Roberto Vannacci: la Guerra che il Generale Non Conosceva…

di Gianluigi Paragone
“Ha messo in imbarazzo l’Esercito”. “Ha creato un problema di immagine per la Difesa”. “Deve chiedere scusa”…
E perché il generale Vannacci deve chiedere scusa o sarebbe un problema per l’Esercito? Perché ha messo nero su bianco delle opinioni che evidentemente non si possono più esprimere nel tempo della omologazione, della standardizzazione culturale che fissa paletti circa cosa sia giusto o meno, opportuno o inopportuno. Libro machista, omofobo, razzista: meno male che non c’è la legge Zan… altrimenti per il generale finiva male.
Altro che le missioni in guerra che ha portato avanti da comandante: oggi, se la deve vedere con il plotone di esecuzione del “politicamente corretto”. Difendere il generale e la sua libertà di opinione significa non arrendersi al meschino esercizio cui ti costringono coloro che, con la bava alla bocca, stanno dando la caccia al Cattivo uscito dalla caverna…

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La Guerra Soft

di Gino Pastore
Stiamo vivendo il più grande processo di sfruttamento, disumanizzazione, despiritualizzazione, falsificazione, condizionamento e plagio delle menti umane, delle coscienze, delle anime.
Tutto ciò avrà ripercussioni senza precedenti nella storia umana, conseguenze molto gravi e danneggerà collettivamente tutto il pianeta.
Una vera guerra “morbida”, che consiste nell’attaccare, abbattere e distruggere tutto ciò che è più prezioso, intimo e nobile nel cuore di tutti, e nella coscienza collettiva.
È urgente che tutti si oppongano personalmente a questo e che siano consapevoli di questo “Piano diabolico”, fatto di guerra psicologica, dispersione, divisione, imbroglio e distruzione degli inalienabili diritti umani personali e collettivi…

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