Perché i Missili “Storm Shadow” Rappresentano un Nuovo Punto di Scontro tra Putin e l’Occidente?

di Daniele Bianchi
Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno entrambi concordato di esaminare la richiesta dell’Ucraina di revocare le restrizioni all’uso dei loro missili a lungo raggio, compresi i missili “Storm Shadow”, in territorio russo.
Ma i crescenti segnali provenienti dall’Occidente, secondo cui potrebbe approvare il desiderio dell’Ucraina di utilizzare queste armi nel profondo del territorio russo, hanno anche scatenato una brusca risposta (e una minaccia) da parte del presidente russo Vladimir Putin.
Ecco cosa sappiamo di queste armi a lungo raggio e perché sono al centro dell’ultima escalation retorica durante la guerra della Russia contro l’Ucraina.
Cosa Sono i Missili “Storm Shadow”?
Lo Storm Shadow è un missile da crociera a lungo raggio lanciato dall’aria. Ciò significa che i missili vengono lanciati da aerei militari in aria anziché da terra. Possono colpire bersagli fino a 250 km (155 miglia) di distanza…

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Orsini: “Non Fidatevi di Crosetto, i Nostri Soldati si Stanno Addestrando a Sparare Contro i Russi in Ucraina”

di Alessandro Orsini
Dopo il voto, Crosetto darà all’Ucraina i missili “Storm Shadow” per colpire il territorio russo in profondità.
Infatti Crosetto ha furbescamente rimandato il nuovo invio di armi al giorno successivo alle elezioni per ingannare meglio gli italiani.
Crosetto si prepara anche per inviare i soldati italiani a sparare contro i russi in Ucraina. Per ora, Crosetto non lo dice perché ci sono le elezioni, ma si prepara eccome.
I nostri soldati si addestrano a tal fine. Nelle esercitazioni della Nato, i soldati italiani studiano come attaccare i russi in Ucraina nel caso in cui fossero inviati a combatere in quel teatro di guerra…

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Ucraina e “Sturmtruppen”: 2 Anni di Bugie e assurdità

di Daniela Ranieri
Frasi scritte o pronunciate da politici, giornalisti ed esperti dal 24 febbraio 2022 a oggi.
Ci sono un aggressore e un aggredito, punto. Se vedo un bambino grande che picchia uno piccolo non chiedo chi ha ragione. Se cade l’Ucraina, cadrà l’intera Europa. La Nato non è coinvolta in questa guerra. Putin ha il Parkinson. Ha un tumore terminale al pancreas. Ha avuto un arresto cardiaco. Putin finirà male. Non si tratta col nemico. Non è la guerra in Ucraina, è la guerra contro tutti noi. Chi pensa che la situazione sia complessa è putiniano. Pacifisti o pacifinti? Pacifinti o pacitonti. Putiniani. Putinieri. Putinversteher. Sinistra “né né”. Il Fatto Quotidiano è putiniano.
Occorre subito la no-fly zone. Non c’è alternativa per gli Stati Uniti, l’Europa e i loro alleati se non garantire che l’Ucraina vinca questa guerra. Zelensky, l’attore che si trasformò in Churchill. Un Churchill per l’era dei social media. Non abbiamo vie d’uscita che sostenere la Resistenza e inasprire le sanzioni…

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Domande al Presidente Mattarella Dopo il Discorso di Fine 2023

di Weltanschauung Italia
A seguito della consueta emorragia retorica di fine anno…
Vorremmo chiedere al nostro beneamato Presidente:
1. Come si coniuga, ad esempio, l’elogio e l’appello alla pace con l’invio di armi a nazioni belligeranti, l’assenza di sanzioni a nazioni che fanno stragi di civili, l’astensione dal voto per risoluzioni ONU in vista del cessate il fuoco? In pratica con il finanziamento e l’incoraggiamento alla guerra?
2. Come si sposano le denunce delle condizioni disastrose della sanità e della mancanza di lavoro dignitoso e sicuro, con decenni di scelte politiche volte allo smantellamento dello stato sociale e improntate alla promozione del più cinico liberismo economico?…

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Contare i Morti in Guerra Non è un Morboso Esercizio di Necrofilia

di Claudio Martinotti Doria
Il fatto che io abbia insistito negli ultimi articoli dedicati alla guerra in Ucraina sull’effettivo numero di morti dell’esercito ucraino (rapportandolo a quelli russi) non è frutto di malcelata necrofilia, nulla di morboso, ma è perché tecnicamente sapere quanti siano i caduti offre un quadro preciso delle prospettive belliche del paese, correlandolo ai dati demografici e socioeconomici.
Gli ultimi dati forniti dagli stessi funzionari USA, che probabilmente nel cambio di narrativa attualmente in corso sono stati autorizzati a farlo, riferiscono di circa mezzo milione di caduti, intendendo morti e feriti gravi non più in grado di combattere (ad esempio i mutilati). Vi è stata addirittura una fonte interna all’Ucraina (un’istituzione filogovernativa) che ha riferito di 350mila morti, in netto contrasto con il regime nazista di Kiev che con ostentata patetica protervia insiste a riferire da parecchi mesi che sono solo 13mila, come circa un anno fa quando corresse la von del Leyen che affermò essere 100mila. Per il regime di Kiev nell’ultimo anno non è morto nessun soldato ucraino.
Personalmente avevo riferito pressappoco gli stessi numeri dei funzionari USA parecchi mesi fa, molto prima della cosiddetta e impropriamente definita “controffensiva”, durante la quale si stima vi siano stati altri 40/50 mila morti.
Sui feriti non sono d’accordo con le fonti occidentali, come scrissi già in passato. I feriti in una guerra convezione ad alta intensità, come è ormai divenuto il conflitto in Ucraina, sono mediamente il triplo dei morti, e di questi almeno il 25% riporta ferite gravi, invalidanti…

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Ungheria, il Premier Orbán ammette: “Gli Stati Uniti Non Vogliono Fermare la Guerra”

di Giulio Chinappi
Più che unire il blocco occidentale, il vertice NATO di Vilnius sembra aver messo ulteriormente in evidenza la spaccatura interna all’Alleanza Atlantica, come dimostrano le parole del capo del governo ungherese, che continua a smarcarsi dalla linea dettata da Washington.
Il vertice NATO di Vilnius, in Lituania, ha rappresentato una sciagura sotto numerosi punti di vista, come evidenziato da importanti esperti internazionali, tra i quali l’ex ambasciatore italiano Alberto Bradanini. Tuttavia, ha anche evidenziato ancora una volta la spaccatura esistente all’interno della stessa Alleanza Atlantica su questioni importanti, come l’adesione della Svezia, l’adesione dell’Ucraina, la fornitura di armi a Kiev e l’atteggiamento da tenere nei confronti della Russia.
Tra coloro che da tempo stanno cercando di smarcarsi dai dettami di Washington figura certamente il primo ministro ungherese Viktor Orbán. Il governo di Budapest ha infatti sottolineato sin dall’inizio del conflitto che non avrebbe aderito alle sanzioni antirusse…

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Dr Coleman, UK: la Terza Guerra Mondiale è ufficialmente Iniziata

di Cristina Bassi
Ora è tutto alla luce del sole. Il Ministro degli Esteri tedesco ha dichiarato che siamo in guerra con la Russia.
Il dottor Coleman è un medico di base ed ex professore di Scienze mediche olistiche presso l’International Open University in Sri Lanka, nonché scrittore medico articolato e prolifico. Nel 1988, sul Sunday Times scriveva: “Entro il 2020 ci sarà un olocausto, non causato da un pennacchio di plutonio ma dall’avidità, dall’ambizione medica e dall’opportunismo politico”. Del coraggioso e battagliero (e ora anziano) dr Coleman, UK, ho già tradotto altri articoli. Nel seguito, traduco il suo ultimo articolo sul presente dell’Europa e dell’Occidente: in guerra ufficialmente con la Russia

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