Il Mondo Virtuale va in Pezzi… Reali!

di Augusto Grandi
Il carcere creato dal sistema ha fatto riscoprire la voglia di libertà, di rapporti umani “veri”. Zuckerberg dovrà inventarsi qualcosa di diverso…
Elon Musk si compra Twitter – ad un prezzo folle – e appena arrivato licenzia migliaia di dipendenti. Forse esagera un po’ ed è costretto a richiamare qualcuno. Tra ironie, accuse, attacchi. E minacce dall’Unione europea che teme una liberazione dei contenuti ammessi nei tweet.
“Ci penseremo noi a censurare!“, avvertono gli euro-cialtroni. Intanto Zuckerberg si appresta a licenziare migliaia di lavoratori di Meta (ex Facebook) senza suscitare grandi proteste. Perché lui è buono e censura chi non è politicamente corretto.
Ma al di là delle reazioni dei chierici al servizio del bene assoluto, è interessante notare come tutto ciò che è legato al mondo virtuale sta andando in crisi…

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L’Ideona di una Picologa: Bambini Virtuali da allevare nel “Metaverso”

di Cristina Gauri
Perché allevare una prole reale quando presto nel Metaverso si potrebbero crescere bambini virtuali, alla stregua dei “Tamagotchi” tanto di moda negli anni ’90?
È quanto suggerisce la psicologa ed esperta di intelligenza artificiale Catriona Campbell, nel suo nuovo libro “AI by Design: A Plan For Living With Artificial Intelligence”.
Del resto i bimbi piangono, sporcano, fanno baccano, necessitano di attenzioni continue, costano e inquinano pure. E la Terra è sovrappopolata, le risorse per tutti non bastano. Meglio allevare una discendenza fatta di pixel, no?
Bambini Virtuali a pagamento: perché la Terra è sovrappopolata
Un’idea del genere fa quasi più orrore dell’utero in affitto. Li chiama proprio “bambini Tamagotchi” la Campbell, secondo quanto riportato dal Sun, perché prendersi cura di loro significherebbe avere a che fare con piccoli animaletti virtuali…

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