L’Europa non farà mai un Regalo all’Italia

di Davide Gionco
L’Europa non farà mai un regalo all’Italia. Da molti anni siamo abituati alle sensazionali notizie sulla “pioggia di miliardi dall’Europa” che dovrebbero dissetare le aride terre d’Italia. Ma se guardiamo ai dati reali la storia è un po’ diversa.
Abbiamo costruito dei grafici partendo dai dati ufficiali di bilancio relativi ai fondi versati dall’Italia all’Unione Europea ed ai fondi erogati dall’Unione Europea all’Italia. Prendendo in considerazione i dati dal 1994 (poco dopo l’entrate in vigore del Trattato di Maastricht) e il 2019, la rappresentazione è quella che segue…

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L’ingiustizia degli “Algoritmi”

Intervista di Alessandro Longo a Virginia Eubanks
È possibile essere discriminati da un Software?
Gli algoritmi stanno facendo il loro ingresso nei servizi di welfare negli Stati Uniti e in numerosi altri paesi. Decidono a chi erogare i sussidi per la disoccupazione o addirittura quali bambini togliere ai genitori (in caso di maltrattamenti o di trascuratezza). In questo modo, ci siamo esposti al rischio di “automatizzare la diseguaglianza” e di usare la tecnologia per disempatizzare i nostri sentimenti nei confronti dei più poveri e deboli.
Parole di Virginia Eubanks, professore associato all’università di Albany (New York), che con il suo “Automating Inequality” ha toccato il nervo scoperto di una nazione. E non di una soltanto, come dimostra il suo tour di presentazione del libro in molti paesi: dalla Scandinavia all’India, fino in Australia. La particolarità del saggio (acclamato anche dal New York Times e dal Guardian) è l’aver raccolto “centinaia di testimonianze, da parte di persone che sono state soggette al trattamento algoritmico da parte del sistema pubblico: tutte riferiscono di essersi sentite disumanizzate da questo processo”, racconta a Le Macchine Volanti

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Anziani morti per disperazione: Chiesa, Buonisti e Paladini umanitari non fiatano

di Francesco Storace
Dove sono finiti gli Umani? La pietà? Il rispetto? Nulla di nulla.
Un politico di governo. Uno di opposizione. Un sindacalista. Il governatore. Il sindaco. Un assessore qualunque. L’elemosiniere del Papa. Un prete. Nulla. Nessuno. Solo silenzio per quella coppia di disperati. Si amavano da una vita e l’hanno fatta finita nello stesso momento. Si amavano, ma odiavano un’esistenza infame.
Poveri africani, li dobbiamo aiutare. I due nostri vecchi no…
Avevano 77 e 74 anni, l’età in cui si definiscono ancora “giovani” i nostri vecchi quando li accompagniamo tristemente nel viaggio verso il Cielo. Stavolta hanno voluto fare da soli, non sono servite le malattie. Sono stati contagiati dal morbo della povertà.
Fa riflettere davvero questa storia, anche perché lui, il marito che ha fatto fuoco due volte, era un professionista. Un anziano avvocato civilista. Chi ricorda il ceto medio alzi la mano, perché ormai si sta precipitando sempre più in basso. Debiti, affitto e vitto: tutto sembra terribilmente più difficile. Eppure si spendono fior di miliardi di euro per gestire l’immigrazione. Poveri africani, li dobbiamo aiutare. L’avvocato e la sua consorte invece dovevano morire, con un paio di pistolettate…

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La Patrimoniale è scritta nell’Agenda dei Globalisti. Monti, Draghi e Cottarelli sono solo esecutori

di Alberto Rovis
Da sempre ci sono politici di professione che propongono una “Patrimoniale secca” come panacea di tutti i mali. Dal loro punto di vista, tassare una tantum il patrimonio immobiliare degli italiani, permetterebbe di riequilibrare la situazione tra ricchi e poveri, a beneficio della maggioranza.
Il problema è che la patrimoniale non è efficace se applicata soltanto ai ricchi, in quanto produce entrate fiscali molto limitate. In primo luogo perché i ricchi sono pochi e la maggior parte risiede all’estero. In secondo luogo perché i ricchi sanno come spostare altrove i loro capitali quando sentono odore di patrimoniale. E sanno anche come nascondere la propria ricchezza dietro società di comodo, prestanome, enti, fondi comuni, fondi immobiliari, fondi chiusi, ONG, Onlus. Loro, o meglio, i loro consulenti e commercialisti, sanno come gira il mondo e come difendersi da ogni attacco del fisco…

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L’inganno della “Scarsità Monetaria”

di Davide Mura
La logica che muove le Elite neoliberiste consiste nel creare scarsità monetaria, con lo scopo di dominare il mondo e sottomettere le masse.
La logica che muove le élite neoliberiste è questa: se noi facciamo finta che la moneta è scarsa, possiamo limitare l’elevazione sociale degli strati più poveri della popolazione, possiamo negare la sanità gratuita e dunque il benessere psico-fisico universale, possiamo negare l’istruzione gratuita, e dunque la conoscenza e la consapevolezza di quello che ci circonda. Se noi, in altre parole, rendiamo scarsa la moneta, possiamo dominare il mondo, sottomettendo le masse, a cui si offrono le briciole in un contesto di feroce concorrenza tra poveri, mentre noi acquisiamo privilegi e ricchezze reali (patrimoni, concessioni, preziosi).
La scarsità della moneta viene realizzata in un modo abbastanza semplice:…

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Un mondo di Schiavi!

La maggior parte dei nuovi schiavi sono donne e bambini.
Le vittime di lavoro forzato sono circa 25 milioni, quelle dei matrimoni imposti quasi 15 milioni e mezzo. La zona più colpita è l’Africa. La denuncia arriva dal nuovo report dell’ “Organizzazione internazionale del lavoro” e di “Walk Free Foundation”.
La schiavitù non è un retaggio del passato, ma una condizione che interessa oltre 40,3 milioni di persone al mondo, in modo particolare donne e ragazze (il 71% del totale) e bambini (uno schiavo su quattro ha meno di 18 anni). Complessivamente, il 62% è vittima di lavori forzati, mentre il 38% di matrimoni imposti…

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Argentina, con il neoliberista Macri la povertà colpisce 11 milioni di persone

Le politiche neoliberiste sono fallimentari e deleterie per quelle nazioni che hanno la sventura di adottarle.
La narrazione propinata dal circuito informativo mainstream, martella sulla presunta crisi umanitaria che starebbe vivendo il Venezuela, dove il popolo sarebbe letteralmente ridotto alla fame, a causa delle politiche di segno socialista adottate dal governo Maduro. Ovviamente si tratta solo di bassa propaganda, per mascherare gli effetti nefasti delle dure sanzioni unilaterali imposte dagli Stati Uniti al governo di Caracas.
La narrazione propinata dal circuito informativo mainstream, martella sulla presunta crisi umanitaria che starebbe vivendo il Venezuela, dove il popolo sarebbe letteralmente ridotto alla fame, a causa delle politiche di segno socialista adottate dal governo Maduro. Ovviamente si tratta solo di bassa propaganda, per mascherare gli effetti nefasti delle dure sanzioni unilaterali imposte dagli Stati Uniti al governo di Caracas…

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Diversamente ricchi? È difficile

di Rosaria Porcaro
Lo so in estate di certi argomenti non si dovrebbe parlare, sono discorsi che vanno bene per settembre quando, insieme ai rincari e alle spese che vengono giù a raffica, il discorso sulla povertà è assolutamente pertinente.
Mi chiedevo allora se, analogamente ad espressioni come “diversamente giovani”, “diversamente magri”, “diversamente alti” ecc. si poteva dire “diversamente ricchi” per indicare il disagio economico che nel nostro paese riguarda 5 milioni di persone. Anche bambini, ed è la cosa peggiore in quanto con l’estate certe differenze diventano pesanti da sopportare, soprattutto, per loro…

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Sguardi allucinati dei ragazzi-zombie che terrorizzano Parigi

di Francesco De Remigis
Povertà, degrado e traffici di ogni genere affliggono Parigi. Ma a differenza di altre capitali europee si registra un fenomeno inedito. Gruppi di giovanissimi senzatetto, dai 12 a 17 anni, hanno instaurato un regime di paura nel quartiere Goutte-d’Or.
Quartiere multietnico, sì, ma esposto a un fenomeno senza precedenti, che ha spinto il sindaco Anne Hidalgo a considerare l’ipotesi di mandare l’esercito. Né migranti, né figli del quartiere. Sono semplici vagabondi, minorenni senza genitori, che hanno scambiato questo arrondissement per una giungla dove si vive da predatori e si dorme nelle tane.
Sguardo allucinato, volto emaciato, sempre più dipendenti dal consumo di colla e altre droghe. Chiassosi a qualunque ora del giorno e della notte, circondano malcapitati passanti, spesso turisti, per sottrarre denaro sotto la minaccia di coltelli. O, molto più spesso, senza armi bianche; facendo dei loro corpi di adolescenti degli zombi a cui lasceresti qualunque cosa tu abbia in tasca, pur di non essere infastidito…

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Il “Bel Paese” che non c’è più!

di Emanuel Pietrobon
Cosa resta del popolo di eroi, santi, navigatori e scienziati, a 157 anni di distanza dall’unificazione?
L’Italia è il paese dai mille soprannomi, amata dal cinema, odiata da molti, famosa per la cultura culinaria ricca e diversificata, celebre per l’incapacità dei suoi abitanti di curarla e rispettarne a dovere il patrimonio naturale, storico, culturale ed artistico.
Crisi del debito, progressivo smantellamento dello stato sociale, corruzione endemica, nepotismo, clientelismo, appiattimento della politica economica e sociale all’agenda comunitaria e una generale miopia da parte dei politici alla guida del paese, dalla fine della Prima Repubblica, hanno demolito nel giro di un ventennio il mito dell’Italia. L’Italia… ovvero la sesta potenza economica mondiale, nazione sovrana e premurosa genitrice di un’industria invidiata dal monto intero per la qualità – made in Italy – dei suoi prodotti…

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