I Democratici USA tentano di infiammare il Mondo

di Paolo Borgognone
E questa escalation a Taiwan? I democratici USA vogliono infiammare il mondo. Sanno che il tempo è sempre di meno… Poi saranno cancellati dalla storia.
Serbia: prove tecniche di allargamento del conflitto NATO-Russia. È la Terza Guerra Mondiale che si espande a macchia d’olio, coinvolgendo gli ultimi alleati dei russi in Europa. Gli USA non vogliono più traccia alcuna di Paesi e governi che, in Europa, possano mantenere un qualsivoglia legame residuo con Mosca.
La Serbia è l’obiettivo di sempre. Cercheranno di distruggerla, per sottrarre alla Russia l’ultimo alleato nel Continente. Ci riusciranno? Non credo, ma ci proveranno a ogni costo e con ogni mezzo…

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Il Gas ce l’ha tagliato l’Ucraina… e Nessuno protesta

di Giulia Burgazzi
Altro che la Russia. Alla fine il gas ce l’ha tagliato l’Ucraina, e proprio nel momento in cui una grossa società tedesca, la VGN, ha accettato di pagare il gas russo in rubli, come del resto l’Ungheria e, pare, vari altri Stati UE.
Il pagamento in rubli è in sostanza un modo per continuare ad avere il vitale gas russo aggirando le sanzioni alla Russia che l’UE ha istituito. L’Ucraina, chiudendo il rubinetto, di fatto ha detto che l’aggiramento non s’ha da fare e ha dettato un’altra volta la linea dell’UE, pur non facendone parte. Una linea che prevede di fare piangere la Russia a tutti i costi: anche a costo di non importare più energia e di piangere noi stessi molto di più.
Assordante il prono silenzio di Bruxelles. Quando la Russia ha chiuso il gas a Polonia e Bulgaria – due falchi antirussi che hanno rifiutato il pagamento in rubli – la presidente della Commissione Europea si è rumorosamente e pomposamente indignata per quello che ha definito un ricatto della Russia. Stavolta tace. Nessun tentativo di aggiustare le cose in Ucraina…

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CIA, Merkel e… Matrioske

di Antonello Boassa
Che l’Italia sia un Paese deprivato di sovranità politica e che il caporale Angela Merkel sia (ho paura ancora per poco) l’attuale imperatrice d’Europa – anche se, come un tempo Cesare, disdegna di sentirsi tale – credo sia cosa nota a tutti, compresi i leaders di “un volgo disperso che nome non ha”.
Ma, come in un gioco di matrioske, se Angela governa, con particolare severità e animosità, un popolo di spendaccioni e di fannulloni come quello italico, è anche vero che anch’ella non è proprio indipendente e libera di muoversi nell’esagono europeista. Come è già successo a Helmut Kohl e ai suoi successori, Angela è sotto il controllo della Cia, dell’apparato militare e politico degli States, della finanza transnazionale…

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Alexander Dugin: “l’Italia è l’inizio della grande Rivoluzione Populista che cambierà il mondo”

di Dario Ronzoni
Questo non è un momento storico come gli altri. Questo è il momento in cui ha inizio la “grande rivoluzione anti-liberale”: quella del popolo contro le élite, del diritto del cittadino contro il diritto dell’uomo, dell’identità nazionale contro la non-identità globale.
In altre parole, come spiega il filosofo russo Alexander Dugin, controverso ma notevole personaggio dell’estrema destra russa, è l’ennesimo scontro tra “civiltà di mare” (mercantile, dinamica) e “civiltà di terra” (statica, tradizionale). Scontro che in questo caso cambierà le sorti dell’Europa e, si immagina, del mondo intero.
Alexander Dugin è arrivato a Milano per presentare insieme al filosofo Diego Fusaro il suo ultimo libro “Putin contro Putin”, edito dalla casa editrice Aga. Dugin è noto per aver elaborato una “Quarta Teoria Politica” (che supera fascismo, comunismo e liberalismo) ma soprattutto per la sua vicinanza al presidente russo Vladimir Putin (“Non tanto mia – precisa – quanto alle mie idee”). E sono idee piuttosto chiare, in paricolare in geopolitica: “per l’Europa questo è il momento migliore, perché oggi ha la possibilità di ritrovare la sua sovranità, il suo ruolo nel mondo. Può ancora ritornare libera – ma, come è intuibile, non liberale – proprio grazie all’aiuto della Russia”

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“Tocca all’Europa”: Cosa si può fare per salvare il mondo?

di Paul Craig Roberts
Starà all’Europa dire l’ultima parola, per salvare la Terra da una catastrofe nucleare. 
I governi europei non si rendono conto del potenziale di cui dispongono per salvare il mondo dall’aggressione di Washington, perché gli europei occidentali, dalla fine della Seconda guerra mondiale, sono abituati ad essere Paesi- vassalli di Washington, mentre gli europei centro-orientali hanno accettato di diventare vassalli di Washington dopo il crollo dell’URSS.
Il Vassallaggio paga bene però solo se non si mettono in conto tutti i costi. Con l’adesione alla NATO, l’Europa centro-orientale permise a Washington di sistemare la sua presenza militare ai confini della Russia. Questa presenza militare ai confini della Russia, ha dato a Washington un’indebita fiducia.
Malgrado il terribile destino dei due migliori eserciti mai messi insieme – la Grande Armata di Napoleone e la Wehrmacht tedesca – Washington non ha ancora imparato che in guerra ci sono due regole da rispettare: (1) Non marciare sulla Russia. (2) Non marciare sulla Russia…

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