Morire di NATO

di Marco Della Luna
L’unico motivo per cui la Russia potrebbe colpirci con missili nucleari è la presenza in Italia di missili nucleari statunitensi puntati contro la Russia.
Se scoppierà una guerra tra Washington e Mosca, noi saremo vaporizzati per questa unica ragione. Dunque, lungi dal costituire una protezione, la NATO è l’unica possibile causa della nostra distruzione.
Assediata ormai da decenni dall’espansione verso Est della NATO e da una sessantina di basi militari USA intorno ai suoi confini, la Russia non ha interesse, né mezzi, né uomini, per invaderci o per sostenere una guerra convenzionale con la NATO, i cui membri hanno un PIL e un bilancio della difesa ventupli di quelli russi…

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Commento dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia

“Negli ultimi tempi, sarebbe stato difficile non notare le pubblicazioni dei media italiani sui presunti piani della Russia di ‘attaccare’ la NATO”.
“Già da varie settimane i quotidiani stanno gonfiando l’argomento, cosa che fa pensare a un chiaro e pianificato attacco mediatico contro la Russia.
In tal modo, da giornali italiani di diverso orientamento politico viene promossa un’unica tesi senza peraltro rimandare ad alcuna fonte autorevole e senza presentare punti di vista alternativi. Non è altro che ‘un tentativo deliberato e sistematico di plasmare percezioni, di manipolare cognizioni e di dirigere il comportamento al fine di ottenere una risposta che favorisca gli intenti di chi lo mette in atto’ (la definizione di “propaganda” secondo l’enciclopedia Treccani)…

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L’Italia, l’Oman d’Europa!

di Laura Ruggeri
Putin è nella lista dei finalisti del “Time”!
Alessandro Orsini scrive: “Siccome Putin ha vinto la guerra in Ucraina; siccome ha vinto la guerra del petrolio; siccome ha vinto la guerra delle sanzioni; siccome ha esteso le relazioni internazionali della Russia; siccome ha umiliato l’Unione europea e la Nato; siccome il Pil della Russia cresce mentre l’Unione europea è in recessione; siccome ha sconfitto la controffensiva della Nato in Ucraina; potrebbe essere l’uomo dell’anno per il ‘Time'”

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Stoltenberg ha parlato: Ora attenti a Capire Chi Vuole veramente la Guerra

di Diego Fusaro
È una tesi che viene ribadita ad infinitum già da tempo e che tuttavia, in questa particolare circostanza nella quale ci troviamo, assume una sfumatura e un peso realmente dirimenti.
Stoltenberg, segretario generale della NATO, lo ha ribadito proprio in questi giorni: l’Ucraina, egli ha asserito solennemente, entrerà nella NATO. Che questa, per parte sua, sia già entrata da tempo nell’Ucraina, aggiungiamo noi, è al di là di ogni ragionevole dubbio.
Certo, non è una novità quella secondo cui gli Stati Uniti d’America e quel loro braccio armato che è la NATO desiderano da tempo far sì che l’Ucraina entri nell’organizzazione di Stoltenberg acciocché questa si spinga fino ai confini della Russia.
E tuttavia la tesi che un tempo era pura teoria sta divenendo, come usa dire, prassi proprio grazie a questa guerra che appartiene non all’Ucraina e alla Russia, ma al blocco euro atlantista che procede contro il blocco orientale, segnatamente la Russia in questo momento e in prospettiva, la Cina stessa…

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Dr Coleman, UK: la Terza Guerra Mondiale è ufficialmente Iniziata

di Cristina Bassi
Ora è tutto alla luce del sole. Il Ministro degli Esteri tedesco ha dichiarato che siamo in guerra con la Russia.
Il dottor Coleman è un medico di base ed ex professore di Scienze mediche olistiche presso l’International Open University in Sri Lanka, nonché scrittore medico articolato e prolifico. Nel 1988, sul Sunday Times scriveva: “Entro il 2020 ci sarà un olocausto, non causato da un pennacchio di plutonio ma dall’avidità, dall’ambizione medica e dall’opportunismo politico”. Del coraggioso e battagliero (e ora anziano) dr Coleman, UK, ho già tradotto altri articoli. Nel seguito, traduco il suo ultimo articolo sul presente dell’Europa e dell’Occidente: in guerra ufficialmente con la Russia

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Approccio Critico Analitico aggiornato a Quanto sta accadendo in Ucraina

di Claudio Martinotti Doria
Coloro che festeggiano il ritiro delle truppe e della popolazione russa dalla parte settentrionale dell’Oblast di Kherson temo non abbiano mai letto Sun Tzu: “L’arte della guerra”.
Probabilmente sono gli stessi che hanno ritenuto fosse una grande vittoria la conquista ucraina dell’oblast di Kharkiv un paio di mesi fa, che in realtà è stata possibile grazie a una ritirata russa, eseguita ordinatamente e con pochissime perdite di uomini e mezzi.
In estrema sintesi, il generale Sergey Surovikin (denominato Armageddon), fin da quando ha assunto il comando delle operazioni militari in Ucraina, aveva anticipato che avrebbe dovuto prendere decisioni difficili e facilmente equivocabili, cioè che avrebbero assunto il sapore della sconfitta.
Questo perché dallo studio della situazione sul campo, si era subito reso conto di come alcune posizioni fossero alla lunga indifendibili, soprattutto tenendo conto di alcuni fattori oggettivi…

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Nord Stream: Grande Nuvola di Metano sopra Norvegia e Svezia

La Russia “ha materiale su coinvolgimento dell’Occidente”.
Dopo la fuga di gas dai gasdotti Nord Stream 1 e 2, il livello di metano su Svezia e Norvegia è a livelli record, riferiscono i media svedesi e norvegesi, che parlano di “grande nuvola”. Il 96% del gas nel Nord Stream 1 e 2 era metano.
Secondo i calcoli di Stephen Matthew Platt, scienziato del clima presso l’istituto norvegese di ricerca sull’aria Nilu, si tratta di circa 40.000 tonnellate di metano rilasciate dal sospetto sabotaggio: “Le emissioni corrispondono al doppio delle emissioni annuali di metano dell’industria petrolifera e del gas in Norvegia. Sono livelli record, mai visto niente di simile prima in Norvegia e Svezia”

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Potrebbe finire Molto Male per Tutti, Ucraini in primis

di DB
Vasti territori e città dell’Ucraina sono senza corrente, con linee elettriche, centrali e trasformatori in fiamme.
Ingenti i danni che non saranno riparabili in breve tempo. Prima si evitava di colpire le infrastrutture vitali, perché si mirava a non fare soffrire oltremodo la popolazione civile, adesso le cose potrebbero essere cambiate e la guerra purtroppo potrebbe essere totale.
Il riscaldamento in Ucraina è dipendente dal gas dalla Russia che, nonostante il conflitto, non è mai venuto a mancare perché Putin ha fatto in modo di mantenere il rifornimento a Kiev, anche se indirettamente.
Un inverno in Ucraina senza gas e con l’elettricità a singhiozzo significherebbe la paralisi della nazione e mi duole dirlo, gli ucraini non potranno di certo scaldarsi con i dollari americani e gli armamenti…

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La Russia ha bloccato il Mar Adriatico: come, perché e possibili Conseguenze

di Luna Luciano
La Russia è penetrata per la prima volta nel mar Adriatico, bloccando i movimenti della portaerei Truman della Nato. Ecco come, perché e quali possono essere le conseguenze di ciò che sta accadendo.
Aumentano le preoccupazioni nel Mediterraneo: la Russia avanza e ha provato – solo 3 settimane fa – a ostacolare qualsiasi movimento della portaerei statunitense Truman nel mar Adriatico, mare che gioca un ruolo strategico essenziale essendo quello più vicino ai campi da guerra in Ucraina.
Continua quindi la silente sfida nel bacino mediterraneo tra la flotta russa e quella della Nato, una sfida che registra momenti di profonda tensione, specialmente quando le due forze si trovano a distanze molto ravvicinate.
Dall’inizio della guerra in Ucraina la flotta russa non aveva mai avuto l’ardire di solcare le acque dell’Adriatico. È anche vero però che non è la prima volta che le navi di Mosca si trovino al largo delle coste italiane. Pochi mesi fa si trovavano al largo della Sicilia e della Calabria, per sorvegliare le esercitazioni dell’Alleanza Atlantica.
Di fronte a questo valzer tra la Russia e la Nato al largo delle coste italiane è naturale domandarsi cosa sia successo, perché e quali potrebbero essere le conseguenze…

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Con armi NATO Kiev colpisce 3 scuole a Donetsk (nel silenzio assordante dei giornali mainstream)

di Redazione de l’AntiDiplomatico
Il bombardamento delle scuole di Donetsk da parte delle Forze armate ucraine (AFU) è scandaloso. Lo ha affermato il il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Riporta oggi sul suo canale Telegram il fotoreporter italiano Vittorio Nicola Rangeloni: “Donetsk, città nuovamente colpita a random dall’artiglieria ucraina. Colpito il distretto Budyonnovsky la zona del mercato centrale e la scuola non distante. Il bilancio preliminare parla di due morti e 12 feriti, tra cui sette insegnanti. Aggiornamento 11:25: il bilancio dei morti è salito a sei, 14 i feriti”.
Rangeloni mostra questi due video. Riporta il giornalista italiano Maurizio Vezzosi, inviato in Donbass dall’inizio dell’operazione russa il 24 febbraio, sul suo canale Telegram:…

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