“Netanyahu Vuole una Guerra Mondiale”

di Rogel Alpher (a cura della Redazione Insideover)
Traduciamo qui di seguito l’articolo di Rogel Alpher “Netanyahu Wants a World War” uscito sul giornale israeliano “Haaretz” il 12 agosto 2024.
Il primo ministro di Israele è una minaccia per la sicurezza mondiale. Nel suo discorso davanti al Congresso il mese scorso, Benjamin Netanyahu ha chiarito che considera Israele l’avanguardia nella guerra condotta dall’Occidente contro l’Islam radicale globale o, come lui stesso l’ha definita, uno scontro tra barbarie e civiltà.
Netanyahu ha chiarito agli americani che li protegge, che sta combattendo la loro guerra per loro. Dai suoi commenti è emerso chiaramente che l’America dovrebbe ringraziarlo per gli sforzi a suo favore, piuttosto che il contrario. Per quanto lo riguarda, l’enorme aiuto che Israele riceve dagli Stati Uniti serve un interesse americano esistenziale, e più gli Stati Uniti aumentano tale aiuto, meglio saranno preservati gli interessi americani. E ciò che è nell’interesse americano, secondo Netanyahu, è una guerra mondiale…

Vai all’articolo

USA ed Israele: l’Armageddon Contro il Mondo Multipolare

di Stefano Zecchinelli 
Il complesso militare-industriale USA, quindi l’alleanza strategica del Pentagono con la lobby israeliana AIPAC (American Israel Public Affairs Committee è un gruppo di pressione statunitense noto per il forte sostegno allo Stato di Israele) ed il governo israeliano-fascista sostengono l’Armageddon in quanto “male necessario” per fermare la transizione al mondo multipolare, trasformando il genocidio in una mera opzione politica.
La Corte Penale Internazionale ha optato per il soft power mettendo sullo stesso piano “aggressori” (Israele) ed “aggrediti” (Hamas); è una logica sistematizzata dalla “sinistra invertebrata” la quale ha abdicato al sostegno delle Resistenze anti-imperialistiche, adottando l’ideologia del Diritti umani (contrapposta alla Teoria generale del diritto dei Diritti dell’Uomo) e del “cosmopolitismo senza radici”. Un duplice mandato di cattura, tanto per Netanyahu quanto per Hamas, non coglie la natura storica e sociale della colonizzazione della Palestina: la Resistenza palestinese, una volta che gli Occidentali dismisero il piano sovietico del 1947-’48, detiene il diritto alla lotta contro una potenza occupante…

Vai all’articolo

Orsini: “Non Fidatevi di Crosetto, i Nostri Soldati si Stanno Addestrando a Sparare Contro i Russi in Ucraina”

di Alessandro Orsini
Dopo il voto, Crosetto darà all’Ucraina i missili “Storm Shadow” per colpire il territorio russo in profondità.
Infatti Crosetto ha furbescamente rimandato il nuovo invio di armi al giorno successivo alle elezioni per ingannare meglio gli italiani.
Crosetto si prepara anche per inviare i soldati italiani a sparare contro i russi in Ucraina. Per ora, Crosetto non lo dice perché ci sono le elezioni, ma si prepara eccome.
I nostri soldati si addestrano a tal fine. Nelle esercitazioni della Nato, i soldati italiani studiano come attaccare i russi in Ucraina nel caso in cui fossero inviati a combatere in quel teatro di guerra…

Vai all’articolo

La Nato ci Porta alla Catastrofe. Fermiamola Subito!

di Fabio Marcelli
Non passa giorno senza un ulteriore slittamento verso la Terza Guerra mondiale.
Ora il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha fatto un’altra bella pensata o più probabilmente gli è stata insufflata da qualche membro dell’entourage di Biden, un’idea brillante che potrebbe conficcare l’ennesimo e forse decisivo chiodo sulla bara della pace, mettendo a rischio la civiltà europea e quella mondiale. Si tratta dell’autorizzazione all’Ucraina a colpire il territorio russo cogli armamenti forniti dai Paesi Nato. È cosa che avviene da tempo, ma la dichiarazione di Stoltenberg assume carattere di evidente ostilità e rende i Paesi Nato cobelligeranti a tutti gli effetti, spalancando le porte alla guerra mondiale…

Vai all’articolo

Con che Diritto Meloni ci Avvicina alla Guerra Senza Dire Nulla al Paese?

Imbarazzante silenzio dell’Italia sui missili offensivi destinati all’Ucraina ma al ministro britannico della Difesa sfugge una frase sugli aiuti militari di Roma a Kiev.
Tra questi, anche le armi usate per colpire la Crimea. Chi ha dato a Giorgia Meloni il diritto di rendere gli italiani nemici dei russi?
Con che Diritto Meloni ci Avvicina alla Guerra?
Vivendo nella civiltà della trasparenza e delle regole, il pubblico italiano ha appreso della consegna italiana dei missili “Storm Shadow” dall’incontinenza verbale del segretario della Difesa britannico.
Qualche giorno dopo, anche il governo italiano ha confermato a mezza bocca la consegna di questi missili, capaci, come si dice con compiacimento, di colpire in profondità il territorio russo…

Vai all’articolo

Ungheria, il Premier Orbán ammette: “Gli Stati Uniti Non Vogliono Fermare la Guerra”

di Giulio Chinappi
Più che unire il blocco occidentale, il vertice NATO di Vilnius sembra aver messo ulteriormente in evidenza la spaccatura interna all’Alleanza Atlantica, come dimostrano le parole del capo del governo ungherese, che continua a smarcarsi dalla linea dettata da Washington.
Il vertice NATO di Vilnius, in Lituania, ha rappresentato una sciagura sotto numerosi punti di vista, come evidenziato da importanti esperti internazionali, tra i quali l’ex ambasciatore italiano Alberto Bradanini. Tuttavia, ha anche evidenziato ancora una volta la spaccatura esistente all’interno della stessa Alleanza Atlantica su questioni importanti, come l’adesione della Svezia, l’adesione dell’Ucraina, la fornitura di armi a Kiev e l’atteggiamento da tenere nei confronti della Russia.
Tra coloro che da tempo stanno cercando di smarcarsi dai dettami di Washington figura certamente il primo ministro ungherese Viktor Orbán. Il governo di Budapest ha infatti sottolineato sin dall’inizio del conflitto che non avrebbe aderito alle sanzioni antirusse…

Vai all’articolo

Temo che la Guerra in Europa Durerà a Lungo e si Estenderà…

di Claudio Martinotti Doria
Dopo l’Ucraina la seconda vittima della cinica e spietata egemonia USA potrebbe essere la Polonia,. Consumata l’Ucraina potrebbe toccare alla Polonia.
Sono mesi che non scrivo più nulla sulla guerra in Ucraina e sulla situazione geopolitica generale, perché non sono un grafomane e non amo ripetermi e annoiare.
Altri autori e analisti hanno scritto quanto avrei riportato io stesso e quindi non intendevo sovrappormi vanamente. Inoltre c’è il pericolo ascrivibile alla scarsa memoria degli italiani, anche tra i miei lettori vi saranno quelli che non ricordano certamente quanto scritto in precedenza e rischierei di far la figura di chi arriva in ritardo a rilevare certi fatti, quando in realtà li avevo previsti e/o anticipati. Mi riferisco ad esempio al numero dei soldati ucraini morti dall’inizio del conflitto.
Diverse fonti autorevoli occidentali da qualche giorno ammettono che potrebbero essere oltre 350mila, e per loro, asserviti alla propaganda istituzionale NATO-USA, simili affermazioni sono gravi e importanti, perché fino a poco prima era vietato affermare che fossero anche solo 100mila; i media mainstream si regolavano in base alle colossali menzogne della propaganda ucraina, che ne ammettevano poche decine di migliaia…

Vai all’articolo

Biden ha Sabotato il “Nord Stream”, Appello al Governo Tedesco

Helga Zepp-LaRouche, presidente dello Schiller Institute, ha rilasciato la seguente dichiarazione l’8 febbraio, dopo le rivelazioni sul sabotaggio del gasdotto Nord Stream pubblicate da Seymour Hersh.
“Un articolo appena pubblicato dal noto giornalista investigativo statunitense Seymour Hersh, descrive con meticolosa precisione come il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden abbia fatto saltare i gasdotti Nord Stream 1 e 2 nel Mar Baltico. Questo articolo lascia allibita ogni persona normale di fronte al comportamento illegale del governo americano verso uno dei suoi ‘partner’.
Se il governo tedesco, dopo questa rivelazione assolutamente scandalosa, non agirà, non avrà più alcuna giustificazione per rimanere in carica…

Vai all’articolo

Dr Coleman, UK: la Terza Guerra Mondiale è ufficialmente Iniziata

di Cristina Bassi
Ora è tutto alla luce del sole. Il Ministro degli Esteri tedesco ha dichiarato che siamo in guerra con la Russia.
Il dottor Coleman è un medico di base ed ex professore di Scienze mediche olistiche presso l’International Open University in Sri Lanka, nonché scrittore medico articolato e prolifico. Nel 1988, sul Sunday Times scriveva: “Entro il 2020 ci sarà un olocausto, non causato da un pennacchio di plutonio ma dall’avidità, dall’ambizione medica e dall’opportunismo politico”. Del coraggioso e battagliero (e ora anziano) dr Coleman, UK, ho già tradotto altri articoli. Nel seguito, traduco il suo ultimo articolo sul presente dell’Europa e dell’Occidente: in guerra ufficialmente con la Russia

Vai all’articolo

La Russia non può Perdere…

di Andrea Zhok
Ho curiosato sulla stampa mainstream (ogni tanto è utile fare una passeggiata dietro le linee nemiche) e mi sono imbattuto in un titolo interessante su “La Stampa” di Torino: Titolo “La Russia ha più uomini, mezzi, risorse; o la Nato entra in campo o Kiev perderà.” Sottotitolo “Usa ed Europa sono davanti a scelte difficili: l’ipotesi di inviare truppe occidentali non può essere scartata.”
Questo titolo campeggia su un articolo nientepopodimeno del prestigioso analista Lucio Caracciolo. Ora, leggendo l’articolo, come c’era da aspettarsi, gli argomenti di Caracciolo sono di carattere analitico e descrittivo, pesati attentamente, e presentano tre scenari possibili: “(1) Ridurre il sostegno militare a Kiev fino a convincere Zelensky dell’impossibilità di vincere, dunque della necessità di compromettersi con Mosca; (2) entrare in guerra per salvare l’Ucraina e distruggere la Russia a rischio di distruggere anche sé stessi; (3) negoziare con i russi un cessate-il-fuoco alle spalle degli ucraini per imporlo agli aggrediti.” Queste opzioni vengono considerate da Caracciolo: “Scenari molto improbabili (primo e terzo) o semplicemente assurdi (il secondo).”

Vai all’articolo