“Trump Interrompe i Contatti con Netanyahu”: lo Scontro Dietro le Quinte

di Roberto Vivaldelli
Il rapporto tra i due leaders si sarebbe incrinato a tal punto che Trump avrebbe interrotto i contatti diretti con il primo ministro israeliano.
La totale mancanza di volontà, da parte del premier Benjamin Netanyahu, di voler porre fine alla crisi in Medio Oriente e nella Striscia di Gaza o comunque sedersi attorno a un tavolo per discutere una nuova tregua, avrebbe spazientito il presidente Usa, Donald Trump, che secondo quanto riportato da diverse indiscrezioni apparse sui media israeliani e statunitensi, avrebbe addirittura posto fine alle comunicazioni dirette con “Bibi”.
Un retroscena che ci racconta, ancora una volta, di quanto il rapporto tra Trump e Bibi, da quando il tycoon è tornato alla Casa Bianca, sia meno solido e roseo di quanto si pensi…

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Razzismo?

di Stefano Re
Razzista non è solo chi considera più grave lo stupro di un immigrato islamico, è razzismo anche quello di chi lo ritiene meno grave.
Chiariamo una cosa: non c’è alcuna contraddizione nel condannare il genocidio dei palestinesi e giudicare negativamente l’immigrazione selvaggia e le forme di prepotenza culturale che alcune comunità islamiche esibiscono in Europa. Si condanna infatti il processo attuato, non l’identità di chi lo compie.
Che uno sia buddista, mulatto, transgender, cristiano o devoto al fantasma di Elvis Presley, se bombarda bambini (o se commette stupri) per me è un criminale, punto.
Questo chiarisce anche la differenza tra chi è razzista e chi no: per me uno stupratore è un criminale allo stesso modo se è un bianco cristiano o se è un nero islamico. Razzista non è solo chi considera più grave lo stupro di un immigrato islamico, è razzismo anche quello di chi lo ritiene meno grave…

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Gaza Senza Cibo né Acqua: la Carestia Voluta da Israele

di Claudia Carpinella
A Gaza non entrano cibo, acqua né medicinali da sessanta giorni.
Mentre oltre due milioni di persone sono strette nella morsa della fame e della sete, più di tremila camion carichi di aiuti umanitari restano fermi ai valichi a causa del blocco imposto da Israele, senza poter raggiungere chi ne ha disperato bisogno. È quanto riportato dalle Nazioni Unite e dal World Food Programme, che ha definito l’attuale crisi umanitaria a Gaza come senza precedenti.
Ciò che colpisce drammaticamente — e rappresenta un unicum nella storia odierna — è che mai prima d’ora un intero Paese è rimasto privo di cibo e acqua pur avendo, a poche centinaia di metri, convogli parcheggiati con 116mila tonnellate di assistenza alimentare, sufficienti a sfamare un milione di persone per almeno quattro mesi. Il cibo c’è, l’acqua potabile pure. Quel che manca è l’autorizzazione di Israele ad aprire i valichi di Kerem Shalom e di Rafah per consentire il passaggio dei camion carichi di aiuti…

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Gaza, la “Soluzione Finale” Ideata da Israele e Rivelata da Netanyahu

di Alessandro Ferretti
La “soluzione finale” che Israele ha scelto per Gaza è stata rivelata da Netanyahu in persona.
Israele ordina l’evacuazione totale di Rafah: oltre un milione di civili ammassati a Mawasi, senza acqua né cibo. Da 35 giorni nessun aiuto entra a Gaza. Netanyahu annuncia il piano di “migrazione volontaria”: fame e terrore come strumenti di espulsione e genocidio.
Con l’ordine di evacuazione intimato da Israele alla popolazione di tutta Rafah, il piano israeliano di pulizia etnica/sterminio della popolazione di Gaza è ormai pienamente definito.
In dieci giorni l’esercito di occupazione ha lanciato una serie di volantini che obbligano praticamente tutta la popolazione di Gaza a lasciare le loro case/tende/rifugi di fortuna per andare a Mawasi, una microscopica striscia di terra a nord-ovest di Rafah. Tutto il resto della Striscia verrà occupato militarmente dall’esercito, che ha già iniziato le operazioni di conquista…

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Sterminio di Massa

Nel silenzio assordante dei media, l’ONU ha pubblicato un rapporto che documenta, con prove, testimonianze e filmati, la brutalità della guerra di Israele a Gaza. 49 pagine di orrore. 49 pagine di crimini. 49 pagine che raccontano l’indicibile.
E non è un rapporto qualunque. È un atto d’accusa preciso, diretto, che utilizza parole che fino a pochi mesi fa sembravano impronunciabili: genocidio, sterminio, stupri di guerra, tortura, fame usata come arma.
49 pagine in cui la Commissione ONU arriva a scrivere, senza mezzi termini, che “le autorità israeliane hanno distrutto in parte la capacità riproduttiva dei palestinesi a Gaza come gruppo, anche imponendo misure volte a prevenire le nascite, una delle categorie di atti genocidi nello Statuto di Roma e nella Convenzione sul genocidio”

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La Telefonata Putin-Trump e… le Bombe su Gaza

di Davide Malacaria
Israele riprende i bombardamenti su Gaza nel giorno della telefonata tra Putin e Trump. Tempistica non casuale.
Netanyahu rilancia e il genocidio di Gaza ricomincia: 400 i morti in un attacco che supera per brutalità molti di quelli che hanno preceduto la tregua. Non solo si voleva riprendere l’aggressione, ma si volevano scioccare i palestinesi e il mondo, tale la spiegazione dell’intensità degli attacchi.
Netanyahu ha motivato l’azione come dettata dalla necessità di forzare Hamas a rilasciare gli ostaggi. Sa perfettamente, ma non gli importa, che invece sta facendo l’esatto contrario, mettendoli ulteriormente a rischio, come ha dichiarato Hamas e come hanno urlato, disperati, i parenti degli ostaggi medesimi.
Ma l’importanza dell’attacco risiede in altro, cioè nella tempistica…

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Raid Israeliani di Nuovo su Gaza, oltre 330 i Morti

Il ministero della Salute nella Striscia di Gaza gestito da Hamas ha reso noto che gli attacchi israeliani hanno ucciso più di 330 persone.
La ripresa della guerra di Israele a Gaza “è il passo giusto, morale, etico e più giustificato, per distruggere Hamas e riportare indietro i nostri ostaggi”. Lo ha affermato il leader dell’estrema destra israeliana Itamar Ben-Gvir, che a gennaio ha lasciato la coalizione di governo proprio in opposizione all’accordo di cessate il fuoco nella Striscia. “Non dobbiamo accettare l’esistenza dell’organizzazione di Hamas e deve essere distrutta”, ha aggiunto.
Il bilancio degli attacchi aerei israeliani nella Striscia è salito a 310 morti. Lo riferisce Al-Jazeera, citando il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas…

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Gaza: le Roboanti Minacce di Trump e le Trattative con Hamas

di Davide Malacaria
Nuova esternazione di Trump su Gaza, nuovo allarme. Sostanzialmente ha minacciato l’intera popolazione di Gaza, che periranno se non saranno rilasciati gli ostaggi, aggiungendo che l’America sta fornendo a Israele il necessario per “finire il lavoro”, cioè portare a compimento il genocidio. Notizie che stridono palesemente con la notizia che vede gli americani avviare delle trattative dirette con Hamas…
Di Esternazioni e Impensabili Contatti
Esternazioni che sembrano fare del presidente Usa un convinto sostenitore del genocidio palestinese, supportato dalla precedente amministrazione Usa e da tutti i Paesi europei che oggi si scagliano contro i malvagi russi. Minacce che si sono intrecciate con le dichiarazioni del portavoce dal Consiglio di Sicurezza…

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Prof Sinagra: Nuova Lettera Aperta a Mattarella

di Augusto Sinagra
Egregio Signore, le sue improvvide dichiarazioni espongono a serio pericolo gli interessi della Nazione e i suoi cittadini. Le sue dichiarazioni sembrano difendere gli interessi dell’Unione europea più rivolta verso un’opzione militare che di pace.
Egregio Signore, per lungo tempo abbiamo assistito a sue firme di convalida di decreti-legge o di promulgazione di leggi di dubbia costituzionalità a parere di molti. Prescindo dalle sue conoscenze del diritto costituzionale ma molti hanno pure nutrito il dubbio in ordine alla sua consapevolezza.
Ora accade che dopo la gravità delle sue dichiarazioni a Marsiglia lei, pensando di giustificarsi, ha aggravato la situazione affermando a Cettigne (Montenegro) che la Russia deve rispettare la Carta dell’ONU e astenersi per il futuro dall’aggredire altri Stati.
Premesso che la Russia storicamente non ha mai aggradito nessuno e, viceversa, è stata sempre aggredita…

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Trump o Biden: Tutti Servi di Quel Criminale di Netanyahu!

di Giuseppe Salamone
Se Biden era rincoglionito e quindi pericoloso perché manovrato da chi comanda negli Usa, Trump anche se rincoglionito non lo è, si sta dimostrando altrettanto pericoloso.
Se il primo è stato il peggior presidente della storia dell’essere umano, il secondo non sta facendo nulla per tracciare una linea di discontinuità. A parte ovviamente la propaganda che trova sempre chi abbocca.
L’ho sempre pensato e continuo a pensarlo che il problema, in fondo, si chiama Stati Uniti d’America a prescindere da chi sia il capo della Casa Bianca. Il problema è che questi sono stati descritti per decenni per quello che non sono. Tutti siamo cresciuti col mito della culla della democrazia, della società del successo e delle possibilità infinite per emergere, della tutela dei diritti che come lo fanno loro nessuno, e del “sogno americano”. Alzi la mano chi sin da piccolo non si è sentito dire “hai trovato l’America” a ogni cosa bella che gli accadesse…

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