Beppe Sala Vuole Tutta la Città al Gay Pride di Milano. “I Nonni Portino i Bimbi nelle Piazze”

di Chiara Campo
Il sindaco di Milano: “I nonni portino i bimbi agli incontri”. Presto un Centro per Arcigay ed eventi.
Promette un “Rainbow Center come in altre città internazionali, un centro servizi, spazio eventi e dove troverà posto lo storico archivio dell’Arcigay milanese, ci stiamo lavorando”. E il sindaco, nella diretta social “Cose in Comune” dedicata al mese del Pride, che si è aperto il 29 maggio e si chiuderà il 29 giugno con il tradizionale corteo arcobaleno dalla stazione Centrale all’Arco della Pace, ha detto ai 170/180 follower collegati: “salirò come sempre sul palco per ribadire con forza la nostra vicinanza, come Comune e come uomo”.
Segnala poi alcuni eventi clou, come le “Pride Square”, dove per tre giorni dal 26 al 28 giugno piazza Santa Francesca Romana, largo Bellintani e piazza Lavater saranno aperte a dibattiti e incontri sul tema Lgbtq+ e dove Beppe Sala invita a partecipare anche “le famiglie e i nonni con i bimbi

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Bimbi “dipinti” per il Gay Pride: bufera sul centro estivo

di Claudio Cartaldo
L’ira delle mamme sul centro estivo di Casalecchio: “Non siamo stati informati”. E Bignami (Fi) interroga il ministro.
Scoppia la polemica a Casalecchio di Reno, cittadina alle porte di Bologna. Dove, secondo quanto scrive oggi il Quotidiano Nazionale, il giorno prima del “gay pride”, in un centro estivo per bambini, sarebbero stati realizzati “laboratori di pittura e scrittura, e letture orientate al mondo omosessuale”.
Il centro estivo in questione, gestito dalla Coop “Dolce”, è aperto ai bimbi fino a 5 anni. Quando le mamme sono andate a riprendere i bambini, si sarebbero trovate di fronte ad alcuni cartelloni – le cui fotografie sono state pubblicate da Quotidiano Nazionale – in cui si vedevano le fotografie dei piccoli colorati di arcobaleno. “Oggi – si legge in uno dei cartelloni – ci siamo dipinti la faccia per festeggiare insieme il Gay Pride”. E ancora dall’altro cartellone si evince che “in cortile abbiamo letto ‘Buongiorno postino’ e ‘Piccolo uovo’ (due favole considerate pro-gender, ndr) perché esistono tanti tipi di famiglie”

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