinto dal sesso. Un testo obbrobrioso, che lo stesso relatore ha ammesso essere stato redatto in collaborazione con le suddette associazioni LGBT, in pratica sotto la loro dettatura”

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L’Universtà di Yale e la Propaganda LGBT

di Enrico Ildebrando Nadai
L’Università di Yale supporta e sostiene ancora una volta le folli richieste LGBT.
Non ha purtroppo fatto notizia la preoccupante decisione dell’Università, di non finanziare coloro che vogliono compiere uno stage presso organizzazioni che non piacciono agli attivisti Lgbt. L’ateneo ha poi deciso di precisare che la regolamentazione andrà a castigare gli universitari che presteranno servizio presso associazioni che rifiutano l’assunzione di omosessuali e trans. In altre parole, lo studente, prima di svolgere gli incarichi lavorativi, è tenuto a preoccuparsi del grado di tolleranza che le organizzazioni in questione dimostrano nei confronti di gay, lesbiche e trans.
Un esempio lampante di imposizione ideologica…

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