La Pubblicità Politicamente Corretta Non Funziona Più (in America)
di Augusto Grandi
Momento triste per il popolo “woke”.
Prima i fallimenti, al botteghino, dei film per bambini trasformati in porcate politicamente corrette, con eliminazione dei nani, del principe azzurro, mentre agli adulti veniva rifilata Cleopatra, di origine macedone, spacciata per regina subsahariana. E gli Dei nordici che si abbronzavano sino a diventare afroamericani. Poteva bastare? Ovviamente no. Il woke doveva esagerare.
E allora la pubblicità, di qualsiasi prodotto, era obbligatoriamente inclusiva, rispettosa di ogni fluidità e di ogni mescolanza. Le famiglie omogenitoriali o rigorosamente miste tra una bianca e un nero (il contrario molto più raramente) mentre gli asiatici non erano previsti…








































