Protocollo Bambini Danneggiati da Vaccino Imbottiti di Psicofarmaci

Bambini danneggiati da vaccino “imbottiti di psicofarmaci, questo è il protocollo”, la denuncia di Mauro Mantovani.

Mauro Mantovani, direttore di ricerca e sviluppo presso una prestigiosa clinica di Milano, chimico sperimentale e bioimmunologo, docente di immunologia dei tumori e membro senior della Società Britannica di Immunologia, testimonia ciò che ha visto con i suoi occhi riguardo alle reazioni avverse ai vaccini pediatrici al convegno “I nostri bambini: bene comune o interesse privato?”, tenutosi a fine settembre 2024.

Un giorno sono arrivati in ambulatorio un papà, una mamma e una bambina che manifestava febbre a 41°C, convulsioni e due accessi al pronto soccorso. Ovviamente, entrambe le volte i medici hanno detto alla mamma: ‘Signora, guardi che probabilmente è andato di traverso il latte artificiale.’ La mamma rispose: ‘È un anno e mezzo che le dò il latte artificiale, ma i problemi sono iniziati proprio dopo le due dosi di esavalente.’

Questo mi ha fatto riflettere. Ho pensato: ‘La bambina manifesta dei sintomi.’ Ovviamente, un bambino di quell’età non può parlare né esprimersi, tantomeno con un linguaggio tecnico, ma era evidente che aveva sintomi simili alle reazioni avverse del vaccino anti-Covid. Quando la toccavi, saltava come un grillo, vedeva cose che non c’erano, barcollava e presentava una sorta di parestesia, ecc. Abbiamo quindi eseguito gli stessi esami che stavamo conducendo per gli effetti avversi dei vaccini anti-Covid. Un disastro. Su 18 autoanticorpi, inclusi due relativi alla neuropatia delle piccole fibre, ne aveva 17 positivi a concentrazioni tra il 70 e il 200% del valore massimo. In pratica, non sappiamo a cosa andrà incontro questa bambina.

Abbiamo redatto una relazione dettagliata di circa 30 pagine, con tutta la bibliografia. La mamma e il papà sono andati a presentarla a un funzionario dell’ASL territoriale, una vaccinologa di professione, che faceva solo quello, come timbrare. Ha letto la relazione, si è messa a ridere e ha detto: ‘No, queste sono stupidaggini.’ Eppure c’erano circa 15 pagine di riferimenti bibliografici in carattere 12, e non tratti dal Topolino, con tutto il rispetto. Diceva che erano tutte sciocchezze, affermando che gli articoli più recenti risalivano a due anni e mezzo fa. Ho registrato tutto, ho i vocali, è una situazione che fa venire da mettersi le mani nei capelli.

Dopo questa bambina, ne sono arrivati altri: 4 autistici, 2 Asperger, 3 con ADHD (disturbo deficit attenzione e iperattività), e adesso ci sono due casi di Pandas-Pans, una patologia rara, anche se ultimamente non così tanto, visto che in Italia si parla di circa 3-4 mila casi. È una situazione pazzesca.

Ho bambini con un’aggressività paurosa, imbottiti di psicofarmaci che non fanno nulla e, anzi, aumentano l’aggressività. Ma il protocollo è quello. Ricordatevi questa parola: linee guida, sono queste. Ho letto la relazione della neurologa per uno di questi bambini, ed è terribile. Si vede chiaramente che è in difficoltà, non sa cosa fare. Scrive che i psicofarmaci non hanno presumibilmente avuto alcun effetto. O ce l’hanno o non ce l’hanno! Eppure loro sono bravi a scrivere ‘presumibilmente’. Però le linee guida sono queste, e quindi non si spostano, non cercano di andare oltre. Non ce la fanno, oppure probabilmente hanno ordini di non farlo, di non usare il cervello.

Riferimenti: https://www.facebook.com/watch/live/?ref=watch_permalink&v=880690840337780

Fonte: https://presskit.it/2024/10/12/bambini-danneggiati-vaccino-imbottiti-psicofarmaci-protocollo-la-denuncia-mauro-mantovani/

I DANNEGGIATI DA VACCINO
Fantasmi dello Stato, prigionieri del silenzio
di Nadia Gatti

I Danneggiati da Vaccino

Fantasmi dello Stato, prigionieri del silenzio

di Nadia Gatti

Se la classe medica può accettare che esistano gli effetti collaterali dei farmaci, come può negare che esistano i danni causati dai vaccini? Se il vaccino è un farmaco, come tale può avere effetti avversi importanti e, in alcuni casi, può provocare la morte.

È forse possibile ammettere che si possa negare questa evidenza?

Eppure chi incarna il danno, chi personifica questo effetto negativo, chi è lì a testimoniare che, appunto, esiste anche l’altra faccia della medaglia, viene marginalizzato, smentito, umiliato, ne viene negata l’esistenza.

Dalla quarta di copertina

Dalla fondatrice del CONDAV (Coordinamento Nazionale Danneggiati da Vaccino), l’analisi dettagliata e impietosa di una madre che ha vissuto e vive in prima persona - assieme al marito e i 4 figli - cosa significa vedersi trasformata la propria esistenza per un effetto collaterale di un vaccino.

Senza preparazione alcuna, Nadia Gatti ha iniziato un’avventura “ai confini della realtà” e durante gli anni ha conosciuto molte altre persone e famiglie nelle sue stesse condizioni. Leggendo le testimonianze scoprirai che l’evidenza è stata e viene costantemente rifiutata e che, in alcuni casi si è veramente tentato “l’impossibile” per cercare di rendere giustizia ai danneggiati.

Completa l’opera la relazione su quanto è emerso, ma poi ignorato, sui danni provocati dalle vaccinazioni ai militari italiani: ne è autore il vice Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta.

Se le persone, in buona fede, si affidano allo Stato che spinge ad aderire alle campagne vaccinali a costo dei rischi inevitabilmente connessi, lo Stato deve assumersi la responsabilità delle conseguenze negative. Sembrerebbe ovvio, ma non è affatto così.
Paolo Bellavite

Include i danni da vaccino e da vaccinazione in ambito militare di Ivan Catalano.

Estratto dal libro

Il tema centrale del libro riguardale difficoltà, gli ostacoli e i “muri di gomma” che il danneggiato o la sua famiglia trovano sulla strada verso il riconoscimento previsto dalle leggi. Ciò che emerge, paradossalmente, è che tali ostacoli sono posti dallo Stato che ha promulgato le leggi che dovrebbero consentire il riconoscimento.

Nello spirito della legge 210/1992, l’indennizzo al danneggiato dalla vaccinazione non dovrebbe essere un “contentino” cui solo qualche fortunato riesce ad accedere dopo lunghe peripezie, ma un diritto sancito dallo Stato nell’interesse della collettività.

L’indennizzo è finalizzato non solo alla giustizia nei confronti degli sfortunati colpiti dagli eventi avversi, ma anche a incentivare le coperture vaccinali, le quali sarebbero nell’interesse della collettività qualora la vaccinazione avesse la capacità di bloccare i contagi.

dalla Prefazione del dott. Paolo Bellavite

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