Le Radici del Male

di Massimo Mazzucco
Il colonialismo classico ha sempre funzionato nello stesso modo: una nazione forte invadeva una nazione più debole, ne prendeva il controllo, e restava lì a comandare per sfruttarne le risorse economiche. Ma lasciava in loco tutti i suoi abitanti, i quali diventavano semplicemente nuovi schiavi/sudditi dell’impero.
È successo così per l’India, colonizzata dagli inglesi, per il Brasile, colonizzato dai portoghesi, per il resto dell’America Latina, colonizzata dagli spagnoli, o per varie nazioni africane e asiatiche, colonizzate nel tempo da francesi, portoghesi, olandesi, ecc.
Solo in tre casi, nella storia recente, i colonialisti invasori hanno sistematicamente rimosso la popolazione locale, prendendo fisicamente il suo posto. Gli Stati Uniti, l’Australia e Israele.
Negli Stati Uniti, i bianchi hanno sterminato la popolazione locale, rinchiuso nelle riserve i sopravvissuti, e preso fisicamente il loro posto. In Australia, i bianchi hanno sterminato la popolazione locale, rinchiuso nelle riserve i sopravvissuti, e preso fisicamente il loro posto. In Palestina, i sionisti hanno sterminato buona parte della popolazione locale (1948), rinchiuso in campi di concentramento/campi profughi i sopravvissuti, e preso fisicamente il loro posto…

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Israele Non si Ferma: Pioggia di Fuoco su Gaza

di Alessandro Ferretti
Approfittando del costante scudo offerto dalla disinformazione diffusa da media e politici occidentali, Israele sta alzando ulteriormente il livello dei suoi crimini, bombardando non solo Rafah, ma tutta la Striscia.
Pioggia di Fuoco su Gaza
I pallini blu sulla mappa indicano i bombardamenti/attacchi dell’esercito di occupazione e sono relativi agli ultimi giorni.
Vale la pena notare che quattro mesi fa il portavoce dell’esercito israeliano aveva trionfalmente annunciato il completo smantellamento della struttura militare di Hamas nel nord della Striscia, al punto che l’esercito si era ritirato da quella zona.
Ancora pochi giorni fa, Netanyahu affermava che Israele ha completamente distrutto venti battaglioni di Hamas e che i quattro battaglioni rimanenti si trovano tutti a Rafah… eppure, dopo aver ordinato l’evacuazione di 300.000 abitanti a Rafah, domenica scorsa l’IOF ha intimato una gigantesca evacuazione immediata dei 100-150.000 abitanti del campo profughi di Jabaliya, a nord di Gaza City. Strano comportamento da adottare su un territorio dove, a detta degli stessi israeliani…

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La Russia ha Accusato gli Stati Uniti di Voler Imporre una Decisione su Gaza al Consiglio di Sicurezza dell’ONU con un Ultimatum

Il Ministero degli Esteri russo ha sottolineato i tentativi degli Stati Uniti di imporre un ultimatum al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, affinché acconsenta alla pulizia militare della Striscia di Gaza da parte di Israele.
Gli Stati Uniti stanno cercando di imporre un ultimatum al Consiglio di Sicurezza dell’ONU affinché acconsenta alla pulizia militare israeliana della Striscia di Gaza, nonché agli attacchi contro Libano e Siria, ha detto il ministero degli Esteri russo.
Il Ministero degli Esteri ha notato una “serie di dichiarazioni” da parte della leadership delle Nazioni Unite, della sua ala umanitaria e dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e il lavoro per i rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente, che indicano “l’inaccettabilità della situazione attuale” nella regione e chiedono anche per “la fine dello spargimento di sangue, senza precedenti per dimensioni e crudeltà”

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Israele ha già Perso la Partita Politica

di Gianmarco Landi
Il ministro degli esteri dell’Iran ha esortato il gruppo di nazioni BRICS a intervenire in modo attivo, costruttivo e responsabile per fermare i crimini di guerra del regime israeliano nella Striscia di Gaza.
L’Iran, potenza militare in Medioriente con 100 milioni di abitanti e ben 3 milioni di soldati, entrerà nei Brics da gennaio 2024, ma virtualmente è già una nazione alleata della Russia e della Cina.
Il potente senatore Lindsey Graham, aveva acclamato l’ipotesi di bombardare l’Iran in modo da concretizzare il sostegno alle politiche del Governo di Israele, attualmente intento a martoriare un paio di milioni di persone che pretende di spazzare via da territori che secondo l’ONU non sono israeliani.
C’è però un enorme problema a cui Graham non ha evidentemente pensato: il ministro degli esteri dell’Iran ha esortato il gruppo di nazioni BRICS a intervenire in modo attivo, costruttivo e responsabile per fermare i crimini di guerra del regime israeliano nella Striscia di Gaza…

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Pulizia Etnica di Gaza: Ecco il Piano Originale!

di Massimo Mazzucco
Nei giorni scorsi Franco Fracassi ha diffuso la notizia del documento del Ministero dell’Intelligence israeliano nel quale si pianifica la pulizia etnica di Gaza, con relativo trasferimento di tutti i suoi abitanti in Egitto.
Ne ha parlato anche il blog di Pepe Escobar (grazie a Komax per la segnalazione). Fracassi ha fatto una traduzione italiana del documento originale (Franco conosce un pò di ebraico, e si è aiutato con Google). La traduzione quindi potrebbe non essere precisa al 100%, ma il senso del documento traspare chiaramente. Eccolo:
13 ottobre 2023 – UN PIANO PER IL REINSEDIAMENTO E LA RIABILITAZIONE DEFINITIVA IN EGITTO DELL’INTERA POPOLAZIONE DI GAZA: ASPETTI ECONOMICI
Attualmente esiste un’opportunità unica e rara per evacuare l’intera Striscia di Gaza, in coordinamento con il governo egiziano. Questo documento presenterà un piano sostenibile con un’elevata fattibilità economica, che ben si allinea con gli interessi economici e geopolitici dello Stato di Israele, dell’Egitto, degli Stati Uniti e dell’Arabia Saudita. Una sintesi di un piano immediato, realistico e sostenibile per il reinsediamento umanitario e riabilitazione della popolazione araba della Striscia di Gaza…

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Il Buon Senso a Senso Unico

di Enrico Toselli
La logica dell’orologio rotto che segna comunque l’ora giusta due volte al giorno non funziona se applicata alla geopolitica.
Perché non bastano le dichiarazioni persino intelligenti di Giorgia Meloni e di altri leader europei – “Dobbiamo evitare uno scontro di civiltà con l’Islam” – per trasformare le parole in una politica coerente. E lo dimostrano le parole, teoricamente di buon senso, di Maurizio Ferrera sul Corriere della sera.
Perché il buon senso, per lui come per Meloni, deve essere a senso unico. Ossia i Paesi arabi ed il Sud globale devono accettare senza fiatare il predominio di Israele e dell’Occidente, con una mediazione dell’Unione europea che non è una mediazione ma una ben precisa scelta di campo…

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In Palestina è in Corso un Genocidio!

di Daniele Bianchi
Ora è chiaro che Israele si sta impegnando in un genocidio del popolo palestinese.
Come riportato da Oltre La Linea, lo stato israeliano ha “allentato” le sue regole di ingaggio militare, dando essenzialmente ai suoi soldati il ​​via libera per uccidere chiunque incontrino all’interno della Striscia di Gaza come parte delle loro operazioni di terra.
Politici e soldati israeliani parlano apertamente di ridurre Gaza in polvere, di eliminare i palestinesi e di immaginare coloni israeliani che vivono su una terra che un tempo si chiamava Gaza. I palestinesi vengono deliberatamente privati ​​di tutti i beni di prima necessità, compresi cibo, acqua, alloggio e assistenza medica. Le bombe aeree uccidono e mutilano indiscriminatamente i palestinesi. I palestinesi vengono incoraggiati a lasciare le loro terre e case nel nord di Gaza e dirigersi verso sud: Israele vuole chiaramente colonizzare il nord di Gaza e trasformarlo in una zona di sicurezza o militare, espellendo permanentemente i palestinesi che attualmente vivono lì…

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Gli Utili Idioti

di Massimo Mazzucco
Mi ha sinceramente stupito il vedere, nelle ultime settimane, i maggiori esponenti della stampa di destra strillare all’unisono come galline spennate contro “il terrorismo di Hamas”.
Come se fosse genuino. Forse i vari Belpietro, Capezzone, Porro e Sallusti non sanno che Hamas è una creazione di Netanyahu, il quale ne ha voluto la nascita, e l’ha poi foraggiata in tutti i modi – politicamente ed economicamente – in modo da poterla utilizzare al momento giusto per perseguire la propria agenda personale.
Se queste cose le dicessi io, lascerebbero il tempo che trovano. Ma le dice “Haaretz”, una delle più importanti testate giornalistiche israeliane.
Dall’articolo intitolato “Breve storia dell’alleanza fra Netanyahu e Hamas” leggiamo: “Molto inchiostro è stato versato per descrivere la relazione duratura – anzi, l’alleanza – fra Benjamin Netanyahu e Hamas. Eppure, il fatto stesso che ci sia stata una stretta collaborazione fra il primo ministro israeliano (con il supporto di molti della destra) e questa organizzazione fondamentalista, è improvvisamente scomparso dalle analisi più recenti: tutti parlano di ‘fallimenti’, ‘errori’ e ‘contzeptzioti (idee fisse). Detto questo, non solo è necessario rivedere la storia di questa collaborazione, ma dobbiamo anche concludere in modo inequivoco che il pogrom del 7 ottobre 2023 aiuta Netanyahu, e non per la prima volta, a preservare il suo potere, almeno in tempi brevi”

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Conflitto Palestina: Personale UE Contesta Von der Leyen

di Natale Salvo
Ben 842 membri del personale delle istituzioni dell’Unione Europea hanno sottoscritto una “lettera aperta” inviata alla presidente Commissione europea Ursula von der Leyen nella quale esprimono “la loro rabbia per la sua posizione sul conflitto tra Israele e Hamas“.
La notizia, rivelata dal giornale irlandese “The Irish Times”, è stata ovviamente sottaciuta dai giornali italiani.
Lettera Aperta alla Von der Leyen: Crimini di Guerra Contro Gaza!
La “lettera aperta”, quindi, “accusa la Commissione di aver dato “mano libera all’accelerazione e alla legittimità di un crimine di guerra nella Striscia di Gaza” “…

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Chi Sono le Vere “Bestie”?

di Massimo Mazzucco
Nell’arco di 6 giorni Israele ha rovesciato su Gaza oltre 6000 bombe, quasi la stessa quantità di bombe usate dagli americani in Afghanistan nel corso di un anno.
Sono già 2650 i morti palestinesi accertati, più del doppio dei morti causati da Hamas la scorsa settimana. 64.000 sono gli edifici di Gaza gravemente danneggiati, fra cui più di 5.000 quelli già distrutti interamente. E sotto quelle macerie ci sono probabilmente centinaia di cavaderi ancora da scoprire.
La popolazione è senza acqua corrente, senza elettricità, e le riserve di cibo stanno per finire. Il sistema di depurazione delle acque è stato distrutto, per cui anche se l’acqua dovesse tornare, non sarebbe comunque potabile. Non essendoci elettricità non funzionano i cellulari, ed è quindi impossibile comunicare una qualunque emergenza. Anche i sistemi fognari sono bloccati. La ambulanze faticano a raggiungere i feriti, a causa delle strade bloccate dalla macerie. A loro volta, gli ospedali sono saturi, e i feriti che continuano ad arrivare vengono curati ormai sul pavimento, con quel poco di medicinali che ancora rimangono.
Nessun corridoio umanitario è possibile, nessuno può mandare aiuti alla popolazione palestinese, perchè Israele blocca qualunque tipo di aiuto dall’esterno.
E il mondo resta a guardare…

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