Merz sta Testando la Pazienza dei Tedeschi

Il Financial Times ha finalmente detto ad alta voce che la Germania sta crollando e l’UE ha contribuito a spingerla giù dal precipizio.
Le acciaierie chiudono. Le fabbriche automobilistiche si riducono. I leader aziendali sono apertamente furiosi. Il cosiddetto “malato d’Europa” è di nuovo malato, ma questa volta la malattia non è l’inefficienza. È un suicidio economico architettato da élite UE non elette e imposto da burattini obbedienti come Friedrich Merz.
Merz vuole miliardi di euro per salvare l’industria… ma da cosa? Dalle stesse politiche sostenute dal suo partito! La produzione tedesca sta crollando. I prezzi dell’energia sono insostenibili. Lo strangolamento burocratico uccide gli investimenti. E mentre Merz suona il tamburo per una guerra infinita in Ucraina…

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I Resti della CIA, Uniti alla Rete di Intelligence Britannica, Creano Conflitti e Problemi in Tutta Europa

di Elena Panina
Centro serbo per gli studi geostrategici (CGS): l’Europa si sta trasformando in un campo di concentramento.
Sebbene gli attuali cambiamenti geopolitici abbiano già portato a una nuova realtà in cui l’Europa ha cessato di essere un fattore internazionale importante, l’establishment europeo si comporta come se nulla fosse cambiato, avverte Dragana Trifkovic, del think tank serbo Center for Geostrategic Studies (CGS).
Oltre alla crescente censura e alla crescente repressione, l’Europa si trova ad affrontare problemi profondi e complessi che mettono in discussione il futuro della sua stabilità e sicurezza. Pertanto, si può affermare che l’eccessiva sicurezza dell’establishment europeo e le politiche arroganti dell’UE sono fattori che possono causare conseguenze irreparabili per il continente europeo…

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Alla Germania Serve il Gas: Trivellerà nell’Area Marina Protetta

La ministra degli Esteri, Reiche: “Rafforziamo la sicurezza dell’approvvigionamento in tutta Europa”. Gli ecologisti protestano: “Conseguenze devastanti per la biodiversità nel Mare del Nord”.
Il governo tedesco ha approvato un controverso progetto per l’estrazione di gas naturale nel Mare del Nord, in un sito marino protetto al largo dell’isola di Borkum, una scelta che per gli ambientalisti avrà “conseguenze devastanti”. Il via libera riguarda fino a 13 miliardi di metri cubi di gas e arriva dopo l’intesa formale con i Paesi Bassi, necessaria perché la società energetica One-Dyas trivellerà orizzontalmente da una piattaforma olandese verso il territorio tedesco…

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Fermiamoli!

di Claudio FM Giordanengo
Ursula Von der Leyen vuole stanziare 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa in quanto sarebbe sotto minaccia. Minacciata da chi?
Russia, Cina, Nord Corea o altri hanno forse espresso minacce di guerra o adottato misure ostili? È esattamente l’opposto, è l’Europa che è scesa volontariamente in una guerra ibrida contro la Russia, è l’Europa che ha adottato pesanti sanzioni commerciali con l’intento di danneggiare l’economia russa, è l’Europa che ora minaccia di voler contrastare militarmente la Russia per ottenere la vittoria di Kiev, vista come unica soluzione di pace.
Siamo alla follia ormai senza controllo. Si sta andando verso l’attuazione dei dementi auspici del ministro degli Esteri UE, Kallas, che vorrebbe una guerra con Mosca e Pechino…

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“Tutti a Casa“

di Giorgio Cremaschi
Sulla stupidità dell’Europa nostalgica…
“Aho i tedeschi se so alleati agli americani”,  la magistrale battuta di Albero Sordi che interpreta lo spiazzamento totale dei militari italiani l’8 settembre del 1943,  nel film di Luigi Comencini. “Tutti a casa”, potrebbe oggi rappresentare lo sconcerto e lo stato confusionale dei liberaldemocratici e socialdemocratici europei di fronte alla prospettiva di pace in Ucraina.
Il loro mondo non c’è più. Dopo aver costruito tutta la loro politica nella collocazione euroatlantica, con il dogma della fedeltà assoluta agli Stati Uniti, come condizione per la crescita del potere dell’Unione Europea. Dopo aver condiviso con gli USA la marcia verso Est della NATO, la contrapposizione alla Russia e alla Cina, il colpo di stato in Ucraina del 2014, all’origine della guerra in quel paese, come sostengono dal loro punto di vista gli stessi ucraini…

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Facciamo il Punto…

di Stefano Re
La stragrande maggioranza degli europei non ha alcuna intenzione di proseguire una guerra con la Russia, ma quattro oligarchi pazzi tentano lo stesso di tenerla in piedi.
Dunque, facciamo il punto… Ora gli USA vogliono la pace con la Russia, riconoscono che la Russia ha reagito perché provocata dalla NATO, e son persino pronti a uscire dalla NATO.
La Russia una pace la proponeva da prima ancora di avviare l’operazione speciale, il Trattato di Minsk lo dimostra in pieno, è acclarato che l’amministrazione Biden ha condotto a questa guerra, mentre oggi Putin comunica con Trump con serenità e piena disponibilità alla pace.
In questo scenario, gli oligarchi europei che fanno? Festeggiano forse che finalmente si arrivi alla pace? Festeggiano che si possano dismettere le sanzioni che stanno strozzando noi con le bollette (altro che danneggiare la Russia)? Festeggiano che finisca la mattanza di soldati e civili in Ucraina? Festeggiano che finisca il rischio di un conflitto allargato?…

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Chi si Addormenta… Gode

di Bruno Marro 
La storia, tutta la storia, ve l’hanno sempre raccontata come volevano loro e voi, non vi siete mai fatti una sola domanda…
Qualche giorno fa i principali quotidiani nazionali titolavano garruli che in Ucraina Zelensky, l’astuto burattino (miliardario con i nostri soldi) di USA e UK, annunciava una svolta epocale: “Siamo pronti a trattare per la pace…”
Già come no… Per i milioni di italiani addormentati che ancora credono a queste baggianate, deve essere stato un giorno pieno di entusiasmo. Un po’ come quando sono arrivati i vaccini contro il covid. Lo stesso entusiasmo che adesso alla luce di morti e gravi reazioni avverse è un po’ meno evidente, ma qualche milione di fessi che ancora ci credono ci sono…

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“La Guerra Continua”

di Marco Travaglio
Se non ci fossero almeno un milione fra morti e mutilati, la guerra in Ucraina sembrerebbe puro cabaret.
Come se avesse iniziato a leggere il Fatto con tre anni di ritardo, Zelensky scopre che “l’Ucraina non ha forze sufficienti per riconquistare il Donbass e la Crimea controllati dai russi. Possiamo contare solo sulla pressione diplomatica internazionale per costringere Putin a sedersi al tavolo delle trattative”. E lo dice poche ore dopo che il suo regime, come captatio benevolentiae, ha fatto saltare col tritolo un generale russo e il suo vice a Mosca. Ma soprattutto lo dice chi ha firmato nell’ottobre 2022 un decreto che proibisce ogni negoziato con Putin, organizzando poi “conferenze di pace” senza la Russia…

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Distruggere il Futuro dell’Italia? Ci Stiamo Riuscendo Benissimo!

di Zela Satti
Come distruggere il futuro di un paese: il nostro!
Ad oltre due anni e mezzo dall’inizio del nuovo conflitto in Ucraina, l’Italia continua a subire passivamente decisioni prese altrove, con un unico risultato: stiamo lavorando per distruggere il futuro del paese.
Le guerre non si limitano a essere conflitti armati: sono strumenti per ridisegnare equilibri di potere. Questo ridisegno non riguarda solo la sfera militare, ma soprattutto quella politico-economica.
Gli scontri sul campo di battaglia rappresentano, in fondo, la manifestazione più visibile di un gioco più ampio, dove gli attori principali – Stati Uniti, Russia, Cina, Unione Europea, ma anche Israele e India – si confrontano per ridefinire il controllo delle risorse, delle influenze e dei mercati…

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Si Sono Persi Tutti la Parte più Importante della Prima Telefonata Putin-Scholz in 2 Anni

di Andrew Korybko
Putin ha fatto un tentativo con Scholz, suggerendo che la parte non danneggiata del gasdotto Nord Stream potrebbe essere rapidamente rimessa in funzione se la Germania aiutasse la Russia in Ucraina, respingendo i piani segnalati da Trump di “escalation per de-escalation”.
La prima telefonata Putin-Scholz in due anni ha diplomaticamente “aperto il vaso di Pandora”, secondo Zelensky, e “rotto il ghiaccio con l’Occidente”, secondo le parole del New York Times (NYT), entrambe valutazioni accurate, ma a loro e quasi tutti gli altri è sfuggita la parte più importante.
Putin ha detto a Scholz che “la Russia ha sempre rispettato i suoi impegni nell’ambito dei vari trattati e contratti nel settore energetico ed è ancora disposta a promuovere una cooperazione reciprocamente vantaggiosa, se la parte tedesca volesse mostrare interesse”

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