Nato e Ue hanno un Nuovo Problema nei Balcani

di Alessandro Valentini 
Si sta delineando un asse strategico tra l’Ungheria di Orban, la Serbia di Vucic e la Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina che minaccia la secessione. Nel Kossovo la situazione resta pericolosamente tesa e la vittoria alle presidenziali slovacche di Pellegrini consolida in tutta l’area il partito euroscettico che vuole mantenere buone relazioni politiche ed economiche con la Russia. Anche in Moldavia il precario equilibrio politico rischia di precipitare. Non vi è solo la questione della Transnistria, decisamente filorussa, da anni oramai Stato indipendente, pur non riconosciuto dall’Onu. Ma vi è anche la questione della regione autonoma della Gagauzia. La governatrice Evgheniya Gutul, legatissima a Putin, è pronta alla secessione se la Moldavia.
Anche in Moldavia il precario equilibrio politico rischia di precipitare. Non vi è solo la questione della Transnistria, decisamente filorussa, da anni oramai Stato indipendente, pur non riconosciuto dall’Onu. Ma vi è anche la questione della regione autonoma della Gagauzia…

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“Coprifuoco Energetico dalle 22 e non meno di 4 Persone per Macchina”: anche l’Austria introduce il Razionamento

di Michele Crudelini
Come vi avevamo anticipato l’iniziativa del Governo Draghi di imporre un tetto al prezzo del gas è fallita del tutto e non vedrà luce nemmeno a ottobre.
Quali soluzioni restano quindi sul piatto per affrontare i prossimi mesi con lo scenario dell’interruzione totale delle forniture energetiche dalla Russia?
Il Razionamento: dall’Italia all’Austria
L’ipotesi più ragionevole, quella di una pacificazione con Mosca, è del tutto scartata da parte della Commissione europea, che intende supportare la causa ucraina fino ad un’improbabile vittoria totale. L’obiettivo è forse la testa di Vladimir Putin. Scartata la soluzione diplomatica, l’Unione europea intende puntare quasi esclusivamente sul razionamento.
E così uno alla volta gli Stato europei stanno trasformando in realtà il regolamento introdotto dalla Commissione e che impone una riduzione del 15% dei consumi di gas a livello nazionale. In Italia ha fatto già discutere il piano Cingolani che prevede, tra le altre cose, docce più brevi e più fredde e la cottura della pasta a fuoco spento…

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