Mattarella Boccia le Commissioni d’Inchiesta: le Camere non si Sovrappongano ai Pm!

Mattarella: “Fare la parte propria. Non pretendere di fare abusivamente la parte di altri. Ciascuno faccia il proprio mestiere”.
“La forza che tiene unite le nostre comunità nei momenti più difficili è anzitutto questa generosa e incondizionata disponibilità a esserci. A fare la propria parte, sentendosi responsabili gli uni degli altri. ‘I care’, come diceva don Milani”.
Fare la parte propria. Vorrei declinare questo dovere in maniera completa e conseguente; aggiungendo: non pretendere di fare abusivamente la parte di altri. Ciascuno faccia il proprio mestiere – come si dice in linguaggio corrente – e cerchi di farlo bene

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Era Tutto chiaro fin dall’inizio… per chi voleva Vedere

Eppure all’inizio il messaggio fu chiaro. Lampante, palese, inequivocabile, squarciante qualsivoglia menzogna.
Le moine dell’avvocato, le sue parole al miele, i falsi limiti temporali, i toni paternalistici, il ricorso ad un patriottismo da balcone, malcelavano la svolta autoritaria. Non riuscivano ad occultare la violenza, la forza d’urto, l’impeto del mutamento in corso, la sua natura sconvolgente l’esistenza, travolgente il conosciuto.
La cruda verità, talmente nitida da essere scorta anche sotto le mentite spoglie della tutela della pubblica salute, talmente forte da emergere con vigore inaudito dal fogliame umido e fangoso della nascente crisi sanitaria, è che avevamo già perso ogni diritto. Che tutto poteva esserci tolto senza appello, senza certezze se non quella di distruggere, da parte di chi, mellifluo, propugnava quei provvedimenti…

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Ecco perché siamo in pieno Segregazionismo

di Davide Lovat
La cosa che più risalta ai miei occhi nell’osservare l’operato del Governo guidato dal cittadino Mario Draghi è la sua impronta chiaramente segregazionista.
Mi spiego bene, perché probabilmente non si sta facendo mente locale sulla deriva antidemocratica e, appunto, fondata sulla discriminazione verso una parte degli esseri umani che è in corso nella Repubblica italiana.
Anche i bambini delle elementari sanno che i tre princìpi morali su cui si fondano le democrazie moderne sono libertà, fraternità e uguaglianza. Anche i ragazzi delle medie sanno che nessun cittadino può venire discriminato, né privato dei suoi diritti umani e civili, se rispetta la legge e la Costituzione vigente. Ebbene, l’introduzione del green pass con le modalità italiane, del tutto diverse da quelle previste in sede europea, accompagnata dalla propaganda che enfatizza lo stato d’emergenza sanitaria, ha violato tutti questi princìpi nel modo che è opportuno descrivere per meglio ragionarci sopra…

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Salta Arcuri: il Gen. Francesco Paolo Figliuolo Nuovo Commissario straordinario Covid

Draghi ha nominato il nuovo Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19: via Domenico Arcuri, arriva Francesco Paolo Figliuolo.
Il “cambio di passo” alla fine è arrivato. Con la nomina del Generale Francesco Paolo Figliuolo al ruolo di commissario straordinario per l’emergenza Covid al posto di Domenico Arcuri, Mario Draghi ridefinisce il vertice della squadra che dovrà occuparsi di gestire sul terreno la campagna di somministrazione quando ci saranno dosi sufficienti a far partire una vera “vaccinazione di massa”.
Covid: Draghi congeda Arcuri e archivia gestione Conte
Draghi saluta e ringrazia il manager di Invitalia che ha caratterizzato la gestione della pandemia sotto il governo giallo-rosso. E manda di fatto in soffitta la gestione Conte…

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Conte si arrende: niente Proroga a fine anno! L’Emergenza finirà il 31 luglio!

Trump ha fermato Giuseppi e il “Deep State” italiano?
Nessuna proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre, nessuna proroga dello stato di emergenza fino al 31 ottobre, ma proroga fino al 31 luglio!
Facciamo un passo indietro per capire cosa è successo. Qualche giorno fa Conte aveva parlato di volere prorogare lo stato emergenziale, che gli avrebbe permesso di gestire il Paese con i suoi assurdi dpcm fino a fine anno. Subito si è sollevata la protesta, soprattutto di autorevoli scienziati, come il prof. Zangrillo, che hanno smascherato il Conte dittatore: “come fai a prorogare l’emergenza se l’emergenza (da intendersi come un virus in grado di riempire gli ospedali) è finita quasi tre mesi fa e lo stesso virus è mutato in una forma più debole? Allora lo fai solo per questioni di potere”

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“MES”, Lega all’attacco di Conte: “Riferisca qui o in tribunale”

di Nico Di Giuseppe
Rissa sfiorata alla Camera tra Fdi, Lega e Pd. Seduta sospesa. Meloni: “Il Parlamento è stato totalmente scavalcato”.
Bagarre, con tanto di sospensione della seduta decisa dal presidente Roberto Fico, nell’Aula di Montecitorio sul Meccanismo europeo di stabilità. Le opposizioni – Fratelli d’Italia in testa, con Giorgia Meloni – hanno chiesto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte di riferire nell’emiciclo sulla riforma del Mes.
Il deputato del Partito democratico, Piero De Luca, ha preso la parola e ha sostenuto che in realtà le trattative sul Mes sono andate avanti da mesi, anche durante il governo gialloverde, e quindi anche con la “complicità”, “la consapevolezza” – a suo avviso – di Matteo Salvini. Il che ha provocato la rivolta, in particolare del parlamentari del Carroccio, al grido di “venduti, venduti”

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La Luiss fa fuori il prof Gervasoni: “Io cacciato per un tweet sovranista”

di Davide Di Stefano
Se è possibile censurare un movimento perfettamente legale e presente sulla scheda elettorale in nome del contrasto all’ “hate speech”, per le stesse ragioni si può buttare fuori un docente da uno dei più importanti atenei italiani.
Chissà se dalle parti della Luiss (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli) si sono ispirati alle misure draconiane di Mark Zuckerberg, quando hanno deciso di non rinnovare il contratto al professor Marco Gervasoni. La sua colpa? Un tweet risalente al primo luglio scorso, in cui sosteneva le posizioni di Giorgia Meloni, sulla necessità di affondare la nave della Ong Sea Watch.Parole che hanno generato la vibrante protesta dell’Anpi di Campobasso (Gervasoni insegna anche all’Università del Molise) e la recente cacciata del prof dalla Luiss.
“Casualmente dopo l’insediamento del nuovo governo”
Come spiega lo stesso Gervasoni al Primato Nazionale, la comunicazione del defenestramento è stata inaspettata e repentina: “È chiaro che un ateneo privato può decidere o meno se rinnovare un contratto”, precisa Gervasoni, “però mi era stato chiesto di indicare gli orari e le date delle lezioni, la bibliografia etc. E infatti fino a poco fa il mio nome compariva nell’indicazione dell’orario delle lezioni. Poi una settimana prima dell’inizio dei corsi, mi ha chiamato un funzionario dicendomi che il contratto non era stato rinnovato. Questo è accaduto una decina di giorni fa, casualmente poco dopo l’insediamento del nuovo governo”

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