Attenzione “Overton”…

di WI
Altra Finestra di Overton… la manipolazione, porta la gente a dare per scontate cose inaccettabili.
Ricordate durante il periodo pandemico quando ad un certo punto persino i “contrari” alle misure cominciavano a fare affermazioni come “la mascherina all’aperto no eh”, come se al chiuso invece avesse un significato. O quando dicevano “per entrare lì basta un tampone, non il vaccino!”. Come se fossero cose normali mascherarsi al chiuso o tamponarsi per svolgere normali attività.
Si trattò di manipolazione, portarono la gente a dare per scontate cose inaccettabili.
Ecco, osservate bene ora la questione propagandistica delle famiglie arcobaleno. Il ragionamento che faranno in molti (già tanti “dissidenti” lo fanno) sarà questo:…

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Bimbi “dipinti” per il Gay Pride: bufera sul centro estivo

di Claudio Cartaldo
L’ira delle mamme sul centro estivo di Casalecchio: “Non siamo stati informati”. E Bignami (Fi) interroga il ministro.
Scoppia la polemica a Casalecchio di Reno, cittadina alle porte di Bologna. Dove, secondo quanto scrive oggi il Quotidiano Nazionale, il giorno prima del “gay pride”, in un centro estivo per bambini, sarebbero stati realizzati “laboratori di pittura e scrittura, e letture orientate al mondo omosessuale”.
Il centro estivo in questione, gestito dalla Coop “Dolce”, è aperto ai bimbi fino a 5 anni. Quando le mamme sono andate a riprendere i bambini, si sarebbero trovate di fronte ad alcuni cartelloni – le cui fotografie sono state pubblicate da Quotidiano Nazionale – in cui si vedevano le fotografie dei piccoli colorati di arcobaleno. “Oggi – si legge in uno dei cartelloni – ci siamo dipinti la faccia per festeggiare insieme il Gay Pride”. E ancora dall’altro cartellone si evince che “in cortile abbiamo letto ‘Buongiorno postino’ e ‘Piccolo uovo’ (due favole considerate pro-gender, ndr) perché esistono tanti tipi di famiglie”

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Sterminio dei bianchi cristiani: come abbassare il tasso di natalità dei popoli europei

di Elena Dorian
La condizione indispensabile per giustificare e favorire il flusso dei migranti, e quindi la sostituzione etnica dei popoli europei, è che il tasso di natalità delle popolazioni autoctone sia inferiore al tasso minimo di mantenimento.
Attualmente il tasso di natalità in Europa è mediamente di 1,6 bambini per donna. Quindi è molto basso, visto che per mantenere stabile la popolazione è necessario che questo tasso non sia inferiore a 2,1. Nel 1965 in Italia il tasso di natalità era di 2,6 bambini per donna, ed anche nel resto del continente si manteneva ben al di sopra del livello minimo. Poi è iniziato il crollo, lento ma inesorabile. Crollo che non accenna a modificarsi.
Tasso di natalità e politiche migratorie
Sappiamo che l’elite globalista ha bisogno di un tasso di natalità basso, per giustificare la necessità di introdurre efficaci politiche migratorie, spacciandole per indispensabili. Ma la denatalità in Europa non può essere imputata all’elite che ci sta governando. Piuttosto, è correlata allo sviluppo economico. Questo ci viene confermato dai paesi in via di sviluppo dell’Asia Orientale, che si avviano in blocco verso un tasso di natalità simile a quello europeo…

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