L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha commentato le parole di Bergoglio all’Angelus di domenica 25 agosto, dove si è dedicato al tema del vaiolo delle scimmie che sembra essere spinto come nuova emergenza sanitaria globale.
“Desidero manifestare la mia solidarietà alle migliaia di persone colpite dal vaiolo delle scimmie, che costituisce ormai un’emergenza sanitaria globale“ ha dichiarato Bergoglio in Piazza San Pietro, domenica 25 agosto.
“Prego per tutte le persone contagiate, specialmente la popolazione della Repubblica Democratica del Congo, così provata. Esprimo la mia vicinanza alle Chiese locali dei Paesi più colpiti da questa malattia e incoraggio i governi e le industrie private a condividere la tecnologia e i trattamenti disponibili affinché a nessuno manchi l’adeguata assistenza medica”.
“Bergoglio smette provvisoriamente i panni dell’esperto climatologo nei quali ha rilanciato ossessivamente la narrazione dell’agenda green, per indossare il camice del virologo e dare il suo sostegno alla propaganda psicopandemica sul vaiolo delle scimmie, che altro non è se non uno degli effetti avversi indotti dal siero sperimentale che aveva tanto insistentemente raccomandato all’epoca della farsa del COVID” scrive su X monsignor Viganò.
“Non solo: egli non ritratta nulla del suo appoggio criminale e sconsiderato a quella vaccinazione di massa che oggi sappiamo ufficialmente essere inefficace, gravemente dannoso e mortale; e tace sul fatto che i sieri mRNA siano prodotti con linee cellulari di feti abortiti“ continua il prelato.
“Il suo zelo nell’assecondare i piani criminali dell’élite globalista è ormai talmente palese da sortire l’effetto opposto: i fedeli hanno capito che la vera epidemia che affligge la Chiesa è l’ideologia modernista, conciliare e sinodale“.
“Bergoglio è climatologo e virologo come è Papa” chiosa infine monsignore.
Come riportato da Renovatio 21, in questi anni l’arcivescovo già nunzio apostolico negli Stati Uniti non ha risparmiato i suoi strali contro l’appoggio diabolico fornito da Bergoglio alla cricca vaccinal-mondialista, definendo il gesuita argentino come “sponsor” e “piazzista” delle case farmaceutiche.
A inizio anno Viganò intervenne per condannare la nomina alla Pontificia Accademia per la Vita per Katalin Kariko, inventrice dei vaccini mRNA, prodotti a partire da linee cellulare di feto abortito.
[rivisto]
certo che a questo ( mon)signore complottista non lo batte proprio nessuno! Ma ci sarà un’ epoca nella storia dell’uomo in cui si parlerà finalmente dei fatti con cognizione di causa e senza lasciar credere agli altri di essere un assoluto conoscitore di ogni verità? Viganò ma perchè non continuavi a occuparti di cose di chiesa? In fondo da questa hai avuto nutrimento….e tanto!!