Von der Leyen: “Difenderemo la ‘Democrazia’ dagli Euroscettici!”

Le Parole surreali della Von der Leyen…
“Dobbiamo proteggere quello che rende unica e forte l’Europa: la nostra democrazia e i nostri ‘valori’. Siamo un’Unione di 27 Paesi, con un appeal tanto forte che molti altri Stati vogliono unirsi a noi, dai Balcani Occidentali all’Ucraina. Questo è il grande successo dell’Europa e dobbiamo continuare a difenderlo da coloro che vogliono dividerci, gli euroscettici e gli ‘amici di Putin’, che siano dentro l’Ue o fuori”. Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, a Bruxelles in un punto stampa nella sede del Parlamento…

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I Parlamentari dell’UE Avvertono dei Pericoli dell’Euro Digitale: “Fermate Questo Progetto!“

di Alessia C. F. (ALKA)
Il 19 aprile il Parlamento europeo ha discusso dell’euro digitale. Diversi eurodeputati hanno messo in guardia dai pericoli della valuta digitale.
L’eurodeputato Marcel de Graaff (FVD) ha sottolineato che i cittadini avranno presto un conto presso la Banca Centrale Europea (BCE).
“La BCE non può fallire e questo dà sicurezza in caso di shock finanziari, ma dà anche al governo un grande potere di controllo e di coercizione sui cittadini”, ha detto De Graaff.
La preoccupazione maggiore dei cittadini è che in futuro il governo possa limitare le loro spese. Ad esempio, per i prodotti a base di carne e il carburante. O che si arrivi a una sorta di sistema di credito sociale come in Canada, dove il conto viene bloccato se si è critici nei confronti del governo”, ha proseguito…

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L’UE vuole una Devastante Crisi Alimentare al proprio Interno

di Mittdolcino
Bloccato l’import di Potassa dal più grande produttore mondiale, la Bielorussia.
Una volta si diceva spararsi nei piedi per far dispetto alla gamba. La sostanza non cambia, con l’UE, oggi: bloccando l’import di potassa, un insostituibile fertilizzante, NON dalla Russia ma dalla Bielorussia, si causerà una drammatica crisi alimentare. Evidentemente l’UE vuole creare una potente crisi alimentare al suo interno.
Sì ma per quale ragione? Si vuole forse una scusa per il disastro economico causato dalla gestione COVID? O per nascondere i fallimenti dei piani UE, transizione Green su tutti? O per celare gli effetti collaterali attesi, forse anche drammatici, dei sieri COVID? O più semplicemente il caos serve per mandare avanti il piano del Grande Reset in UE, un continente di vecchi, con pensioni ormai insostenibili?…

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Viene giù Tutto!

Finalmente anche la “controinformazione” italiana si sta accorgendo del dato inflattivo. Bene. Era ora! La variabile impazzita si avvia – volendo il fato – a tirare giù uno degli organismi sovranazionali più importanti per il Sistema: la UE.
Avete seguito il “test” approntato sulla famigerata “variante Omicron”? È stato interessante, vero? Avrete notato come ad un certo punto della narrazione pareva di essere stati nuovamente catapultati a febbraio/marzo 2020. Con il solito terrore indotto e scivoloni mediatici dettati dalla fretta. Analizziamo bene quanto è successo.
Prima fase: lancio del terrore relativo alla “variante Omicron”. I Manovratori sanno perfettamente che l’inflazione è ormai fuori controllo e rischia di mandare in pezzi la UE. E sanno anche che, per rallentare il processo (troppo veloce, variabile impazzita), dovranno operare lockdown e drastica compressione dei consumi. Cosa si inventano a questo punto? Primo tentativo: una nuova variante Covid. La narrazione investe tutti improvvisamente come una pioggia di bombe dal cielo. Immediatamente si parla addirittura di “quarta dose” e il messaggio implicito è: “è possibile che non possiate uscire di casa fino alla quarta dose o fino a quando non vaccinerete tutti i bambini”

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Europa, Prigione virale!

di Gianni Lannes
Una volta il principio cardine dell’Ue, almeno sulla carta, era l’abolizione delle frontiere. Alla prova dei fatti, oggi l’Unione europea nega i suoi stessi principi libertari.
Il ministro Garavaglia ha pontificato: “lasciapassare europeo prima dell’estate. Il “green pass” prevede tre dati: o si è vaccinati o non lo si è ma si è avuto il Covid e si è guariti, oppure ci si sottopone a un tampone e se è negativo si può viaggiare”.
La tanto sbandierata libertà di movimento nell’Unione europea è solo un misero paravento, smascherato dal controllo elettronico ormai pervasivo. Infatti, per viaggiare, d’ora in poi, nel vecchio continente occorrerà essere vaccinati, “tamponati” e comunque schedati.
Un regime totalitario necessita del controllo totale dei sudditi trasformati in cavie. Questa politica imposta dalla tecnocrazia ovviamente provocherà discriminazioni infinite, annichilendo in un colpo solo la democrazia incompiuta. Chi non accetterà questa forma di schiavismo eugenetico sarà escluso dal consesso sociale e privato dei diritti civili? Chi non si sottometterà all’iniezione vaccinale sarà recluso in casa: non potrà accadere ai musei, ai cinema, ai ristoranti, non potrà viaggiare e probabilmente verrà licenziato…

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Le due settimane che decideranno il Destino dell’Umanità nella Guerra tra Trump e il Mondialismo

di Cesare Sacchetti
Questa storia supera la fantasia letteraria dei romanzi di spie di John le Carrè. Le elezioni americane del 2020 oltre infatti ad essere un vero e proprio tentativo di colpo di Stato, ancora in corso come ha ricordato il Generale Flynn, considerato il capo del servizio di intelligence personale di Trump, è sicuramente una elaborata operazione di hackeraggio internazionale.
Una operazione che è stata concepita e attuata dagli ambienti del deep state di Washington, da sempre feroci nemici del presidente americano, e da Paesi e organizzazioni stranieri saldamente nelle mani della cabala mondialista, in particolare la Cina comunista, la Germania e l’Unione europea, sin dalla sua creazione diretta dalle élite mercantiliste tedesche.
Il mondialismo aveva deciso tempo addietro che a Donald Trump non avrebbe dovuto essere concessa la possibilità di proseguire il suo mandato alla Casa Bianca. La massoneria internazionale e le grandi famiglie espressione del Nuovo Ordine Mondiale avevano detto chiaramente che Trump rappresentava una minaccia mortale e ordinato la sua uscita di scena. Il piano, infatti, è scattato non appena il sistema ha visto che Donald Trump stava vincendo senza particolare affanno le presidenziali del 2020. Il resto della storia con i brogli e l’operazione delle forze speciali di Trump per recuperare i server di Dominion in Germania, è già nota ai più…

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La Crisi sta “divorando” l’Unione Europea: la Ribellione di Polonia e Ungheria porterà al suo crollo?

La Vecchia Europa, l’Europa tradizionale, non vede più il proprio futuro nel quadro dell’Unione europea come lo è attualmente.
C’è una grave spaccatura nell’Unione europea, ha detto a Nation News l’esperto politico Anton Bredikhin. Ultimamente si sente sempre più spesso che la crisi “divora” l’Unione Europea. Molti esperti e politici ritengono che tutti i processi in corso in Europa oggi stiano portando al collasso dell’UE come oggi è strutturata.
Quindi, oggi una delle notizie più discusse nell’UE è che Varsavia e Budapest hanno bloccato l’adozione del bilancio dell’UE di sette anni e del fondo per la ripresa dalla pandemia (Recovery Fund).
I paesi dell’Est si sono opposti a una clausola di bilancio in cui i finanziamenti per gli Stati membri dell’UE dipenderebbero dal rispetto delle norme della UE sullo “Stato di diritto”. L’Europa liberal di Bruxelles ha già annunciato che i “dittatori” di Polonia e Ungheria vogliono distruggere l’Unione europea (evviva!)…

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Trump in autunno combatterà la sua Battaglia finale contro il Nuovo Ordine Mondiale

di Cesare Sacchetti
Uno degli ultimi annunci di Donald Trump su Twitter lascia presagire che presto saranno sganciate delle bombe devastanti sul caso Spygate.
Il presidente americano ha parlato di imminenti rivelazioni sulla vicenda di spionaggio internazionale che lo ha visto vittima di un elaborato complotto per sabotare la sua campagna elettorale da candidato repubblicano prima, e successivamente il suo mandato da presidente degli Stati Uniti.
Trump non poteva essere più esplicito. Il tentativo di colpo di Stato ai suoi danni è partito direttamente dalla Casa Bianca, orchestrato sin dal primo momento da Barack Obama, all’epoca presidente, e dal suo vice, quel Joe Biden attuale candidato dem alle prossime presidenziali e già coinvolto in un altro scandalo in Ucraina, per via delle sue indebite pressioni sulla magistratura locale dirette a salvare suo figlio Hunter Biden, dall’inchiesta sugli enormi e anomali compensi ricevuti dallo stesso Hunter quando lavorava per Burisma, una società ucraina attiva nel settore petrolifero.
Quello che potrebbe arrivare il prossimo autunno, potrebbe avere una rilevanza così devastante da pregiudicare definitivamente le già precarie chance di Joe Biden di spodestare Trump dalla Casa Bianca. Allo stesso tempo, spygate vuol dire necessariamente Italia. È questo Paese infatti che ha avuto un ruolo determinate, come già spiegato in altre occasioni, nel tentativo di incastrate illegalmente Trump…

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Nuove Crepe nell’Edificio europeo

di Gerardo Coco
Con una sentenza inattesa esplosiva emanata il 5 maggio scorso, la Corte costituzionale federale tedesca con sede a Karlsruhe, ha inferto un duro colpo all’ordinamento giuridico dell’Ue e alla sua politica economica avviando un processo che, in teoria, potrebbe culminare nel disfacimento dell’Unione economica e monetaria europea.
La sentenza di ben 110 pagine stabilisce che, dopo un periodo transitorio di non più di tre mesi, la Bundesbank non potrà più partecipare al programma di acquisto del settore pubblico (il cosiddetto Quantitative easing), a meno che la Ue e la Banca centrale europea non dimostrino di aver esercitato solo poteri specificamente concessi dagli Stati membri e non Ultra vires, cioè al di là della propria capacità o autorità giuridica e quindi incostituzionali…

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Avanti tutta, la scogliera si avvicina!

di Jacopo Cioni
Esistono differenze innegabili fra un paese che detiene la propria sovranità monetaria, ed il controllo della propria politica economica, e uno paese che le ha perse entrambe.
Gli USA sostengono le imprese con denaro anche a fondo perduto con unico vincolo che le aziende non licenzino gli operai, tradotto, in periodo di crisi, lo Stato ti paga gli operai. Non solo sostiene l’economia ma lo fa contenendo la disoccupazione. Questo il trafiletto de Il “Sole 24 Ore”.
“La forma scelta per l’erogazione dei fondi è quella del prestito da restituire (in teoria) entro due anni, senza garanzie reali o personali (coperte dall’ente Sba). Il prestito (assieme agli interessi maturati) deve essere impiegato per il 75% per pagare gli stipendi di 8 settimane, mentre la quota restante va dirottata su mutui o affitti e bollette. Ma il prestito diventa a fondo perduto se si mantengono l’occupazione e i livelli salariali o se si riassumono velocemente i dipendenti licenziati. Più si licenzia, più soldi bisognerà restituire”

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