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Siore e Siori… è Arrivato l’Arrotino!

di Giuseppe Masala
La Banca d’Italia ha divulgato il saldo delle partite correnti (*) fino ad Ottobre 2022. I dati, inutile dirlo, sono tragici…
Passiamo da +67,9 miliardi di euro dei dodici mesi fino ad Ottobre 2021 ai – 11,6 mld di euro dei dodici mesi che ci portano ad Ottobre 2022.
Dati come si può capire disastrosi, per il momento legati alla devastazione dovuta alle folli sanzioni alla Russia (e alle altrettanto folli scelte “di mercato” fatte dalla UE nel corso degli anni in relazione all’energia). Per il momento i “Redditi Primari” reggono, questo perchè affluiscono capitali sotto forma di interessi avendo una posizione finanziaria netta (NIIP) per il momento positiva.
Già… per il momento positiva: intanto il segno meno sul saldo totale di questo mese, attesta inoppugnabilmente che l’erosione del tesoretto del NIIP è iniziata, e si fa in fretta… in un ambiente economico devastato e imprevedibile come quello attuale (fase di rialzo dei tassi, inflazione alle stelle e come se non bastasse la guerra)…

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Cartiere, Fonderie, Pesca e Allevamento: Interi Settori Produttivi sono già alla Chiusura!

di Giulia Burgazzi
Cartiere e fonderie già chiudono. I pescatori scioperano per il caro carburante. I camionisti (di nuovo) faranno altrettanto. Gli allevatori temono di dover abbattere gli animali per mancanza di mangimi zootecnici.
Il rincaro di materie prime, energia e cereali legato alla guerra in Ucraina (macché… volontà dei soliti noti – ndr) ha già messo in ginocchio interi settori produttivi. Tuttavia forse è solo l’inizio. In risposta alle crescenti sanzioni dell’Occidente, la Russia sta redigendo l’elenco dei Paesi verso i quali vietare le esportazioni per tutto il 2022. Vuoi che l’Italia, già inserita nella lista dei Paesi ostili per via delle politiche dell’UE e del Governo, non sia ulteriormente colpita dall’embargo?
In risposta, il MISE si prepara ad introdurre dazi e autorizzazioni alle esportazioni di prodotti ritenuti fondamentali, alla faccia dell’Unione Europea e del suo mercato unico interno. Ma è un tentativo di cucire una toppa ormai fuori tempo massimo. La Russia invece si era preparata da tempo alle sanzioni dell’Occidente ed è in grado di attutire il colpo. Nei guai c’è l’Italia, con o senza i dazi del MISE…

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Le Imprese rischiano una Valanga di Fallimenti

di Marcello Pollio e Filippo Pongiglione
Il default riguarda almeno 500 mila imprese, pari al 43% dei contribuenti, che non sono state in grado di pagare le rate delle imposte pregresse e sospese a seguito della normativa emergenziale Covid-19. Ora il fisco intima il pagamento dei debiti in 5 giorni, poi scatteranno le procedure esecutive.
La decadenza dalla rottamazione-ter rischia di diventare la miccia d’innesco che farà esplodere i fallimenti. E il peggio è che la bomba è innescata proprio dall’Agente della riscossione.
Il default riguarda almeno 500 mila imprese, pari al 43% dei contribuenti, che non sono state in grado di pagare le rate delle imposte pregresse e sospese a seguito della normativa emergenziale Covid-19 e che, da qualche giorno, senza alcun cuscinetto e preavviso, si stanno vedendo notificare a tempo di record via Pec, le intimazioni di pagamento del residuo dovuto, comprensivo di sanzioni e interessi, per essere venuta meno la rottamazione…

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Il Crollo della Ristorazione è solo l’Inizio. Il Governo vuole un’Italia povera al Servizio degli Oligarchi

di Augusto Grandi
Dall’8 dicembre 2021 al 6 gennaio 2022, il settore Horeca (Hotel, ristoranti, catering etc) ha fatturato il 54% in meno rispetto allo stesso periodo 2019-2020.
Sono i dati di un’indagine a campione effettuata dal Centro studi di Mio Italia. Complessivamente nel 2021 ristoranti, bar, pizzerie, pub e cocktail bar hanno perso il 49% del loro fatturato rispetto al 2019. Ovviamente la categoria interessata chiede interventi pubblici per tutelare il comparto. Ma il problema non è limitato ad un settore. E la disastrosa gestione della pandemia è solo l’alibi dietro cui si nasconde una strategia di cambiamento totale delle nostre vite.
L’impoverimento del Paese e la spaccatura sempre più evidente tra chi invece ha aumentato la propria capacità di spesa, portano ad una modifica sostanziale degli stili di vita. Con inevitabili ripercussioni su ogni settore economico…

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Mattarella, le sue parole sono un’Offesa all’Intelligenza: le Colpe dei suoi Governi non le può imputare a chi protesta!

Fa davvero “tenerezza” che Mattarella dica che “la ripresa è ostacolata dagli atti di violenza”. Atti di violenza di chi signor presidente? Di chi seduto pacificamente manifestava le proprie idee o di chi usava il manganello, gli idranti e i lacrimogeni?
Il punto al di là di questa non trascurabile questione è comunque un altro. Di quale ripresa parla Signor Presidente? Dopo aver perso il 9,1% di Pil fare un 6% l’anno successivo non è una ripresa. Gli economisti chiamano dati come questi ironicamente con il nome di “rimbalzo del gatto morto”.
Aggiungo, che con il tasso di inflazione che abbiamo, forse una parte di quel 6% che lei sbandiera come “una grande ripresa”, sono figli di una distorsione statistica dovuta all’utilizzo di un deflattore troppo basso, vista l’impennata dei prezzi…

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L’Economia non riparte più. Andrà tutto male…

di Enrico Toselli
Altri miliardi a pioggia, i famigerati “ristori”. Un nuovo scostamento di bilancio, tanto non fa più notizia. E poi bisogna pur garantire la sopravvivenza a chi non può lavorare per la cialtronaggine di chi, tutelato da una pensione o da un salario pubblico, sta sul balcone a spiare il prossimo per passare il tempo.
“Calmini calmini ne usciremo”, ripetono i delatori. Le stesse parole usate lo scorso anno, quando dai balconi (la loro trincea) strillavano “Andrà tutto bene”. È passato un anno e sono ancora lì ad insultare chi, dopo una giornata di lavoro, vorrebbe divertirsi, socializzare, gustarsi una cena con gli amici. “State a casa!” ordinano le spie di Speranza e Conte.
Lavorate, per garantire le tasse con cui mantenere le spie da balcone, ma non permettetevi di divertirvi, di rilassarvi. Perché il virus vi evita se affollate un autobus per andare a lavorare o se siete in coda per la spesa; ma il Covid si apposta e vi colpisce se sciate da soli o se andate al ristorante la sera…

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L’Europa non farà mai un Regalo all’Italia

di Davide Gionco
L’Europa non farà mai un regalo all’Italia. Da molti anni siamo abituati alle sensazionali notizie sulla “pioggia di miliardi dall’Europa” che dovrebbero dissetare le aride terre d’Italia. Ma se guardiamo ai dati reali la storia è un po’ diversa.
Abbiamo costruito dei grafici partendo dai dati ufficiali di bilancio relativi ai fondi versati dall’Italia all’Unione Europea ed ai fondi erogati dall’Unione Europea all’Italia. Prendendo in considerazione i dati dal 1994 (poco dopo l’entrate in vigore del Trattato di Maastricht) e il 2019, la rappresentazione è quella che segue…

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Il sito del Senato rivela il Segreto di Pulcinella sul MES

di Gilberto Trombetta
È curioso come proprio coloro che passano le giornate mentendo agli italiani, siano i primi a invocare la censura ogni qualvolta qualcuno metta in pericolo la loro retorica liberal-unionista smascherando le loro bugie. Capita però che nei documenti ufficiali si debba scrivere la verità.
Succede così che sul documento riguardante la riforma del MES pubblicato dal Senato¹, si dicano le cose esattamente come stanno. E cioè che le modifiche contenute nella riforma del MES – come avevano già detto Visco, Galli e Munchau – “potrebbero consentire una semplificazione delle procedure di ristrutturazione del debito”.
Questo conferma la lettura data da più di un anno da molti di noi. E cioè che la riforma del MES sarebbe pericolosa soprattutto per l’Italia poiché ne è il primo obiettivo.
La riforma del MES serve – secondo i geni unionisti – a far fallire in maniera controllata l’Italia. Pensano di far ricadere il costo di quest’immane tragedia economica solo sulle spalle degli italiani. Ovviamente non andrebbe così. Il fallimento di un Paese come l’Italia non potrebbe mai essere “controllato”…

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Quei 37 miliardi del MES e i “conti della serva” (Italia)

di Francesco Carraro
Una classe politica bravissima a fare i conti della serva… E anche la serva.
A) Sapete a quanto ammonta il passivo dell’Italia nel rapporto tra quanto abbiamo dato all’Unione europea e quanto abbiamo ricevuto dall’Unione europea tra il 2011 e il 2018? A -37 miliardi (ricerca del Centro studi ImpresaLavoro, realizzata su elaborazione di dati della Commissione europea).
B) Sapete a quanto è stimato il fabbisogno (cioè l’ammontare del de-finanziamento) del Servizio Sanitario Nazionale tra il 2010 e il 2019? A -37 miliardi (Rapporto Gimbe 2019)…

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Consumi non recuperano, persi 2300 euro a famiglia

I consumi non recuperano. E a sei mesi dall’inizio del lockdown e dell’emergenza, il bilancio è ancora negativo.
Tra marzo e agosto di quest’anno, le famiglie italiane hanno speso in beni e servizi oltre 2.300 euro in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un totale di 59,2 miliardi di euro di acquisti ‘svaniti’ dall’avvio della crisi Covid. A stimarlo è Confesercenti. Dopo il blackout di marzo e aprile dovuto al fermo delle attività, i consumi sono ripartiti lentamente. I dati di cui disponiamo sinora indicano che la spesa delle famiglie, a quattro mesi dalla “riapertura”, non ha ancora ripreso un sentiero ben definito di aumento e recupero.
Anche dopo il riavvio delle attività, infatti, gli italiani hanno continuato a tagliare gli acquisti: rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nei sei mesi che vanno da marzo ad agosto la spesa media in beni non alimentari è scesa di 1.170 euro a famiglia…

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L’Italia, bella e impossibile!

di Stefano Burini
Vi faccio un esempio pratico, così anche i più lobotomizzati capiscono.
Facciamo finta che io sia un turista e voglia farmi un viaggio. Da un lato c’è un paese come la Francia che ormai ha annullato lo stato d’emergenza, dunque ha tolto ogni restrizione a cittadini e turisti. Dall’altro c’è l’Italia, che continua a vivere in uno stato di perenne emergenza (anche se l’emergenza è finita da un pezzo) e addirittura il dittatore Conte vorrebbe prorogare lo stato d’emergenza fino a fine anno, e anche oltre.
Ciò significa che per entrare in Italia un turista dovrà essere tracciato, dovrà fare tampone, indossare mascherina, evitare assembramenti, scaricare app illegali, con il rischio (come già successo) di rimanere bloccati in aeroporto se il tampone risulta positivo…

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MES: Il vero, segreto, motivo per cui la Germania ce lo vuole imporre

Germania, prestiti Mes e Bei per l'Italia. No ai coronabond ...

di Leoniero Dertona
Vogliamo dirvi, chiaramente, perché la Germania vuole imporre l’applicazione del MES e quindi mostravi come un giornale sia disposto a raccontare una marea di palle, pur di portare acqua al mulino dei propri padroni.
Perché c’è la corsa a voler imporre il MES all’Italia? Il motivo è banale. Il MES, anche quello “Light”, permetterà di porre l’Italia sotto una tutela di bilancio da parte della UE e quindi, quando ci sarà la possibilità di accedere al Recovery Fund, non sarà possibile per l’Italia sfruttarlo nella misura in cui ne avrebbe bisogno. Il combinato disposto del MES “Light” e del Recovery Fund farà si che, sotto la stretta disciplina di bilancio del MES, anche Light, l’Italia sarà costretta a “Riforme ed austerità”, termini che già state sentendo ora, e quindi non potrà accedere a parità di condizioni al Recovery Fund, lasciandolo a Francia e Germania. Questo a conferma che il Recovery Fund è un costrutto quasi esclusivamente a vantaggio di Germania e Francia, al limite per la Polonia, che necessitano di una profonda riconversione industriale, ma l’Italia ne verrà quasi esclusa. Nello stesso tempo però noi pagheremo il Recovery Fund, sia tramite le nuove “Tasse europee”, sia tramite i contributi diretti dello stato…

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Le “stellette” stiano a guardare

di Marco Della Luna
Dopo gli Stati Generali tenuti in segreto, il Conte annuncia che gli interventi per l’economia dovranno aspettare ancora mesi. Il Quirinale sta a guardare, come pure i militari, che hanno giurato di difendere la Patria e la Costituzione, mentre il governo abbandona e tradisce l’Italia.
La tradisce in senso non giuridico, ma etimologico: il verbo tradire, tradisco, vene dal latino tràdere, trado, che significa passare di mano, consegnare. Conte, il Pd e i 5S, stanno spezzando le reni all’Italia, cioè rinviano, rinviano, non intervengono, la lasciano precipitare economicamente e socialmente il paese, come da mandato europeo, in modo che poi cada in mano ai capitali stranieri, soprattutto tedeschi. Riempiti di debiti, fallimenti e disoccupati, gli italiani fra un poco accetteranno, anzi invocheranno qualsiasi cosa, qualsiasi “condizionalità”, per tirare un poco il fiato: accetteranno MES, -troika, diktat, grecizzazione, cessione di infrastrutture e assets strategici. Forse anche dei monumenti. Era questo l’obiettivo, no?…

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A marzo crolla la Produzione industriale: -28,4%… ma si sanano i clandestini

A marzo 2020, l’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito del 28,4% rispetto a febbraio. Figuriamoci ad aprile…
Nei dati Istat, il primo trimestre 2020 vede a -8,4% la produzione, rispetto al trimestre precedente. Su marzo 2019 l’indice è diminuito, corretto per gli effetti di calendario, del 29,3%. Tutti i principali settori registrano variazioni tendenziali negative. Più colpite la fabbricazione di mezzi di trasporto (-52,6%) e le industrie tessili e abbigliamento (-51,2%).
Confcommercio: a rischio 270mila imprese
Sono circa 270mila (il 10% del totale) le imprese del commercio e dei servizi che rischiano la chiusura definitiva, se le condizioni economiche non dovessero migliorare rapidamente, con una riapertura piena ad ottobre. È la stima di Confcommercio…

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“Moriranno più persone a causa della Crisi economica che per il Virus stesso”

di Gavin Jones
Le imprese italiane contano gli alti costi del blocco da Coronavirus…
“La decisione giusta è quella di rimanere a casa”, ha detto il primo ministro Giuseppe Conte, quando ha imposto il blocco lunedì scorso. La maggior parte degli italiani sta seguendo il suo consiglio, con strade e piazze abbandonate su e giù per il paese di 60 milioni di persone.
Secondo l’economista Lorenzo Codogno, la produzione giornaliera nella terza economia della zona euro, è inferiore di circa il 15% rispetto ai livelli normali. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ha avvertito mercoledì di una “caduta significativa” del prodotto interno lordo quest’anno.
Dietro le cifre ci sono migliaia di aziende che rischiano la chiusura quando la loro vitale liquidità quotidiana si prosciuga, sollevando enormi dubbi sulla promessa di Gualtieri che “nessuno perderà il lavoro” a causa dell’epidemia…

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Nino Galloni: no al Golpe del Mes, con la scusa del Coronavirus

di Nino Galloni
In quale tipo di situazione ci stiamo trovando?
Mentre era evidente che i poteri economico-finanziari, per la prima volta nella storia, non fossero in grado di dare indicazioni su come l’economia e la finanza dovessero affrontare le crisi che stavano cominciando, si è tirato fuori prima il pretesto dell’ambiente – che è un gravissimo problema per l’umanità, ma non certo nei termini sollevati da Greta e dai suoi seguaci – e adesso c’è questo coronavirus.
Come nasce, il Mes? È l’erede di quel Fondo Salva-Stati che fu costituito prima che la Banca Centrale Europea si attrezzasse per comperare i titoli di Stato sul mercato secondario. Quindi è diventato inutile, nel momento in cui la Bce può acquistare titoli di Stato, può immettere tutti gli euro che vuole (come fanno le altre banche centrali del pianeta) per comperare titoli di qualunque genere – anche titoli tossici: oggi circolano 54 Pil mondiali di titoli tossici di debiti, ed è questa la ragione per cui il sistema sta diventando ingovernabile. Ma non ci sono soluzioni: né da parte di quelli che ci hanno dominato finora, né da parte nostra, in fondo, che siamo qui per cercare di affrontare la situazione…

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Report sullo stato dell’Italia

di Domenico Ocone
Una serie di dati pubblicati sul bollettino periodico dell’Istat merita una valutazione approfondita, al fine di ottenere una visione maggiormente attendibile della loro reale influenza sull’economia del paese.
Da essi si può rilevare che è in atto una manovra di ridimensionamento nel senso di crescita delle nostre industrie, soprattutto quelle del settore manifatturiero. Di conseguenza, è in diminuzione, soprattutto nella zona nord del Paese, il numero delle piccole aziende a vantaggio di quelle medie. Ciò sta accadendo perché, in periodi di forte incertezza delle prospettive di crescita della produzione, l’adozione drastica di strategie volte ad ottenere riduzioni dei costi, soprattutto di quello del lavoro, diventa un imperativo categorico per poter rimanere sul mercato…

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Coronavirus: pioggia di disdette in Italia per il Turismo. Presenze giù fino al 70%

di Francesco Bisozzi e Claudia Guasco
L’Italia in quarantena mette in ginocchio il turismo, dopo che paesi come Francia e Inghilterra hanno attivato politiche di isolamento nei confronti di chi ritorna dalle zone della penisola colpite dal Coronavirus.
Risultato… in queste ore una pioggia di disdette sta falcidiando un settore che conta circa due milioni di lavoratori e vanta un giro d’affari da 146 miliardi di euro. A rischio questa primavera un terzo del fatturato annuo del comparto. Ballano decine di milioni di pernottamenti negli alberghi. E migliaia di agenzie di viaggio rischiano di dover abbassare la saracinesca a causa dell’ondata di panico legata al diffondersi della malattia…

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Marc Friedrich: “Prima o poi l’Italia abbandonerà l’Eurozona”

di Marina Tantushyan
Dopo mesi di minacce e intensi negoziati l’Italia ha miracolosamente trovato l’intesa con Bruxelles: la procedura per debito eccessivo non verrà avviata.
Secondo la versione ufficiale, il governo italiano ha dimostrato di poter ridurre il debito e rientrare nei parametri europei in maniera concreta e rapida, rispettando i vincoli del Patto di Stabilità per il 2020.
Come ha fatto l’Italia a convincere l’Europa? In che modo il governo intende muoversi per aumentare il potenziale dell’Italia di crescita? Cosa succede adesso? La partita negoziale con l’Ue, è definitivamente chiusa oppure si tratta della quiete prima della tempesta? Per parlarne Sputnik Italia ha raggiunto il noto economista e analista tedesco Marc Friedrich.
Dott. Friedrich, a Suo avviso, come il governo italiano è riuscito a convincere l’Europa ed evitare la procedura di infrazione? Perché l’Ue ha deciso di fare retromarcia?

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30 anni di Maastricht hanno distrutto l’Italia…

di Thomas Fazi
La Recessione italiana può considerarsi una conseguenza del nuovo regime economico post-Maastricht, adottato dall’Italia a partire dai primi anni Novanta.
In un paper appena pubblicato, il noto economista olandese Servaas Storm, tutt’altro che radicale, si occupa delle cause della “lunga crisi” italiana. La sua conclusione è lapidaria: “Nello studio, dimostro empiricamente come la recessione italiana debba considerarsi una conseguenza del nuovo regime economico post-Maastricht, adottato dall’Italia a partire dai primi anni Novanta”.
Storm nota come fino ai primi anni Novanta l’Italia abbia goduto di trent’anni di robusta crescita economica, durante i quali è riuscita a raggiungere il Pil pro capite delle altre nazioni principali della futura zona euro (soprattutto Francia e Germania).
Da allora, però, “è iniziato un costante declino che ha letteralmente cancellato trent’anni di convergenza”

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