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L’Europa Vuole che la Benzina costi 2,28 euro al litro

di Gianluigi Giannetti
Una direttiva europea approvata lo scorso maggio prevede che dal 2027 i produttori petroliferi paghino in base alla CO2 emessa. Questo comporterebbe un trasferimento dei costi aggiuntivi sul prezzo dei carburanti alla pompa.
Mentre discutiamo la prossima normativa Euro 7 e i maggiori costi che porta al prezzo delle vetture, considerandola l’ennesimo montante ai fianchi del settore, arriva da Bruxelles un gancio al mento che rischia di stendere gli automobilisti.
La nuova direttiva europea 2023/959 del Parlamento e del Consiglio del 10 maggio 2023 introduce una profonda riforma del “sistema Ets” (Emission Trading System) che regola lo scambio di quote di emissioni di CO2, il mercato che dal 2005 ha permesso alle aziende di alcuni specifici settori energetici ed industriali, sostanzialmente, di acquistare il permesso di inquinare.
La nuova direttiva si estende al trasporto via nave, ma soprattutto prevede la creazione di un nuovo mercato delle emissioni destinato al riscaldamento domestico e ai trasporti su gomma. In sostanza, le aziende petrolifere dovranno pagare per la CO2 emessa nella fabbricazione di carburanti, ma il costo aggiuntivo è destinato a scaricarsi inevitabilmente sul prezzo finale di benzina e gasolio…

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“Fino a 2,5 euro al Litro” la Benzina. Stangata in Arrivo

di Tommaso Croco
A partire dal 5 febbraio è scattato ufficialmente l’embargo dell’Unione Europea all’importazione di prodotti petroliferi raffinati russi, benzina e diesel.
Se in questi giorni tanti automobilisti e associazioni di categoria hanno espresso forte preoccupazione per il rischio di pesanti rincari alla pompa, che potrebbero mettere definitivamente in ginocchio famiglie già colpite dal boom di alimenti e bollette, le brutte notizie potrebbero purtroppo essere soltanto all’inizio. A partire dal 5 febbraio, infatti, è scattato ufficialmente l’embargo dell’Unione Europea all’importazione di prodotti petroliferi raffinati russi, benzina e diesel…

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L’UE vuole una Devastante Crisi Alimentare al proprio Interno

di Mittdolcino
Bloccato l’import di Potassa dal più grande produttore mondiale, la Bielorussia.
Una volta si diceva spararsi nei piedi per far dispetto alla gamba. La sostanza non cambia, con l’UE, oggi: bloccando l’import di potassa, un insostituibile fertilizzante, NON dalla Russia ma dalla Bielorussia, si causerà una drammatica crisi alimentare. Evidentemente l’UE vuole creare una potente crisi alimentare al suo interno.
Sì ma per quale ragione? Si vuole forse una scusa per il disastro economico causato dalla gestione COVID? O per nascondere i fallimenti dei piani UE, transizione Green su tutti? O per celare gli effetti collaterali attesi, forse anche drammatici, dei sieri COVID? O più semplicemente il caos serve per mandare avanti il piano del Grande Reset in UE, un continente di vecchi, con pensioni ormai insostenibili?…

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“Pronti a inventare l’Emergenza Razionamenti”

Draghi e Salvini si preparano a lanciare un nuovo allarme.
Ha cercato di “rassicurare” tutti, Mario Draghi, sottolineando l’importanza dei provvedimenti allo studio del governo, che potremmo presto veder tradotti in atti ufficiali, e che permetteranno di affrontare in maniera “adeguata” la recente crisi, con carburanti e bollette schizzati alle stelle.
Poi, però, di fronte alle domande dei giornalisti il premier ha spiegato: “Non è assolutamente necessario prepararsi. Diversificazione, intervento sui prezzi e poi, se le cose continuano a peggiorare, dovremmo cominciare a entrare in una logica di razionamento”.
Una stretta non solo sull’energia, ma anche sui generi alimentari, a quanto pare. Tanto che lo stesso Draghi ha aggiunto: “Le mancanze di materie prime alimentari vanno affrontate esattamente come stiamo facendo sulle deficienze nell’approvvigionamento di gas. Sappiamo che la sparizione dal mercato temporanea dei grani di Russia e Ucraina crea delle mancanze serie. Bisogna andare ad approvvigionarsi da altre parti del mondo, questo crea dei disagi”

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“Ad Occhi storti il Volto della Verità può apparire un Ghigno” (J. R. R. Tolkien)

di WI
Al giorno d’oggi difendere l’ovvio è diventato un atto rivoluzionario.
Il tanto evoluto e colto uomo moderno, smaterializzato e ricomposto in un qr code, ricattato eppur sorridente, vessato e nel contempo allegro, è fiducioso sin dall’inizio che tutti gli sconvolgimenti caratterizzanti questi due anni di deliri scientifici, giuridici, ed ora anche bellici, siano stati, e siano tutt’ora, posti in essere per il suo bene.
Il lockdown ha creato un disastro economico mettendo in ginocchio aziende e famiglie? Giusto, sennò ci saremmo estinti. I danni psicologici provocati, soprattutto ai più giovani, da una campagna mediatica sul virus martellante e caricaturale? Eh… ma mica si poteva rischiare di sottovalutare la malattia, un po’ d’esagerazione non guasta mai

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Prezzo del Carburante spiegato ai bambini

di Marcello Pamio
Stanno complottando contro i cittadini…
In un video (sparito da FB…) viene spiegato come sono distribuiti i guadagni sul prezzo del carburante.
Dati con il prezzo di 1,75€ a litro (1/11/2021):
– 0,73€ accise (Stato)
– 0,31€ di iva (Stato)
– 0,59€ produttori
– 0,11% distributori (benzinai)
Quindi lo Stato (con questo prezzo) guadagna 1,04 €/litro! E oggi, chi ha fatto schizzare il prezzo a oltre 2,2€? Qui Prodest? E hanno il coraggio di denunciare speculazioni! Ma andate a fare in culo…

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Cartiere, Fonderie, Pesca e Allevamento: Interi Settori Produttivi sono già alla Chiusura!

di Giulia Burgazzi
Cartiere e fonderie già chiudono. I pescatori scioperano per il caro carburante. I camionisti (di nuovo) faranno altrettanto. Gli allevatori temono di dover abbattere gli animali per mancanza di mangimi zootecnici.
Il rincaro di materie prime, energia e cereali legato alla guerra in Ucraina (macché… volontà dei soliti noti – ndr) ha già messo in ginocchio interi settori produttivi. Tuttavia forse è solo l’inizio. In risposta alle crescenti sanzioni dell’Occidente, la Russia sta redigendo l’elenco dei Paesi verso i quali vietare le esportazioni per tutto il 2022. Vuoi che l’Italia, già inserita nella lista dei Paesi ostili per via delle politiche dell’UE e del Governo, non sia ulteriormente colpita dall’embargo?
In risposta, il MISE si prepara ad introdurre dazi e autorizzazioni alle esportazioni di prodotti ritenuti fondamentali, alla faccia dell’Unione Europea e del suo mercato unico interno. Ma è un tentativo di cucire una toppa ormai fuori tempo massimo. La Russia invece si era preparata da tempo alle sanzioni dell’Occidente ed è in grado di attutire il colpo. Nei guai c’è l’Italia, con o senza i dazi del MISE…

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Sciopero dei Camionisti: in Sardegna scoppia la Psicosi per gli scaffali vuoti

di Fabio Calcagni
Sciopero dei camionisti, il trasporto si ferma contro il caro carburante: in Sardegna scoppia la psicosi per gli scaffali vuoti
Non c’è solo il rincaro del gas a spaventare gli italiani. Come ben sa chi possiede una vettura, una moto o un camion, il prezzo del carburante ha raggiunto picchi mai visti prima, con diesel e benzina che in alcune stazioni di rifornimento hanno raggiunto o superato i 2,5 euro al litro.
Una situazione insostenibile economicamente per gli autotrasportatori, che a partire da lunedì 14 marzo sospenderanno a livello nazionale i loro servizi “per cause di forza maggiore”, ovvero l’esplosione dei costi del carburante…

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