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Draghi “Ultimo Atto”: Piano Lgbt+, Incentivi per chi Assume Transgender

È uno degli ultimi atti del governo Draghi: la strategia nazionale Lgbt+. Il premier uscente ci teneva.
La ministra delle Pari opportunità, Elena Bonetti, è riuscita a inserire il piano agli sgoccioli del mandato, nel Consiglio dei ministri dell’altro ieri. Irritando Fratelli d’Italia che, con Isabella Rauti, giudica la mossa “grave” e con Eugenia Roccella già avverte: “Ricominceremo da capo”.
Il pacchetto varato dal Cdm è corposo. Non è solo la somma di considerazioni lasche, in scia alle indicazioni arrivate dall’Unione europea. Si entra nei dettagli. C’è un elenco di azioni da intraprendere nel prossimo triennio. Un atto “vincolante”, mette in chiaro Bonetti, anche per il nuovo esecutivo.
Qualche esempio: la strategia prevede congedi parentali per i genitori same sex, incentivi alle aziende che assumono persone “transgender”…

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Nel clima generale di paura instillata col pretesto del Covid, i nostri Deputati approvano la “Legge Zan”

di Eva Daniela Montanari
Nel clima generale di paura e di ansia causate dal covid e dai provvedimenti governativi, quando ben altre questioni più urgenti sarebbe stato opportuno dibattere, i nostri Deputati sono riusciti ad approvare la “Legge Zan” con 265 voti favorevoli, 193 contrari e un astenuto. Le numerose defezioni hanno contribuito a far approvare questa legge liberticida.
Innestandosi sulla precedente legge Mancino, argine alle tendenze nazi-fasciste, aggiunge una materia nuova: le misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alla disabilità.
Ora è passata al Senato per la definitiva approvazione. Il popolo non si è neppure accorto dell’attentato alla nostra libertà, ad eccezione di alcune associazioni cattoliche che sono state confortate dall’intervento chiaro e circostanziato di pochi magistrati, politici e intellettuali.
È, invece, realmente in pericolo la nostra libertà di espressione e di opinione…

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Il “Gene gay” non esiste

L’Omosessualità nasce da un mix di fattori genetici e ambientali. Né più né meno di moltissime altre caratteristiche umane, fisiche o di personalità.
In altre parole: “Non esiste un singolo ‘gene gay’, bensì migliaia di varianti genetiche associate al tratto, ognuna con piccoli effetti”. Ciò chiama in causa un cocktail di elementi che spaziano dal Dna alle influenze esterne. Questa, la conclusione di un maxi studio pubblicato su Science. La prima firma del lavoro è quella dell’italiano Andrea Ganna, in forze negli Usa al Broad Institute del Mit e di Harvard.
Ganna e colleghi hanno esaminato le caratteristiche genetiche di un vasto campione di persone alle quali è stato chiesto se avevano mai avuto una relazione con persone dello stesso sesso. Più precisamente hanno analizzato le risposte ed eseguito studi di associazione sull’intero genoma, indagando complessivamente sui dati di oltre 470 mila persone della Uk Biobank e della società californiana 23andMe. Ebbene, “le varianti genetiche di una persona – riassumono gli autori – non predicono in modo significativo se avrà comportamenti omosessuali”

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Benvenuti su “Mamazon”, dove i figli si comprano (e non si fanno)

di Marcello Veneziani
Nel cuore dell’Europa, a due passi dall’Europarlamento, a Bruxelles, si svolge la fiera più bestiale e assurda che io conosca. Si vendono bambini…
Si vendono bambini per coppie omosessuali. La fiera si chiama inequivocabilmente “Men having baby”, è alla quarta edizione e si svolge in un hotel Hilton. I pupi virtuali sono in mostra, li puoi scegliere sul catalogo, li puoi ordinare tramite una specie di “Mamazon”.
Un tempo per indicare un cinico disposto a tutto, si diceva che si venderebbe la madre pur di conseguire il suo vantaggio. Quel cinico virtuale è stato superato da centinaia di cinici reali, che si venderebbero i figli insieme alla loro madre: c’è un’industria per il peggioramento della specie, che prostituisce uteri e vende i figli a coppie dello stesso sesso.
E questa sarebbe civiltà, e questa sarebbe l’unione europea, e questa sarebbe modernità?…

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Sono cresciuta nel mondo LGBT, ma avrei voluto una mamma e un papà

di Heather Barwick
La lettera aperta che qui sotto abbiamo tradotto, è apparsa qualche tempo fa su The Federalist e ha attirato moltissima attenzione negli USA, senza però arrivare sui media europei. L’autrice è Heather Barwick, una giovane donna cresciuta con due mamme, che ha voluto raccontare la sua esperienza rivolgendosi direttamente alla comunità gay, a cui è ancora molto affezionata.
Comunità gay, io sono tua figlia. Mia madre mi ha cresciuto assieme alla sua partner dello stesso sesso negli anni ’80 e ’90. Lei e mio padre sono stati sposati per un periodo, lei sapeva di essere omosessuale prima di sposarsi, ma le cose erano diverse allora. Lo lasciò quando io avevo due o tre anni perché voleva la possibilità di essere felice con qualcuno che amava veramente: una donna…

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GayPride: certi comportamenti non sono Atti Osceni?

di Alessandro Carocci
Come ogni anno anche il 2018 ha il suo Gay Pride, una manifestazione che vuole esprimere l’orgoglio gay e ribadire la libertà di vivere la propria sessualità, e che viene organizzato in molte città italiane e non, generalmente nel mese di giugno.
Ovviamente molti gli elementi stonano e lasciano dietro di sé, oltre a bandierine arcobaleno e striscioni, anche molte discussioni. Una su tutte, quella riguardante la necessità, da parte di chi vi partecipa, di tollerare o addirittura compiere atti che, in altri contesti, verrebbero giustamente bollati come “osceni”. Le foto parlano da sole. Dunque, sorge spontanea la domanda sul perché vi sia la necessità di tali atteggiamenti e sul perché non venga applicata la legge in questi casi…

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Sesso a 15 anni, molti rapporti gay per le ragazze e abuso della “pillola del giorno dopo”

di Federica Cappellato
Età media del primo rapporto sessuale? Tra i 15 e i 16 anni. E una studentessa di scuola superiore ogni cinque, confessa di aver utilizzato almeno una volta la pillola del giorno dopo.
La pillola del giorno dopo, una pratica diffusa tra le teenager, che così dimostrano di usare quella che dovrebbe essere una soluzione di estrema emergenza, come un qualsiasi contraccettivo. E chi ha confidenza con la pillola del giorno dopo, risulta più incline a fumo, sostanze stupefacenti, problemi della sfera sessuale, diagnosi di malattie sessualmente trasmissibili…

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Sterminio dei bianchi cristiani: come abbassare il tasso di natalità dei popoli europei

di Elena Dorian
La condizione indispensabile per giustificare e favorire il flusso dei migranti, e quindi la sostituzione etnica dei popoli europei, è che il tasso di natalità delle popolazioni autoctone sia inferiore al tasso minimo di mantenimento.
Attualmente il tasso di natalità in Europa è mediamente di 1,6 bambini per donna. Quindi è molto basso, visto che per mantenere stabile la popolazione è necessario che questo tasso non sia inferiore a 2,1. Nel 1965 in Italia il tasso di natalità era di 2,6 bambini per donna, ed anche nel resto del continente si manteneva ben al di sopra del livello minimo. Poi è iniziato il crollo, lento ma inesorabile. Crollo che non accenna a modificarsi.
Tasso di natalità e politiche migratorie
Sappiamo che l’elite globalista ha bisogno di un tasso di natalità basso, per giustificare la necessità di introdurre efficaci politiche migratorie, spacciandole per indispensabili. Ma la denatalità in Europa non può essere imputata all’elite che ci sta governando. Piuttosto, è correlata allo sviluppo economico. Questo ci viene confermato dai paesi in via di sviluppo dell’Asia Orientale, che si avviano in blocco verso un tasso di natalità simile a quello europeo…

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L’ultima frontiera della Manipolazione dell’uomo

di Adriano Segatori
L’uniformità sessuale rappresenta oggi il più sconcertante tentativo di manipolazione dell’essere umano mai tentato nella storia.
Promossa grazie all’imponente contributo economico e politico delle più potenti lobby dell’Occidente, questa vera e propria “mutazione antropologica” viene oggi imposta attraverso i media, la cultura, lo spettacolo e le legislazioni. Un processo apparentemente inarrestabile, che sembra invadere ogni aspetto del vivere quotidiano, ed imporre una concezione ideologica della sessualità, avulsa da qualunque retaggio “naturale”.
Quando nel 1973, l’Associazione degli psichiatri americani derubricò l’omosessualità dalla condizione di malattia dell’orientamento sessuale, dal Manuale Diagnostico e Statistico, con una semplice votazione (5.816 voti a favore e 3.817 contro), nessuno immaginava le conseguenze alle quali avrebbe portato una simile decisione. E soprattutto molti sottovalutarono le potenti forze che stavano dietro a questa pressione condizionante…

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Gay si nasce o si diventa?

Coppia gay

di Lupo Glori
Gay si nasce o si diventa? La fatidica domanda, riguardo l’esistenza di un presunto gene gay innato, ogni tanto ritorna, sebbene il quesito abbia, da tempo, ricevuto ampie e inequivocabili risposte da parte della scienza.
Chi promuove l’omosessualismo (e l’ideologia gender) fa di tutto per sdoganare l’idea che l’omosessaulità sia “naturale”. Recentemente la questione è stata portata nuovamente alla ribalta da una organizzazione di ex gay, americana, chiamata “PFOX”, la quale ha promosso a Richmond, capitale dello Stato della Virginia, una ampia campagna pubblicitaria per far conoscere i reali dati scientifici riguardo l’omosessualità.
In particolare, tali dati riportano diversi casi di gemelli omozigoti, quindi perfettamente identici, che tuttavia differiscono per tendenze sessuali. Esistono almeno otto importanti studi scientifici, condotti su gemelli identici in Australia, Stati Uniti, e in Scandinavia, durante gli ultimi due decenni, che mostrano chiaramente come gli omosessuali non sono nati omosessuali…

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La lesbica anti-gay Camille Paglia e il coraggio della libertà

Camille Paglia

Camille Paglia è una delle più originali pensatrici del nostro tempo. Americana di origini italiane, rappresenta una delle intelligenze più libere, contraddittorie e dissacranti della cultura contemporanea.
Femminista
È femminista ma disprezza il femminismo contemporaneo che definisce “malato, indiscriminato e nevrotico” e lo rincorre con spietata ironia: “lasciare il sesso alle femministe è come andare in vacanza lasciando il tuo cane ad un impagliatore”.
Ammira le donne emancipate degli anni ’20 e ’30 del ‘900 “perché non attaccavano gli uomini, non li insultavano, non li ritenevano la fonte di tutti i loro problemi, mentre al giorno d’oggi le femministe incolpano gli uomini di tutto”.
Di sinistra
Camille Paglia è di sinistra, ma riconosce che…

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L’omofobia? Non c’entra nulla con gli omosessuali: è solo un trucco per limitare la libertà (di tutti)

Omofobia

Breve storia di uno psicoreato: l’omofobia da invenzione terminologica ad etichetta discriminatoria.
L’omofobo è il nemico. Come abbiamo fatto a lasciarci ingannare in questo modo? Da quando il termine “omofobia” è stato introdotto su larga scala, entrando nel linguaggio comune, le cose si sono via via fatte più chiare. Oggi sono chiarissime: l’omofobia è un trucco, nient’altro che un inganno introdotto nel contesto sociale, con un fine ben diverso da quello che vorrebbero farci credere.
Hanno preparato il terreno, per anni. Mentre le sentinelle a difesa della libertà dormivano. Adesso siamo pronti: nella percezione comune l’equazione è già impressa: “omofobo = nemico“. L’omofobo è il nemico da combattere. Nessuno sa spiegare perché o per come, ma siamo giunti a questo punto. Uscite, sperimentate voi stessi. Ditelo in pubblico, che siete omofobi. Provateci, anche per scherzo. Poi chiedetevi: ne avete visti, di omofobi? Dove sono? Cosa fanno per esistere, in quanto omofobi?…

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Problemi emotivi più che doppi per i bambini cresciuti con “genitori” dello stesso sesso

Famiglia gay

UCCR, portale di accurata informazione in campo bioetico, oltre che scientifico e filosofico-religioso, ci ricorda i dati di una interessante ricerca pubblicata sul “British Journal of Education, Società & Behavioral Science”, e oggetto di discussione da parte dell’opinione pubblica americana. Si intitola “Emotional Problems among Children with Same-Sex Parents: Difference by Definition”(ovvero “Problemi emotivi tra i bambini cresciuti con genitori dello stesso sesso: differenze per definizione”).
Si tratta di uno studio peer-review (che ha dunque soddisfatto il livello di attendibilità e scientificità, così come attestato da revisori esterni e specialisti nel settore in seguito a controlli incrociati e senza conoscere l’autore), realizzato dal sociologo americano Paul Sullins…

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Le lobby Gay usate dall’elite per degenerare i popoli

New York - Gay Pride del 2012

La natura è l’espressione del divino, qualsiasi cosa si discosti dal naturale e dal suo rispetto è da considerarsi degenerazione. La degenerazione porta solo ad una via: l’autodistruzione e la distruzione di quello che ci circonda.
Ascoltare la natura e rispettarla, non è un fatto di scelta ma serve a cogliere l’essenza stessa della vita. Non ascoltare e non voler vedere questo, porta alla morte e alla distruzione, ed è quello a cui stiamo assistendo nel mondo modernista che ci è stato imposto.
L’omosessualità è sicuramente un fatto privato e ognuno ha il diritto di vivere come meglio crede, a meno che non rechi danno ad altri. Tuttavia, nelle nostre società traviate dal modernismo sterile e dalla propaganda pornografica-mercantile, si sta assistendo da anni a un penoso spettacolo, che vuole con l’ipocrita scusa di proteggere i diritti di minoranze come i gay, impostare modelli sociali e antropologici errati e degenerati.
Strumentalizzando gli abusi subiti durante la storia e purtroppo ancora oggi dagli omosessuali, si cerca di impostare un concetto culturale vittimistico che vuole prevalere su ogni ragionamento razionale ed obbiettivo…

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