Il Ministro Israeliano Katz: Suore e Clero Cristiano Saranno Considerati Terroristi se Non Lasceranno Gaza

Katz: “Coloro che rimarranno a Gaza saranno considerati terroristi e sostenitori del terrorismo”.
Mercoledì il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha minacciato affermando che i residenti della città di Gaza, colpita dalla carestia, hanno un “ultima opportunità” di fuggire a sud o di essere classificati come “terroristi”, mentre l’esercito israeliano sostenuto dagli Stati Uniti continua la sua operazione di pulizia etnica volta a radere al suolo ogni edificio della città. Lo riporta LifeSite.
Con un tweet su X, Katz ha annunciato che l’esercito di occupazione israeliano (IDF) aveva quasi circondato Gaza City. “Questa è l’ultima opportunità per i residenti di Gaza che lo desiderano di spostarsi a sud e lasciare i terroristi di Hamas isolati a Gaza City, di fronte alle operazioni in corso dell’IDF a pieno regime”.
“Coloro che rimarranno a Gaza saranno considerati terroristi e sostenitori del terrorismo”,ha avvertito…

Vai all’articolo

Il Ministro degli Esteri Israeliano Sa’ar in Ucraina

di Davide Malacaria
Si sta palesando una realtà inconfessabile: il legame profondo tra il genocidio palestinese e quello realizzato da Kiev per conto dei suoi sponsor d’Occidente.
La visita del ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar in Ucraina, in sé forse secondaria nel panorama degli avvenimenti recenti, ha però un alto significato simbolico, dal momento che appare un momentum di disvelamento di quanto finora relegato nell’occulto, l’appalesarsi, seppur fugace, di una realtà inconfessabile. E cioè il legame profondo tra il genocidio palestinese e quello realizzato da Kiev per conto dei suoi sponsor d’Occidente, i quali gli hanno commissionato questa guerra per procura contro la Russia fino all’ultimo ucraino.
Due guerre parallele contro lo stesso nemico, l’Oriente, nel caso ucraino la Russia e in quello mediorientale i Paesi in qualche modo influenzati dall’Iran, con il genocidio palestinese come necessario alla Grande Israele…

Vai all’articolo

La Sconfitta Israeliana è Evidente

di Daniele Perra
Ad oggi, si può affermare con una certa cognizione di causa che l’operazione israeliana “Rising Lion” sia stata un totale fallimento.
Il programma nucleare iraniano è solo parzialmente scalfito. Il dominio aereo non è sufficiente. Netanyahu non è riuscito a spingere gli Stati Uniti ad entrare direttamente nel conflitto (nonostante l’attacco piuttosto debole, e molto di facciata, ad alcuni siti nucleari iraniani).
Israele non può colpire in modo pesante le infrastrutture petrolifere iraniane, troppo importanti per un “peso massimo” come la Cina, che non può essere indispettita più di tanto (visti i tanti interessi economici anche in Israele). Il “cambio di regime” a Teheran è ben lontano dal realizzarsi…

Vai all’articolo

Trump o Biden: Tutti Servi di Quel Criminale di Netanyahu!

di Giuseppe Salamone
Se Biden era rincoglionito e quindi pericoloso perché manovrato da chi comanda negli Usa, Trump anche se rincoglionito non lo è, si sta dimostrando altrettanto pericoloso.
Se il primo è stato il peggior presidente della storia dell’essere umano, il secondo non sta facendo nulla per tracciare una linea di discontinuità. A parte ovviamente la propaganda che trova sempre chi abbocca.
L’ho sempre pensato e continuo a pensarlo che il problema, in fondo, si chiama Stati Uniti d’America a prescindere da chi sia il capo della Casa Bianca. Il problema è che questi sono stati descritti per decenni per quello che non sono. Tutti siamo cresciuti col mito della culla della democrazia, della società del successo e delle possibilità infinite per emergere, della tutela dei diritti che come lo fanno loro nessuno, e del “sogno americano”. Alzi la mano chi sin da piccolo non si è sentito dire “hai trovato l’America” a ogni cosa bella che gli accadesse…

Vai all’articolo

Il Tribunale della Storia Aspetta Netanyahu…

di Dante Barontini
Che Benjamin Netanyahu o Yoav Gallant – colpiti da mandato di cattura internazionale per decisione della Corte Penale Internazionale – possano essere effettivamente arrestati è un solo un wishful thinking; uno di quei pensieri che rendono il mondo presente per qualche minuto meno insopportabile.
In concreto non avverrà, anche se il trattato istitutivo della Corte – firmato a Roma nel 1996 ed entrato in vigore nel 2002 – obbliga gli Stati aderenti a comportarsi di conseguenza.
A “Bibi” e al suo ex ministro della difesa – quello che aveva affermato “stiamo combattendo contro animali umani e ci comporteremo di conseguenza” – basterà non andare in uno dei 120 paesi che l’hanno ratificato (all’appello mancano Usa, Cina, Russia e la stessa Israele – che pure l’aveva inizialmente firmato – più una serie di paesi minori).
Di certo non potrebbero venire in Europa, anche se non riusciamo a vedere uno dei pallidi servi dell’impero Usa provare a mettere le manette ai macellai della popolazione di Gaza (il fascistoide Orbàn già lo ha invitato a fargli visita…)…

Vai all’articolo

Stati Uniti e Israele Bombardano 4 Paesi in 12 Ore… e Non Fa Notizia!

Nelle ultime 12 ore “Israele”, gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno bombardato contemporaneamente 4 paesi del Medio Oriente.
Nel video ricapitolativo che vedete sotto ci sono i raid contro Libano, Gaza, la Siria e lo Yemen.
L’Occidente e la sua emanazione più spietata, lo stato di Israele, possono bombardare 4 paesi alla volta e questo non fa nemmeno notizia nei liberi media nostrani?
Che credibilità possono avere ancora le istituzioni su cui si regge il cosiddetto diritto internazionale alla luce del video qui sotto? E soffermatevi un momento a riflettere su quello che potrebbe succedere, sempre a livello del libero circo mediatico, se a compiere questi crimini contro paesi sovrani fossero altri paesi? Russia, Cina, Iran ad esempio?…

Vai all’articolo

La Rivincita dei Neocon alla Casa Bianca: Via Libera a Netanyahu per Rimodellare il Medio Oriente

di Paolo Mossetti
Quella che era iniziata come una campagna di espansione israeliana relativamente autonoma, guardata con distacco da Washington, potrebbe ora essere vista dagli Stati Uniti come un’occasione imperdibile. Per regolare i conti, alla faccia di qualsiasi diritto internazionale, con i nemici storici.
È quanto emerge da un resoconto del sito Politico, secondo cui negli ultimi mesi, dietro le quinte, figure di alto livello della Casa Bianca avrebbero comunicato privatamente a Israele il loro assenso alla decisione di alzare il livello dello scontro in Libano e forse anche con l’Iran. Piccolo dettaglio: tutto questo è avvenuto mentre l’amministrazione Biden pubblicamente si diceva preoccupata per l’escalation di Benjamin Netanyahu…

Vai all’articolo

Trump: “Israele colpisca siti Nucleari in Iran”

di Maurizio Blondet
Per raccattare voti ebraici… la demokrazia amerikana rende irresponsabili e folli: “Israele dovrebbe colpire i siti nucleari iraniani”. Lo ha detto Trump, durante un comizio in North Carolina.
“La risposta doveva essere: colpite il nucleare prima e preoccupatevi poi”, ha detto il tycoon a chi gli chiedeva cosa pensasse della risposta data dal presidente Biden sulla possibilità che Israele colpisca gli impianti atomici iraniani. Biden si è detto contrario e nelle ultime ore ha frenato anche sul colpire i giacimenti petroliferi. “Se lo faranno, lo faranno. Scopriremo quali sono i piani di Israele”, ha detto Trump.
La Risposta di Putin

Vai all’articolo

L’Illusione Sionista

di Enrico Tomaselli
La mattanza in corso in Libano, che segue quella nella Striscia di Gaza, è palesemente destinata a seguire lo stesso corso: decine di migliaia di civili uccisi e feriti, distruzioni immani, ma senza poter raggiungere la vittoria.
Da questo punto di vista, l’assassinio di Hassan Nasrallah è assolutamente simbolico. Nasrallah, infatti, assunse la guida di Hezbollah dopo che Israele aveva assassinato il suo predecessore, Seyyed Abbas Moussawi; ed anche allora, le bande sioniste alla guida dello stato terrorista avevano proclamato la fine dei loro incubi. Il risultato fu invece un trentennio di eccezionale leadership politica e militare, che hanno portato alla vittoria nella guerra del 2006, alla crescita poderosa del movimento (oggi partito di maggioranza relativa nel parlamento libanese, e forza di governo), al contributo alla nascita dell’Asse della Resistenza…

Vai all’articolo

L’Iran Tiene il Mondo con il Fiato Sospeso

di Simplicius76 (a cura di CptHook)
Il Medio Oriente è di nuovo in una fase di riscaldamento.
Stranamente, è durante le Olimpiadi che ancora una volta una grande guerra minaccia di infiammarsi. Alcuni ricorderanno che fu durante le Olimpiadi estive di Pechino, l’8 agosto 2008 che la Russia fu costretta ad entrare in Georgia, e che fu durante le Olimpiadi invernali di Pechino del febbraio 2022 che prese il via l’Operazione Militare Speciale.
Ora siamo nel bel mezzo delle Olimpiadi di Parigi e l’Iran minaccia una risposta “senza precedenti” all’uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh il 31 luglio a Teheran. In attesa, gli Stati Uniti hanno iniziato a portare nella regione importanti rinforzi, tra cui F-22, bombardieri stealth B-2 Spirit, un’armata con il gruppo della portaerei USS Roosevelt e navi da sbarco anfibio con 4.000 Marines statunitensi a bordo.
Durante i grandi attacchi di aprile, gli Stati Uniti hanno dichiarato che sarebbe stato molto difficile replicare il loro presunto successo nel fermare i missili iraniani…

Vai all’articolo