Con che Diritto Meloni ci Avvicina alla Guerra Senza Dire Nulla al Paese?

Imbarazzante silenzio dell’Italia sui missili offensivi destinati all’Ucraina ma al ministro britannico della Difesa sfugge una frase sugli aiuti militari di Roma a Kiev.

Tra questi, anche le armi usate per colpire la Crimea. Chi ha dato a Giorgia Meloni il diritto di rendere gli italiani nemici dei russi?

Con che Diritto Meloni ci Avvicina alla Guerra?

Vivendo nella civiltà della trasparenza e delle regole, il pubblico italiano ha appreso della consegna italiana dei missili “Storm Shadow” dall’incontinenza verbale del segretario della Difesa britannico.

Qualche giorno dopo, anche il governo italiano ha confermato a mezza bocca la consegna di questi missili, capaci, come si dice con compiacimento, di colpire in profondità il territorio russo.

Ora, anche i più lenti hanno capito che il conflitto in Ucraina è compromesso, salvo un intervento diretto e massivo delle truppe Nato (cioè la Terza Guerra Mondiale).

La Russia sta conquistando uno o due villaggi al giorno, l’ultima roccaforte ucraina nel Donbass, Chasov Yar, sta per cadere, e gli ucraini non mancano tanto di armi quanto di truppe, visto che hanno sacrificato al fronte quasi tutta la propria meglio gioventù per difendere gli interessi geopolitici degli Stati Uniti.

Di solito in Italia si è spesso considerato un particolare talento quello di saltare sul carro del vincitore, ma scopriamo che ci sono eccezioni: se una causa è sbagliata, controproducente per il proprio paese, e massimamente sanguinosa, allora in via del tutto eccezionale si può abbracciarla anche se perdente. Lo scopriamo in Ucraina come in Israele.

Tornando ai missili Storm Shadow, apprendiamo che sono armi di ultima generazione, del costo di un milione e mezzo di euro l’uno, che riusciranno probabilmente a uccidere un po’ di russi nelle retrovie (senza cambiare di una virgola le sorti del conflitto).

Ora, io capisco che avendo nel governo gente che vive di commercio d’armi la prospettiva di essere chiamati a rimpinguare, a spese dell’erario pubblico, le nostre donazioni all’Ucraina, deve avere il suo fascino.

Non c’è niente di meglio della retorica della “difesa-della-patria-come-bene-superiore” come scusa per spiegare che, no, i soldi per gli ospedali, per l’istruzione, per il recupero dell’inflazione, per i lavori di assestamento idrogeologico, ecc. non ci sono più, ma che potevamo fare? Avremmo tanto voluto, ma poi, sapete, la guerra, il covid, il clima, le cavallette, il destino cinico e baro…

Tanto con i 9/10 dell’informazione che per mestiere fa l’amplificatore delle veline di Washington, non c’è pericolo che qualcuno si svegli.

Qualcuno potrebbe chiedersi chi ha dato a Giorgia Meloni il diritto di rendere gli italiani nemici dei russi, quando non lo sono e non lo sono mai stati.

Ma posta così la domanda sarebbe fuorviante, perché se al governo ci fosse stato Draghi o Schlein sarebbe stato esattamente lo stesso. Al netto di tutte le anime belle che cianciano di complessità, nella politica italiana è tutto di una linearità sorprendente.

È così che andremo tra un mese a votare potendo scegliere tra varianti estetiche dei servi di bottega di Biden.

Ripreso da Andrea Zhok (https://www.facebook.com/andrea.zhok.5)

Fonte: https://www.kulturjam.it/in-evidenza/con-che-diritto-meloni-ci-avvicina-alla-guerra-senza-dire-nulla-al-paese/

NON PENSO DUNQUE AMO
Un percorso di liberazione dall'amore condizionato all'Amore incondizionato grazie alla scoperta della tua vera essenza
di Andrea Magrin

Non penso dunque Amo

Un percorso di liberazione dall'amore condizionato all'Amore incondizionato grazie alla scoperta della tua vera essenza

di Andrea Magrin

"Nessun uomo è un'isola", si dice. Da sempre in effetti gli esseri umani tendono a relazionarsi tra loro. Purtroppo però questa tendenza innata a socializzare non si sviluppa quasi mai in maniera sana. Troppo spesso il meccanismo si inceppa, trascinando tutti i soggetti coinvolti in tensioni, conflitti e scontri che non di rado sfociano in vera e propria violenza fisica, verbale o psicologica.

Le relazioni problematiche si verificano a tutti i livelli: tra genitori e figli, all'intemo della coppia, con amici e conoscenti, sul posto di lavoro e persino tra completi sconosciuti. Provocano difficoltà e problemi di ogni genere e rischiano di avvelenare l'esistenza giorno dopo giorno.

Ma come mai accade questo? Come possono relazioni che si autoproclamano addirittura relazioni d'amore, come quelle in cui più di frequente sorgono i maggiori problemi, degenerare fino a questo punto?

Semplice: perché non hanno niente a che vedere con l'amore.

Il più delle volte ciò che siamo soliti definire impropriamente amore è in realtà tutt'altro: possesso, gelosia, predominio, delirio di onnipotenza, carenze affettive, insicurezza, paura del futuro, senso di colpa, volontà di rivalsa, spirito di vendetta, calcolo, manipolazione... L'elenco potrebbe continuare molto a lungo.

Non per malvagità o sadismo di qualcuno, ma perché non riusciamo a fare diversamente. Ce lo impediscono quelli che Andrea Magrin chiama loop, che ci condannano a ripetere meccanicamente gli stessi comportamenti e a ricadere negli stessi errori, precludendo a uomini e donne di vivere nello stato di pace e gioia che è loro diritto di nascita.

Ma c'è un'ottima notizia: oltre a dimostrare l'esistenza dei loop, Magrin ha scoperto anche un modo semplice, lineare ed efficace per annientarli per sempre e passare cosi dall'amore condizionato all'Amore incondizionato, che è l'unico amore che esiste. Questo libro ti insegna come fare.

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