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Navalny-Assange: l’Occidente Collettivo Sceglie il Primo!

di Antonio Catalano
Venerdì 16 nell’arco di pochi minuti “stranamente” all’unisono ministri, primi ministri e presidenti dei vari paesi Nato, denunciano brutalmente la responsabilità russa per la morte di Navalny, celebrato come eroe e combattente per la libertà.
Questo a poche ore dalla conquista da parte dell’esercito russo dell’importante snodo di Advivka, che sancisce la grande difficoltà dell’esercito Nato-ucraino. Interessante a tal proposito la sconsolata testimonianza, riportata sulla “Verità” di oggi, del comandante ucraino Nazar, il quale ammette il grave stato di difficoltà in cui versano le truppe. L’inviato sul campo – il giornalista Niccolò Celesti, che intervista Nazar – non può fare a meno di scrivere che “da quando siamo rientrati in Ucraina, qualche giorno fa, abbiamo trovato per la prima volta segnali diffusi di malcontento fra i soldati. Una sensazione generale di insicurezza e paura”.
Dubbio complottista: serviva deviare l’attenzione dalla grave situazione in Ucraina, che gli stessi commentatori occidentali non possono ignorare?…

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Chi Trae Vantaggio dalla Morte di Navalny Oggi?

Maria Zakharova: “La reazione immediata dei leader della NATO alla morte di Navalny, sotto forma di accuse dirette contro la Russia, è rivelatrice. Le conclusioni dell’Occidente sono già pronte”.
Il presidente della Duma russa, Vjaceslav Volodin: “La causa della morte di Navalny sarà stabilita dagli esperti forensi e dalle indagini. Ma quando, senza attendere risultati, le accuse e le dichiarazioni di politici e capi di stati ostili sembrano copie carbone, è necessario prima rispondere alla domanda: Chi trae vantaggio dalla morte di Navalny oggi?

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La Morte di Navalny

di Davide Malacaria
Il decesso di Navalny nel carcere siberiano arriva a pochi giorni dall’intervista di Tucker Carlson a Putin, oscurandola. Nuovo ossigeno per la propaganda anti-russa e per la guerra ucraina.
La morte di Alexei Navalny ha fatto il giro del mondo. Incarcerato dopo il suo ritorno in Russia a seguito di un asserito avvelenamento per il quale era stato trasferito in Germania (con il consenso di Mosca), è morto oggi in un carcere siberiano.
La Morte di Navalny, l’Intervista di Putin e la Guerra Ucraina
La sua morte giunge come una manna per la propaganda anti-russa che negli ultimi tempi stava arrancando. L’intervista di Tucker Carlson a Putin, “probabilmente l’evento di informazione più visto della storia”, come scriveva Ron Paul, aveva rilanciato l’immagine dello zar nel mondo.
La morte di Navalny avrà l’effetto di oscurare quell’intervista, se non di sommergerla con effetto tombale. E chiunque si azzarderà a parlarne in termini elogiativi o a rilanciarla sarà bollato come lacché del dittatore che ha fatto morire un dissidente in un gulag (sempre che vada bene)…

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