Il 24 Marzo del 1999

Il 24 marzo del 1999, esattamente 25 anni fa, la NATO riportò la guerra in Europa. Una guerra non provocata e criminale!
Iniziò illegalmente, visto che non c’era alcun mandato da parte del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, un attacco aereo contro la Serbia. Attacchi che per i 76 giorni a venire avrebbero ridotto in macerie gran parte della Serbia e condannato ad atroci sofferenze la sua popolazione.
Sofferenze che continuano ancora oggi visto che i proiettili a uranio impoverito hanno avvelenato un territorio e continuano ad affliggere di immani sofferenze la popolazione Serba, soprattutto i bambini. (Oltre ai militari italiani abbandonati e censurati dopo quella guerra!)…

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Violenti Scontri a Belgrado, 35 Arresti e Poliziotti Feriti

La manifestazione contro i presunti brogli elettorali è degenerata, con i dimostranti che hanno tentato di assaltare il municipio. Mosca: “L’Occidente fomenta i disordini in Serbia”.
A Belgrado si è conclusa nella tarda serata di domenica la protesta violenta dell’opposizione (europeista): almeno 35 dimostranti violenti sono stati arrestati con l’accusa di tentativo di assalto alle istituzioni. Per il settimo giorno consecutivo, “La Serbia contro la violenza”, maggior cartello dell’opposizione, aveva organizzato una manifestazione antigovernativa per denunciare i presunti brogli nelle elezioni del 17 dicembre.
Il raduno, però, è degenerato in una contestazione violenta, con migliaia di dimostranti che si sono diretti verso la sede del municipio per assaltarla. In tanti a più riprese hanno cercato di oltrepassare le recinzioni e penetrare con la forza nell’edificio, a difesa del quale sono affluite ingenti forze di polizia in assetto antisommossa. Diversi agenti di polizia sono rimasti feriti, due in modo serio, colpiti dal lancio di sassi e altri oggetti…

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Nuova Fase della Guerra “Ibrida” contro la Serbia

di Giulio Chinappi
Dopo gli episodi di dicembre, l’offensiva ibrida contro la Serbia si è nuovamente intensificata per mezzo del Kosovo, creazione della NATO, con il chiaro obiettivo di attaccare uno dei principali alleati della Russia.
Dall’inizio dell’operazione militare speciale russa in Ucraina, la Serbia ha sempre mantenuto una posizione in linea con la storica amicizia che unisce Belgrado a Mosca. Il governo del presidente Aleksandar Vučić si è categoricamente rifiutato di prendere parte a qualsiasi tipo di sanzione antirussa, e proprio per questo il suo Paese è entrato nel mirino dell’imperialismo statunitense, che attraverso le guerre NATO nella ex Jugoslavia ha creato un avamposto antiserbo e antislavo in Kosovo.
Già nello scorso dicembre, erano partite le prime provocazioni da parte kosovara, sempre con il sostegno delle forze dell’alleanza atlantica. Sin da allora, avevamo sottolineato come le mosse contro la Serbia avessero la duplice funzione di punire lo stesso governo di Belgrado, reo di non essersi allineato ai dettami di Washington, ma anche di aprire un nuovo fronte contro la Russia…

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Kosovo-Serbia, Tensione alle Stelle: Belgrado allerta l’Esercito

Nelle ultime ore si sono alzati i toni del confronto fra Pristina e Belgrado, con accuse reciproche di voler esasperare la situazione e cercare il pretesto per andare allo scontro armato.
È sempre più alta la tensione interetnica nel nord del Kosovo, dove da 18 giorni la locale popolazione serba protesta con blocchi stradali e barricate, contro l’arresto ritenuto ingiustificato di tre serbi e l’invio da parte della dirigenza di Pristina di numerose unità armate della polizia speciale, al fine di intensificare la lotta a criminalità e corruzione.
Fenomeni collegati dal governo kosovaro all’attività di bande criminali guidate da serbi, che costituiscono la maggioranza della popolazione nel nord del Kosovo. Accuse, queste, che i serbi respingono, contestando invece quella che a loro avviso è la politica di Pristina, sempre più ostile e discriminatoria nei confronti della popolazione serba. Posizione che è condivisa e appoggiata in pieno da Belgrado, che, dal canto suo, ha messo le sue truppe in massima allerta…

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Kosovo, gli “Eroi” americani saccheggiano i Beni Serbi

Con l’occuppazione del Kosovo e Metohija, la Serbia è stata derubata di almeno ottantacinque miliardi di euro solo in carbone, poi di altri otto miliardi di euro, il valore di cinquanta milioni di tonnellate di zinco e di piombo.
La provincia serba di Kosovo e Metohija è una delle zone più ricche di minerali e di carbone al mondo. Solo le riserve di carbone scoperte finora sono più che sufficienti per soddisfare il fabbisogno di tutta l’Europa per i prossimi quattro secoli. Ci sono poi oro, argento, tungsteno, boro, nichel, boxite, zinco, piombo, cobalto. Insomma, le riserve minerarie scoperte finora nel Kosmet si valutano all’incirca in mille miliardi di dollari, mentre secondo alcune corporazioni americane per le ricerche minerarie, il Kosovo e Metohija è “la regione più produttiva d’Europa per il piombo e per lo zinco”

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