Lettera al Presidente della Repubblica: l’Italia che Lei Non Vede Più

di Carmen Tortora
Signor Presidente, c’è un’Italia che non entra nei palazzi e non parla nelle conferenze. È l’Italia che si alza prima dell’alba, con il fiato corto e la sveglia nel petto, per aprire un bar, un negozio, una stalla.
È l’Italia delle mani screpolate e delle tasche vuote, che non riceve inviti né onorificenze, ma tiene in piedi tutto il resto. È quella che non applaude ai discorsi ufficiali perché mentre Lei parla di “stabilità”, sta contando i centesimi davanti alla cassa del supermercato.
Fuori dalle sale dorate del potere, c’è una madre che spegne la luce prima di cena per non far salire la bolletta. C’è un padre che si finge sereno davanti ai figli, ma ha lo stomaco chiuso per l’ansia di non riuscire a pagare l’affitto. C’è un pensionato che vive con 700 euro al mese e guarda le medicine come un lusso. Ci sono giovani che non progettano più nulla: non un matrimonio, non un figlio, non una casa. Solo partenze.
Lei parla di “transizione ecologica”, ma questa transizione per molti è diventata un incubo. Gli agricoltori seppelliscono i raccolti perché le norme europee li puniscono se producono troppo…

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Russofobi col Broncio

di Marco Travaglio
Il ministero degli Esteri russo pubblica una lista di proscrizione con gli “esempi di russofobia”: Mattarella, Crosetto e Tajani.
Scandalo, orrore, raccapriccio: il ministero degli Esteri russo copia i migliori quotidiani italiani e pubblica una lista di proscrizione con gli “esempi di russofobia”, fra cui alcune perle di Mattarella, Crosetto e Tajani. Il quale convoca l’ambasciatore Paramonov per chiedere “spiegazioni”.
Noi vorremmo essere una mosca o – se mosca è troppo russofilo – una zanzara, per assistere allo storico incontro. Tajani redarguisce da par suo il diplomatico russo: “Come vi permettete di darci dei russofobi?”. E quello se la ride: “Pensavamo che per voi l’aggettivo russofobo non fosse un insulto, ma un complimento”

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La Casta Non Solidarizza con le Vittime Popolari

di Ala.de.granha
Se non hai un ruolo ufficiale non conti nulla, non hai diritto alla difesa e neppure ad un briciolo di solidarietà.
L’inquilino del Quirinale scende in campo – quasi, un po’ meno – a difesa del personale sanitario a rischio di aggressione. Giusto, perché mai qualcuno dovrebbe permettersi di aggredire chi sta lavorando per curare persone malate? E nei mesi scorsi era stata Giorgia Meloni a protestare per le forze dell’ordine vittime di violenza. Giusto anche questo.
Ma chi scende in campo, tra coloro che fanno parte della casta politica, per difendere le vecchiette derubate in metropolitana?…

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Prof Sinagra: Nuova Lettera Aperta a Mattarella

di Augusto Sinagra
Egregio Signore, le sue improvvide dichiarazioni espongono a serio pericolo gli interessi della Nazione e i suoi cittadini. Le sue dichiarazioni sembrano difendere gli interessi dell’Unione europea più rivolta verso un’opzione militare che di pace.
Egregio Signore, per lungo tempo abbiamo assistito a sue firme di convalida di decreti-legge o di promulgazione di leggi di dubbia costituzionalità a parere di molti. Prescindo dalle sue conoscenze del diritto costituzionale ma molti hanno pure nutrito il dubbio in ordine alla sua consapevolezza.
Ora accade che dopo la gravità delle sue dichiarazioni a Marsiglia lei, pensando di giustificarsi, ha aggravato la situazione affermando a Cettigne (Montenegro) che la Russia deve rispettare la Carta dell’ONU e astenersi per il futuro dall’aggredire altri Stati.
Premesso che la Russia storicamente non ha mai aggradito nessuno e, viceversa, è stata sempre aggredita…

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Una Commissione-Burla in Conflitto con Sé Stessa

di Saura Plesio (Nessie)
Pare che questa fantomatica commissione che dovrebbe investigare contro la cosiddetta “pandemia” e i suoi abusi, alla fine si faccia.
Mancherebbe ancora il presidente. Sì, ma indovinate un po’ in che modo si farà? E con chi? Con personaggi che dovrebbero a loro volta venire messi sotto accusa per i numerosi abusi di autorità e per mancanza di rispetto verso quei cittadini che non si erano vaccinati.
Boccia del Pd, la Ronzulli di FI, Raffaella Paita la renziana di Italia Viva. Nei nomi riportati da “La Verità”, non mancano poi Stefano Patuanelli del M5S (il partito che ci regalò Giuseppi Conte), Alfredo Bazoli del PD. È vero che ci sono all’interno i cosiddetti libertari anti-restrizioni come Claudio Borghi e Alberto Bagnai della Lega, Lucio Malan il biondo ex forzista passato poi col partito della Meloni, oltre a numerosi nomi di FdI, ma bastano i nomi degli ottusi chiusuristi e feroci vaccinisti bipartisan, citati più sopra, per farci capire che sono lì per sabotare e per mettere paletti a tutto spiano…

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Mattarella: “Accelerare gli Obiettivi dell’Agenda 2030”

Secondo Mattarella, allo stato attuale solo una modestissima percentuale degli obiettivi dell’Agenda 2030 sarebbe raggiungibile nei tempi dati.
“L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con i suoi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, ha il merito di avere fornito un orizzonte concreto per il loro realizzarsi, indicando un percorso che tutti gli Stati Membri si sono impegnati a perseguire nell’ ‘interesse dei popoli’, che passa anzitutto dalla preservazione del pianeta (sì certo… disseminandolo di parchi fotovoltaici – nota di coscenzealconfine) il luogo che abitano” ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’Onu…

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Il 24 Marzo del 1999

Il 24 marzo del 1999, esattamente 25 anni fa, la NATO riportò la guerra in Europa. Una guerra non provocata e criminale!
Iniziò illegalmente, visto che non c’era alcun mandato da parte del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, un attacco aereo contro la Serbia. Attacchi che per i 76 giorni a venire avrebbero ridotto in macerie gran parte della Serbia e condannato ad atroci sofferenze la sua popolazione.
Sofferenze che continuano ancora oggi visto che i proiettili a uranio impoverito hanno avvelenato un territorio e continuano ad affliggere di immani sofferenze la popolazione Serba, soprattutto i bambini. (Oltre ai militari italiani abbandonati e censurati dopo quella guerra!)…

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Domande al Presidente Mattarella Dopo il Discorso di Fine 2023

di Weltanschauung Italia
A seguito della consueta emorragia retorica di fine anno…
Vorremmo chiedere al nostro beneamato Presidente:
1. Come si coniuga, ad esempio, l’elogio e l’appello alla pace con l’invio di armi a nazioni belligeranti, l’assenza di sanzioni a nazioni che fanno stragi di civili, l’astensione dal voto per risoluzioni ONU in vista del cessate il fuoco? In pratica con il finanziamento e l’incoraggiamento alla guerra?
2. Come si sposano le denunce delle condizioni disastrose della sanità e della mancanza di lavoro dignitoso e sicuro, con decenni di scelte politiche volte allo smantellamento dello stato sociale e improntate alla promozione del più cinico liberismo economico?…

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Mattarella Boccia le Commissioni d’Inchiesta: le Camere non si Sovrappongano ai Pm!

Mattarella: “Fare la parte propria. Non pretendere di fare abusivamente la parte di altri. Ciascuno faccia il proprio mestiere”.
“La forza che tiene unite le nostre comunità nei momenti più difficili è anzitutto questa generosa e incondizionata disponibilità a esserci. A fare la propria parte, sentendosi responsabili gli uni degli altri. ‘I care’, come diceva don Milani”.
Fare la parte propria. Vorrei declinare questo dovere in maniera completa e conseguente; aggiungendo: non pretendere di fare abusivamente la parte di altri. Ciascuno faccia il proprio mestiere – come si dice in linguaggio corrente – e cerchi di farlo bene

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Mattarella: Serve una Governace Globale per un Ordine Mondiale imperniato sull’ONU

Intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia dello scambio degli auguri di Natale e di fine anno con il Corpo Diplomatico (16/12/2022).
Serve una governance globale e un rilancio urgente di un multilateralismo efficace che contribuisca allo sviluppo di un “ordine mondiale”, imperniato sulle Nazioni Unite.
“Mai avremmo pensato di dover assistere all’immane disastro causato dalla guerra di aggressione scatenata dalla Russia contro l’Ucraina. Un’aggressione che ha fatto ripiombare l’Europa in un incubo che eravamo certi fosse destinato a rimanere nelle pagine più buie della nostra storia. Mai avremmo pensato che quell’incubo potesse ripresentarsi. E mai avremmo pensato che un Paese come la Russia, a noi così vicino per cultura e storia, potesse arrivare al punto di attaccare le infrastrutture civili dell’Ucraina, al fine crudele di privare la popolazione di luce, acqua e riscaldamento per tutto il lungo e rigido inverno di quei luoghi”

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