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Sono Suonati i Primi 100 giorni del Governo Meloni

di Saura Plesio (Nessie)
Mi ero ripromessa di sospendere il giudizio prima dei fatidici 100 giorni su questo governo. Ora quei giorni che servono a tracciare già un bilancio, sono suonati, perciò mi sento più libera di dire quel che penso.
Se c’è una cosa irritante è quando i politici di turno cercano di disattendere (diciamo pure “tradire”) il voto elettorale, ma non vogliono farlo sapere in giro. La parola “tradire” deriva dal latino “tradere”, ovvero “consegnare” (sottinteso: al nemico). Parlano i tweet di Giorgia Meloni non di un secolo fa ma del 2018 e 2019 nei quali dichiarava che il WEF di Davos del sig. Klaus Schwab era null’altro che la vetrina mondialista della Finanza. A quanto pare ha cambiato idea, facendosi irretire dalle sirene, e ha inviato un esponente del suo governo nella figura del ministro della PI e del Merito Giuseppe Valditara, da lunedi 16 gennaio fino al 20, a Davos (Svizzera – Cantone dei Grigioni).
Andiamo avanti. Vi ricordate quando la Meloni dichiarava che avrebbe firmato “col sangue” (un’espressione molto forte) il fatto che non sarebbe mai ricorso al MES? Lo disse nientemeno che da Vespa (Rai 1)…

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Palestre, Teatri e Ristoranti sono simboli. Le Elite malvagie vogliono togliervi l’Energia vitale, la Conoscenza e affamarvi

di Enzo Di Frenna
Le Elite malvage della Mappa Nera si muovono per simboli, conoscono i simboli, e in ogni cosa che fanno mettono in pratica la simbologia del Lato Sinistro della Forza.
Ad esempio, le Torri Gemelle (cioè il numero 11 visto dall’aereo) sono state abbattute dall’ala feroce delle elitè neoliberista il giorno 11 settembre (quindi 11+11) e le colonne dei loro templi massonici tenebrosi sono Due, cioè 1 + 1 (mi riferisco alla frangia malvagia della massoneria, non a quella “buona” che professa i principi di libertà, uguaglianza e fratellanza).
Gli attacchi terroristici di Nizza, messi a segno per ben due volte negli ultimi anni da fantocci indottrinati e addestrati, nascondono la simbologia del luogo di nascita di Giuseppe Garibaldi (Nizza appunto), gran maestro venerabile, massone che ha lottato per il bene dell’Italia e degli italiani. Gli attacchi a Nizza sono un avvertimento all’Italia, in particolare a quei esponenti delle Ur Lodges democratiche che stanno alzando il velo del potere nascosto a livello globale, con una serie di pubblicazioni…

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Il “Vero Grande Reset” arriverà prima del “grande reset”!

Dott. Roberto Slaviero
L’agenda Onu, parla del loro fottuto “grande reset” entro il 2030, ma il “Vero Grande Reset” arriverà prima, statene certi; i luridi cultori e promotori del Transumanesimo, non ce la faranno!
La banda dei criminali al governo in Europa, prende per i fondelli la popolazione, con la scusa dell’emergenza corona. Delle centinaia di miliardi stanziati col Recovery found, mi pare solo 9 vadano al settore sanitario, circa 15 ai diritti per la parità del “genere” e quasi 70 per la riconversione ambientale!! Ma… ma… e la gente gira ancora mascherata.
Il comparto turistico-commerciale sta fallendo, l’impoverimento delle piccole imprese sarà drammatico e quella banda di non eletti del Consiglio Europeo stanzia fondi per tutt’altre cose? Il governo italiano approva la richiesta di finanziamento del Mes, oltre 30 miliardi, per finanziarsi da un’Organizzazione privata, con sede in Lussemburgo, non perseguibile per nessuna ragione. (wikipedia)
Usura totale. Non potevamo stampare un po’ di titoli di Stato? Lasciamo perdere lo schifo che è sempre più disgustoso. La partecipazione al Mes venne approvato dal governo Berlusconi nel 2011; sono tutti uguali, lo avrete capito… spero…

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Il sito del Senato rivela il Segreto di Pulcinella sul MES

di Gilberto Trombetta
È curioso come proprio coloro che passano le giornate mentendo agli italiani, siano i primi a invocare la censura ogni qualvolta qualcuno metta in pericolo la loro retorica liberal-unionista smascherando le loro bugie. Capita però che nei documenti ufficiali si debba scrivere la verità.
Succede così che sul documento riguardante la riforma del MES pubblicato dal Senato¹, si dicano le cose esattamente come stanno. E cioè che le modifiche contenute nella riforma del MES – come avevano già detto Visco, Galli e Munchau – “potrebbero consentire una semplificazione delle procedure di ristrutturazione del debito”.
Questo conferma la lettura data da più di un anno da molti di noi. E cioè che la riforma del MES sarebbe pericolosa soprattutto per l’Italia poiché ne è il primo obiettivo.
La riforma del MES serve – secondo i geni unionisti – a far fallire in maniera controllata l’Italia. Pensano di far ricadere il costo di quest’immane tragedia economica solo sulle spalle degli italiani. Ovviamente non andrebbe così. Il fallimento di un Paese come l’Italia non potrebbe mai essere “controllato”…

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Il M5S? La più grande Truffa politica della Storia!

di Nicola Mattei
I “Pentastellati” prima di vendersi al PD: “Il Mes va smantellato”…
M5S e Mes, storia di un grande amore. Di quelli che non sembrano mai sbocciare e poi, prendendo a prestito Venditti, fanno dei giri immensi e alla fine ritornano. Anche se il punto di arrivo è sensibilmente lontano dai nastri di partenza. E se questo stesso punto è quello di “caduta”, ultima espressione usata per cercare di far trucco e parrucco ad un voto che tradisce totalmente le linee programmatiche.
Mes: il M5S parlava di “Smantellamento”
La “caduta” potrebbe invero anche essere quella della maschera. Non una novità dopo la giravolta con la quale i pentastellati sono passati dagli attacchi all’arma bianca contro il Pd a governarci insieme. Volevano aprire il parlamento come una scatoletta di tonno

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Quei 37 miliardi del MES e i “conti della serva” (Italia)

di Francesco Carraro
Una classe politica bravissima a fare i conti della serva… E anche la serva.
A) Sapete a quanto ammonta il passivo dell’Italia nel rapporto tra quanto abbiamo dato all’Unione europea e quanto abbiamo ricevuto dall’Unione europea tra il 2011 e il 2018? A -37 miliardi (ricerca del Centro studi ImpresaLavoro, realizzata su elaborazione di dati della Commissione europea).
B) Sapete a quanto è stimato il fabbisogno (cioè l’ammontare del de-finanziamento) del Servizio Sanitario Nazionale tra il 2010 e il 2019? A -37 miliardi (Rapporto Gimbe 2019)…

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Un Nuovo Lockdown? Dovremmo pretenderlo per “stanare” il Governo!

di Francesco Amodeo
Molti mi chiedono preoccupati: “Amodeo, secondo te ci sarà un nuovo lockdown?” La mia risposta provocatoria li lascia spesso esterrefatti: “lo dobbiamo pretendere tutti e subito un nuovo lockdown”.
Mi spiego meglio. Il sistema dominante, per imporre la propria agenda ai cittadini, usa da sempre le stesse tecniche, una sorta di copione, sconosciuto ai più ma facilmente decodificabile dopo averlo imparato a conoscere. La prima regola che adottano è quella definita della “shock economy” che prevede di approfittare sempre e subito di uno stato di shock politico, sociale, economico o sanitario di un paese per portare avanti misure che i popoli normalmente non accetterebbero mai, perché contrarie ai loro stessi interessi (O alla loro etica – ndr).
La pandemia si dimostra oggi uno dei terreni in assoluto più fertili per portare avanti la strategia dello shock nell’interesse di pochi. Ed è quello che stanno facendo. Facciamo qualche esempio:…

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Il Recovery Fund è un MES che ce l’ha fatta. Ecco come funziona

di Giuseppe Palma
Il normale strumento di finanziamento di uno Stato è rappresentato dalla collocazione dei titoli del debito pubblico sul mercato primario (i titoli di stato battuti mensilmente dal Tesoro), con una Banca centrale a garanzia che funga da prestatrice illimitata di ultima istanza.
Esattamente come avviene negli Stati Uniti d’America, in Giappone e in Gran Bretagna. A dire il vero, seppur limitato al mercato secondario (per i titoli già in circolazione, oggetto di trattative tra privati), è ciò che sta facendo anche la Banca centrale europea negli ultimi anni.
Quel debito rappresentato dai titoli di stato, con una banca centrale a garanzia, in sostanza non è debito. Semmai, nella peggiore delle ipotesi, lo Stato non restituisce mai il capitale, ma solo gli interessi. Se dopo dieci anni l’investitore rivuole il capitale, lo Stato rivende quel titolo ad un altro investitore, cosicché l’esborso in conto capitale è zero. Idem se l’investitore rinnova il titolo. In entrambi i casi lo Stato paga solo gli interessi.
Con la formula dei prestiti, invece, la musica cambia. Che si chiami MES o Recovery Fund, il meccanismo è più o meno lo stesso. Lo Stato prima si indebita e poi deve restituire i soldi presi in prestito fino all’ultimo centesimo. Da dove li va a prendere i soldi se non garantisce una Banca centrale?…

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Conte si arrende: niente Proroga a fine anno! L’Emergenza finirà il 31 luglio!

Trump ha fermato Giuseppi e il “Deep State” italiano?
Nessuna proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre, nessuna proroga dello stato di emergenza fino al 31 ottobre, ma proroga fino al 31 luglio!
Facciamo un passo indietro per capire cosa è successo. Qualche giorno fa Conte aveva parlato di volere prorogare lo stato emergenziale, che gli avrebbe permesso di gestire il Paese con i suoi assurdi dpcm fino a fine anno. Subito si è sollevata la protesta, soprattutto di autorevoli scienziati, come il prof. Zangrillo, che hanno smascherato il Conte dittatore: “come fai a prorogare l’emergenza se l’emergenza (da intendersi come un virus in grado di riempire gli ospedali) è finita quasi tre mesi fa e lo stesso virus è mutato in una forma più debole? Allora lo fai solo per questioni di potere”

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MES: Il vero, segreto, motivo per cui la Germania ce lo vuole imporre

Germania, prestiti Mes e Bei per l'Italia. No ai coronabond ...

di Leoniero Dertona
Vogliamo dirvi, chiaramente, perché la Germania vuole imporre l’applicazione del MES e quindi mostravi come un giornale sia disposto a raccontare una marea di palle, pur di portare acqua al mulino dei propri padroni.
Perché c’è la corsa a voler imporre il MES all’Italia? Il motivo è banale. Il MES, anche quello “Light”, permetterà di porre l’Italia sotto una tutela di bilancio da parte della UE e quindi, quando ci sarà la possibilità di accedere al Recovery Fund, non sarà possibile per l’Italia sfruttarlo nella misura in cui ne avrebbe bisogno. Il combinato disposto del MES “Light” e del Recovery Fund farà si che, sotto la stretta disciplina di bilancio del MES, anche Light, l’Italia sarà costretta a “Riforme ed austerità”, termini che già state sentendo ora, e quindi non potrà accedere a parità di condizioni al Recovery Fund, lasciandolo a Francia e Germania. Questo a conferma che il Recovery Fund è un costrutto quasi esclusivamente a vantaggio di Germania e Francia, al limite per la Polonia, che necessitano di una profonda riconversione industriale, ma l’Italia ne verrà quasi esclusa. Nello stesso tempo però noi pagheremo il Recovery Fund, sia tramite le nuove “Tasse europee”, sia tramite i contributi diretti dello stato…

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Le “stellette” stiano a guardare

di Marco Della Luna
Dopo gli Stati Generali tenuti in segreto, il Conte annuncia che gli interventi per l’economia dovranno aspettare ancora mesi. Il Quirinale sta a guardare, come pure i militari, che hanno giurato di difendere la Patria e la Costituzione, mentre il governo abbandona e tradisce l’Italia.
La tradisce in senso non giuridico, ma etimologico: il verbo tradire, tradisco, vene dal latino tràdere, trado, che significa passare di mano, consegnare. Conte, il Pd e i 5S, stanno spezzando le reni all’Italia, cioè rinviano, rinviano, non intervengono, la lasciano precipitare economicamente e socialmente il paese, come da mandato europeo, in modo che poi cada in mano ai capitali stranieri, soprattutto tedeschi. Riempiti di debiti, fallimenti e disoccupati, gli italiani fra un poco accetteranno, anzi invocheranno qualsiasi cosa, qualsiasi “condizionalità”, per tirare un poco il fiato: accetteranno MES, -troika, diktat, grecizzazione, cessione di infrastrutture e assets strategici. Forse anche dei monumenti. Era questo l’obiettivo, no?…

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Nessuno che si inginocchi per le vittime della Crisi economica

di Davide Mura
Le proteste di questi giorni sulla scia emotiva del Blacklivesmatters, sono un fenomeno che lascia sgomenti e perplessi.
In parte perché queste proteste si sono trasformate, negli USA, in atti deliquenziali, di vandalismo e di saccheggio, poi perché l’obiettivo (nemmeno tanto malcelato) delle stesse si è rivelato essere Trump, nonostante Minneapolis e lo Stato del Michigan vengano retti dai democratici. E in parte perché, intiepiditasi l’emergenza covid, ecco che rispunta il sempreverde tema del razzismo.
In versione pacifica, le proteste – manco fossero una moda – sono arrivate anche da noi. E figuriamoci se così non era. Se c’è da venir “intortati” dalla propaganda globalista e neoliberista, in Italia c’è chi è sempre in prima fila. L’occasione del razzismo è ghiotta in un paese che pensa di risolverlo con lo ius soli, dimenticando che gli episodi di razzismo peggiori avvengono proprio negli USA, dove esiste lo ius soli da duecento anni…

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Avanti tutta, la scogliera si avvicina!

di Jacopo Cioni
Esistono differenze innegabili fra un paese che detiene la propria sovranità monetaria, ed il controllo della propria politica economica, e uno paese che le ha perse entrambe.
Gli USA sostengono le imprese con denaro anche a fondo perduto con unico vincolo che le aziende non licenzino gli operai, tradotto, in periodo di crisi, lo Stato ti paga gli operai. Non solo sostiene l’economia ma lo fa contenendo la disoccupazione. Questo il trafiletto de Il “Sole 24 Ore”.
“La forma scelta per l’erogazione dei fondi è quella del prestito da restituire (in teoria) entro due anni, senza garanzie reali o personali (coperte dall’ente Sba). Il prestito (assieme agli interessi maturati) deve essere impiegato per il 75% per pagare gli stipendi di 8 settimane, mentre la quota restante va dirottata su mutui o affitti e bollette. Ma il prestito diventa a fondo perduto se si mantengono l’occupazione e i livelli salariali o se si riassumono velocemente i dipendenti licenziati. Più si licenzia, più soldi bisognerà restituire”

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La nostra Tragedia non è solo l’epidemia, ma anche un Governo Nemico dell’Italia e che odia gli Italiani

di Antonio Socci
Diario di un popolo recluso e ridotto in miseria: siamo frastornati, annichiliti. A fatica riusciamo a renderci conto di come ci siamo ridotti.
È accaduto tutto di colpo, così velocemente che neanche abbiamo avuto il tempo di capire, come se ci fosse venuto addosso un Tir. Ma se si riflette un attimo sull’incubo in cui siamo precipitati si resta increduli. Due mesi fa sarebbe sembrato impossibile. Oltretutto il governo aveva dato le informazioni sanitarie più tranquillizzanti: “non è affatto facile il contagio”. Poi per settimane ci hanno messo in guardia dall’allarmismo di certi sovranisti, dal terrorismo psicologico e dal razzismo contro i cinesi. Questi erano i pericoli.
Appena un mese fa tutto era normale. Poi, d’improvviso, il panico: tutto è stato chiuso, tutto sbarrato e ora ogni italiano si trova recluso in casa, agli arresti domiciliari, a tempo indefinito. Pure se abita in certi casermoni popolari, con figli piccoli, in poche stanze dalle cui finestre vede solo cemento. Guai se mette il naso fuori casa. Rischia di essere insultato come untore dalla gente (sobillata dai media e dal governo), oppure fermato da carabinieri o dai soldati e multato o segnalato…

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Il Coronavirus imprime un’accelerazione al Cambiamento. Cadono come birilli consolidati paradigmi

di Giulio Virgi
È ormai diventato un luogo comune paragonare ad una guerra vera e propria la battaglia in corso contro il Coronavirus.
Non tutti ritengono che si tratti di un’immagine appropriata, non essendo fortunatamente presenti, almeno per ora, alcune caratteristiche fondamentali dei conflitti. Manca soprattutto il ricorso alla violenza di massa organizzata dagli Stati, che provoca estese distruzioni e l’uccisione di un gran numero di persone. Eppure alcune analogie sono evidenti: con la guerra, infatti, questa epidemia in atto condivide diverse caratteristiche importanti.
Innanzitutto, c’è la paura: una paura fisica che riguarda in primo luogo l’incolumità e la sopravvivenza personale. Non ci si spara, ma molti comportamenti individuali riflettono il sospetto nei confronti di chiunque s’incontri, in quanto potenziale portatore di una minaccia tanto concreta quanto invisibile…

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L’Italia merita di più!

di Thomas Fazi
Dovrebbe essere ormai chiaro a tutti – ma evidentemente non lo è – che nella cornice dell’euro non esistono soluzioni per uscire dalla crisi che non prevedano l’ulteriore impoverimento e de-industrializzazione del paese e la sua definitiva subordinazione ai centri di comando europei.
Dunque, ricapitolando:
1) Come abbiamo sempre detto, gli eurobond sono fuori discussione: il ministro tedesco dell’Economia Altmeier, ha affermato senza mezzi termini che “la discussione sugli eurobond è un dibattito sui fantasmi”, mentre Otmar Issing, ex capo economista della BCE (ovviamente tedesco), ha ricordato che comunque sarebbero incostituzionali secondo la legge tedesca e la misura dovrebbe essere sottoposta a referendum popolare. Ma cos’altro devono fare i tedeschi per farvelo capire? Invaderci e tatuarlo sulla fronte di ogni primogenito?
2) Come abbiamo sempre detto, il Mes “senza condizionalità” non esiste, come hanno ribadito Germania e Olanda. Non solo è impensabile che questi paesi accettino che questo finanziamento abbia il carattere di un trasferimento, come sarebbe necessario, e non di un prestito…

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Tra “Defender Europe” e firma del Mes, la Verità viene a galla…

di Diego Fusaro
La drammatica emergenza del Coronavirus ha, se non altro, fatto emergere con forza alcuni elementi, che forse, in condizioni normali, non sarebbero affiorati. O, per lo meno, non sarebbero affiorati tanto chiaramente.
Intanto, la precarietà della nostra condizione “normale”: è bastato un virus a rovesciare il nostro modo usuale di abitare il mondo. Dal vitalismo di fine settimana si è passati, dall’oggi al domani, alla legge marziale. O, se preferite, dal mantra “#abbracciauncinese” all’isolamento sociale coatto.
“Defender Europe” e firma del Mes
È, poi, emersa chiaramente, se ancora ve ne fosse stato bisogno, la reale natura degli Usa e della Ue. I primi, nel bel mezzo della pandemia, hanno inviato 30 mila militari in Europa (operazione “Europe Defender 2020”), militarizzandola in vista della “difesa”, in realtà del possibile “attacco” imperialistico alla Russia. Ciò risolleva la questione circa la reale natura dello stesso Coronavirus come arma biologica prodotta in vitro.
Per quel che riguarda la Ue, anche in questo caso non ha tardato a manifestarsi la sua ripugnante essenza di mostro liberista…

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Gioele Magaldi: Conte dovrà pagare, per aver rovinato l’Italia

da Libreidee.org
Gioele Magaldi: “Non pensino, quelli che ci stanno conducendo verso la rovina, di passarla liscia: pagheranno caro, e pagheranno tutto”.
Gioele Magaldi, presidente del “Movimento Roosevelt”, condanna la gestione governativa dell’emergenza coronavirus, affermando che mentre Francia e Germania si attrezzano per affrontare al meglio i casi gravi, Conte sigilla l’Italia mandando il paese al tappeto, e senza neppure riuscire a fermare il contagio. In più, “c’è una relazione davvero verminosa tra l’approvazione del Mes e la presunta emergenza coronavirus”.
Magaldi cita l’economista Nino Galloni, vicepresidente del “Movimento Roosevelt”: “Se c’è l’emergenza, il Mes va rinviato. Se invece l’emergenza non c’è, come si deduce osservando il comportamento di Francia e Germania (che semplicemente si attrezzano per contenere la percentuale di pazienti bisognosi), allora chiediamoci perché ci tengono in emergenza: solo per approvare il Mes?”.
Prenderemo nota di tutto quello che accade, insiste Magaldi: “Rispetteremo le leggi, pur contestandole e criticandole duramente. E poi alla fine presenteremo il conto: politico, economico e anche giudiziario”

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Le tentazioni oscure del Conte 2: un Commissario al Coronavirus, 5G e Mes

Intervista di Federico Ferraù a Alessandro Mangia
Il governo Conte 2 sta sfruttando l’emergenza del coronavirus per legittimare se stesso e fare riforme pericolose per l’Italia? Il rischio c’è…
Il coronavirus sembra non volerne sapere dei modelli matematici fatti apposta per ingabbiarlo. Assistiamo ad una moltiplicazione dell’incertezza, a fronte della quale seguono a cadenza giornaliera provvedimenti di urgenza. È possibile che un governo in grave crisi di consenso, si giovi di questa situazione per legittimare se stesso?
Ne abbiamo parlato con Alessandro Mangia, ordinario di diritto costituzionale alla Cattolica di Milano. Per il giurista il momento è propizio per instaurare uno stato d’eccezione. “L’emergenza – spiega Mangia – consente di fare infinite cose che in condizioni normali non si potrebbero fare”: dalla nomina di un commissario fino alla firma del Mes, passando per il 5G…

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Nino Galloni: no al Golpe del Mes, con la scusa del Coronavirus

di Nino Galloni
In quale tipo di situazione ci stiamo trovando?
Mentre era evidente che i poteri economico-finanziari, per la prima volta nella storia, non fossero in grado di dare indicazioni su come l’economia e la finanza dovessero affrontare le crisi che stavano cominciando, si è tirato fuori prima il pretesto dell’ambiente – che è un gravissimo problema per l’umanità, ma non certo nei termini sollevati da Greta e dai suoi seguaci – e adesso c’è questo coronavirus.
Come nasce, il Mes? È l’erede di quel Fondo Salva-Stati che fu costituito prima che la Banca Centrale Europea si attrezzasse per comperare i titoli di Stato sul mercato secondario. Quindi è diventato inutile, nel momento in cui la Bce può acquistare titoli di Stato, può immettere tutti gli euro che vuole (come fanno le altre banche centrali del pianeta) per comperare titoli di qualunque genere – anche titoli tossici: oggi circolano 54 Pil mondiali di titoli tossici di debiti, ed è questa la ragione per cui il sistema sta diventando ingovernabile. Ma non ci sono soluzioni: né da parte di quelli che ci hanno dominato finora, né da parte nostra, in fondo, che siamo qui per cercare di affrontare la situazione…

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Intercettazioni, una Vergognosa Legge che ci toglie la Privacy

di RadioRadioTV
Una strategia del capitalismo contemporaneo denominata “ChocEconomy”, è più volte stata utilizzata nella storia recente per effettuare cambiamenti rapidi nelle società.
Si tratta di cogliere uno stato di choc politico, sociale, economico o sanitario per generare scenari permanenti e irreversibili.
Che fine ha fatto ad esempio la riforma del Mes che doveva concludersi proprio in questo periodo? Gli italiani sono consapevoli delle conseguenze del nuovo decreto sulle intercettazioni già approvato in senato e che verrà convertito in queste ore di confusione generale?
Parliamo di un decreto che autorizza l’uso dei trojan, ovvero dei captatori informatici presenti nei telefonini o nei dispositivi portatili: un modo per farci entrare nel Grande Fratello Orwelliano…

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Ecco perché sono necessari gli Stati Generali per l’Italexit

di Davide Mura
Diciamocelo francamente: il neoliberismo pervasivo che geneticamente connota il dibattito politico italiano, rende oggi l’Italexit una mera chimera. Attualmente nessun partito politico che abbia sufficiente consenso elettorale crede nell’Italexit, perché mancano le basi culturali e costituzionali per perseguirlo.
Limitandomi ai partiti che con faciloneria vengono considerati “populisti” e addirittura “euroscettici”, l’evidenza è chiara. Se confrontassimo la determinazione dell’Ukip di Farage con i suddetti partiti italici, si noterebbe l’abisso. Il partito di Farage ha perseguito con determinazione e convinzione il programma della brexit, ha dominato il dibattito pubblico nazionale inglese e ha riscosso quel consenso necessario per imporlo e portarlo al vaglio del popolo inglese, che si è poi pronunciato a favore con un referendum.
Da noi, i partiti cosiddetti “populisti” criticano la UE, ma non la mettono in discussione: non pongono al centro del loro programma politico l’Italexit, assumendosi questa come necessaria e ineludibile; né pongono al centro della loro proposta politica qualsiasi azione utile a ripristinare la piena democrazia costituzionale, che richiede la piena sovranità economica, monetaria e politica, e dunque inevitabilmente l’italexit…

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Sul MES gli accademici italiani sono autentici ingenui… o fanno finta di esserlo

di Pasquale Cicalese
Gli accademici degli ultimi 25 anni sono autentici ingenui o fanno finta di esserlo; in questo senso, l’economista Alberto Quadro Curzio la fa da padrone da decenni. Questi, sull’Huffington Post sostiene che non bisogna avere paura del MES, purché accompagnato da Eurobond.
È la famosa questione del safe asset, l’asset sicuro obbligazionario che manca a livello europeo. Ora, Quadro Curzio, Prodi, lo stesso Savona, non vogliono capire che la Germania non consentirà mai la creazione di un Eurobond, perché vuole che tutti nell’eurozona comprino il bund, il titolo di Stato tedesco, da considerarsi il più sicuro e perciò stesso unico safe asset.
Un altro safe asset è quello olandese, segue quello francese, ma solo perché la Germania lo sostiene finanziariamente, tant’è che ha un’alta percentuale di debito pubblico francese. Quello italiano è in balia delle onde e così viene strutturato in modo da convincere banche italiane e risparmiatori italiani a comprare titoli di Stato tedeschi e olandesi. Titoli di Stato che hanno rendimenti negativi, cioè compri 100 ti ridanno in un decennio 77. La gente lo sa che ci perde ma compra lo stesso perché è terrorizzata dal crollo italiano ed europeo…

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“MES”, Lega all’attacco di Conte: “Riferisca qui o in tribunale”

di Nico Di Giuseppe
Rissa sfiorata alla Camera tra Fdi, Lega e Pd. Seduta sospesa. Meloni: “Il Parlamento è stato totalmente scavalcato”.
Bagarre, con tanto di sospensione della seduta decisa dal presidente Roberto Fico, nell’Aula di Montecitorio sul Meccanismo europeo di stabilità. Le opposizioni – Fratelli d’Italia in testa, con Giorgia Meloni – hanno chiesto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte di riferire nell’emiciclo sulla riforma del Mes.
Il deputato del Partito democratico, Piero De Luca, ha preso la parola e ha sostenuto che in realtà le trattative sul Mes sono andate avanti da mesi, anche durante il governo gialloverde, e quindi anche con la “complicità”, “la consapevolezza” – a suo avviso – di Matteo Salvini. Il che ha provocato la rivolta, in particolare del parlamentari del Carroccio, al grido di “venduti, venduti”

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