Nato e Ue hanno un Nuovo Problema nei Balcani

di Alessandro Valentini 
Si sta delineando un asse strategico tra l’Ungheria di Orban, la Serbia di Vucic e la Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina che minaccia la secessione. Nel Kossovo la situazione resta pericolosamente tesa e la vittoria alle presidenziali slovacche di Pellegrini consolida in tutta l’area il partito euroscettico che vuole mantenere buone relazioni politiche ed economiche con la Russia. Anche in Moldavia il precario equilibrio politico rischia di precipitare. Non vi è solo la questione della Transnistria, decisamente filorussa, da anni oramai Stato indipendente, pur non riconosciuto dall’Onu. Ma vi è anche la questione della regione autonoma della Gagauzia. La governatrice Evgheniya Gutul, legatissima a Putin, è pronta alla secessione se la Moldavia.
Anche in Moldavia il precario equilibrio politico rischia di precipitare. Non vi è solo la questione della Transnistria, decisamente filorussa, da anni oramai Stato indipendente, pur non riconosciuto dall’Onu. Ma vi è anche la questione della regione autonoma della Gagauzia…

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Rappresentante Cinese presso l’ONU: “la NATO Dovrebbe Smettere di Invocare la Guerra”

Il Rappresentante permanente della Cina presso l’ONU ha affermato che la NATO dovrebbe svegliarsi dal mito del potere e smettere di invocare la guerra.
Il rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite, Zhang Jun, ha invitato l’Occidente a risolvere le differenze che emergono nel mondo attraverso il dialogo e la consultazione, nonché ad aderire a un percorso comune volto a una soluzione politica.
Il diplomatico cinese ha sottolineato l’inammissibilità di metodi basati su pressioni, calunnie o sanzioni unilaterali, per non parlare dell’uso della forza, e ha anche osservato che è tempo che la NATO si svegli dal mito della forza e smetta di esagerare le minacce e di invocare la guerra…

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Solo un Deficiente…

di Maurizio Murelli
Solo un deficiente (cioè, colui che è manchevole di supporto cognitivo e capacità di ragionamento) può negare che gli USA stanno incendiando il mondo.
Solo un deficiente non capisce che le basi militari americane in Siria, Iraq e altrove nel mondo sono gli avamposti di uno Stato coloniale imperialista e che le genti di quegli Stati hanno il dovere (e non il diritto) di cercare di liberarsene.
Solo un deficiente non capisce le ragioni per le quali gli oligarchi della UE difendono l’indifendibile Ucraina e la finanziano usando gli ucraini come carne da macello.
Solo un deficiente non capisce perché i paesi baltici più la Germania paventano un’aggressione russa alla NATO entro 5-8 anni e suonano la diana di quella che spacciano come guerra difensiva…

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Pulizia Etnica di Gaza: Ecco il Piano Originale!

di Massimo Mazzucco
Nei giorni scorsi Franco Fracassi ha diffuso la notizia del documento del Ministero dell’Intelligence israeliano nel quale si pianifica la pulizia etnica di Gaza, con relativo trasferimento di tutti i suoi abitanti in Egitto.
Ne ha parlato anche il blog di Pepe Escobar (grazie a Komax per la segnalazione). Fracassi ha fatto una traduzione italiana del documento originale (Franco conosce un pò di ebraico, e si è aiutato con Google). La traduzione quindi potrebbe non essere precisa al 100%, ma il senso del documento traspare chiaramente. Eccolo:
13 ottobre 2023 – UN PIANO PER IL REINSEDIAMENTO E LA RIABILITAZIONE DEFINITIVA IN EGITTO DELL’INTERA POPOLAZIONE DI GAZA: ASPETTI ECONOMICI
Attualmente esiste un’opportunità unica e rara per evacuare l’intera Striscia di Gaza, in coordinamento con il governo egiziano. Questo documento presenterà un piano sostenibile con un’elevata fattibilità economica, che ben si allinea con gli interessi economici e geopolitici dello Stato di Israele, dell’Egitto, degli Stati Uniti e dell’Arabia Saudita. Una sintesi di un piano immediato, realistico e sostenibile per il reinsediamento umanitario e riabilitazione della popolazione araba della Striscia di Gaza…

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Il Buon Senso a Senso Unico

di Enrico Toselli
La logica dell’orologio rotto che segna comunque l’ora giusta due volte al giorno non funziona se applicata alla geopolitica.
Perché non bastano le dichiarazioni persino intelligenti di Giorgia Meloni e di altri leader europei – “Dobbiamo evitare uno scontro di civiltà con l’Islam” – per trasformare le parole in una politica coerente. E lo dimostrano le parole, teoricamente di buon senso, di Maurizio Ferrera sul Corriere della sera.
Perché il buon senso, per lui come per Meloni, deve essere a senso unico. Ossia i Paesi arabi ed il Sud globale devono accettare senza fiatare il predominio di Israele e dell’Occidente, con una mediazione dell’Unione europea che non è una mediazione ma una ben precisa scelta di campo…

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Il Mondo è Multipolare!

di Margherita Furlan
La notizia è di quelle epocali. Yalta non esiste più!
Il mondo ora è multipolare. A riconoscerlo è persino Matteo Renzi, di colpo divenuto esperto di politica estera nel salotto televisivo, se così si può definire, di Giuseppe Brindisi.
La notizia è di quelle epocali. Yalta non esiste più. Questa volta è ufficiale e alla luce del Sole. Argentina, Egitto, Iran, Etiopia, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti entreranno a far parte dei BRICS dal 1° gennaio 2024, durante la presidenza russa dell’organizzazione oramai più importante al mondo, contro cui l’ex potente Impero cerca invano, attraverso la NATO e i servizi d’intelligence, di esalare gli ultimi respiri, portando con sé, tra i rantoli, tutti i Paesi che hanno a Washington ceduto sovranità e dignità, in cambio dello snaturamento dell’essere umano.
Ad annunciarlo nei giorni scorsi al 15° summit dell’organizzazione, il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, che ha aggiunto: “Apprezziamo l’interesse di altri Paesi nella costruzione di una partnership con i BRICS. Abbiamo quindi incaricato i nostri ministri degli Esteri per sviluppare ulteriormente il modello dei Paesi partners”

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La Transizione Energetica Serve solo per Emancipare l’EU dagli USA, sulla Vostra Pelle!

di Mittdolcino
Dimenticate le fesserie, “follow the money”: la transizione energetica è una follia gigante, che nasconde enormi interessi geopolitici ed oltre.
Ossia, quello che vediamo è tutto un enorme sforzo atto a forgiare un continente tecnicamente inesistente, lo stesso che ha inventato il feudalesimo, ha accolto gli ashkenaziti babilonesi ed ha partorito la guerra dei 30 anni. Oltre al nazismo, l’ultimo nome dato ad un virus millenario…
Leggevo oggi un passaggio su ilsussidiario.net, un intervento di uno stimato economista, Annoni. A parte l’essere scontato in certi aspetti, emerge una perla, che vorrei condividere con voi: “… Questa rivoluzione verde è strana: non si spaventa di un campo coltivabile ricoperto di pannelli solari, ma pretende la chiusura di un pozzo di gas a qualche chilometro dalle coste; chiude il nucleare, che ha un consumo di suolo per energia prodotta ridicolo, ma lavora per la riapertura delle miniere; vuole reinserire gli orsi nel loro territorio naturale e nel frattempo usa l’arco alpino o appenninico per l’estrazione del titanio o dell’alluminio. Vuole che i fiumi siano liberi di scorrere e che si ripristino acquitrini e paludi, ma scava chilometri per tirare fuori nickel e argento.”

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Al Summit di Johannesburg, i BRICS annunceranno il Nuovo Sistema Finanziario Globale (QFS)!

di Armando Savini
Dal 22 al 24 agosto 2023 si svolgerà a Johannesburg il 15° Summit dei BRICS, dove sarà annunciato il nuovo sistema finanziario globale che sta già innescando cambiamenti epocali.
Da pochi giorni è stata pubblicata la notizia dell’annuncio ufficiale da parte dei BRICS del nuovo sistema monetario e finanziario (QFS) che sta per scalzare l’egemonia del dollaro.
Tra i primi a darne notizia, la testata di Geopolitica ed Economia NewsAcademy. Secondo le informazioni rivelate da News Academy, “è previsto che verrà annunciata una nuova valuta commerciale legata all’oro. Questo evento potrebbe innescare un’esplosione nel valore dell’oro e dell’argento, con un aumento che potrebbe durare mesi. In alternativa, si potrebbe prevedere una rivalutazione significativa dell’argento, con un incremento del +3000% rispetto ai minimi del 16 marzo 2020, e un aumento del +700% per l’oro in un periodo di 10 o 12 anni”

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Temo che la Guerra in Europa Durerà a Lungo e si Estenderà…

di Claudio Martinotti Doria
Dopo l’Ucraina la seconda vittima della cinica e spietata egemonia USA potrebbe essere la Polonia,. Consumata l’Ucraina potrebbe toccare alla Polonia.
Sono mesi che non scrivo più nulla sulla guerra in Ucraina e sulla situazione geopolitica generale, perché non sono un grafomane e non amo ripetermi e annoiare.
Altri autori e analisti hanno scritto quanto avrei riportato io stesso e quindi non intendevo sovrappormi vanamente. Inoltre c’è il pericolo ascrivibile alla scarsa memoria degli italiani, anche tra i miei lettori vi saranno quelli che non ricordano certamente quanto scritto in precedenza e rischierei di far la figura di chi arriva in ritardo a rilevare certi fatti, quando in realtà li avevo previsti e/o anticipati. Mi riferisco ad esempio al numero dei soldati ucraini morti dall’inizio del conflitto.
Diverse fonti autorevoli occidentali da qualche giorno ammettono che potrebbero essere oltre 350mila, e per loro, asserviti alla propaganda istituzionale NATO-USA, simili affermazioni sono gravi e importanti, perché fino a poco prima era vietato affermare che fossero anche solo 100mila; i media mainstream si regolavano in base alle colossali menzogne della propaganda ucraina, che ne ammettevano poche decine di migliaia…

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Ma Cosa sta Succedendo in Moldavia? Le Guerre prossime venture

di Andrea Puccio
Altra nazione europea che va tenuta sott’occhio è senza dubbio la Moldavia dove solo pochi giorni fa si è dimesso il Primo Ministro, e la Presidente della Repubblica Maia Sandu ha nominato al suo posto l’ultra atlantista Dorin Recean.
Da tenere sott’occhio in Moldavia è la regione della Transnistria che ha dichiarato la sua indipendenza ma non è stata riconosciuta dai paesi dell’Onu. La Transnistria ha dichiarato la sua indipendenza dalla Moldavia il 2 settembre 1990, ha una superficie di 4163 chilometri quadrati ed una popolazione di circa 555 mila abitanti, si parla il russo, l’ucraino e il moldavo.
Il primo ministro moldavo Dorin Recean, in carica da soli cinque giorni, si è già unito al coro dei guerrafondai, infatti ha dichiarato che la Transnistria (Repubblica moldava di Pridnestrovie) deve essere “smilitarizzata”.
Le sue parole potrebbero essere interpretate in vari modi…

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