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Biden ha Sabotato il “Nord Stream”, Appello al Governo Tedesco

Helga Zepp-LaRouche, presidente dello Schiller Institute, ha rilasciato la seguente dichiarazione l’8 febbraio, dopo le rivelazioni sul sabotaggio del gasdotto Nord Stream pubblicate da Seymour Hersh.
“Un articolo appena pubblicato dal noto giornalista investigativo statunitense Seymour Hersh, descrive con meticolosa precisione come il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden abbia fatto saltare i gasdotti Nord Stream 1 e 2 nel Mar Baltico. Questo articolo lascia allibita ogni persona normale di fronte al comportamento illegale del governo americano verso uno dei suoi ‘partner’.
Se il governo tedesco, dopo questa rivelazione assolutamente scandalosa, non agirà, non avrà più alcuna giustificazione per rimanere in carica…

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Crisi del Gas, Gazprom accusa l’Ucraina di Furto: a Rischio le Forniture residue all’Europa

di Giulia Burgazzi
L’Ucraina ruba il gas russo diretto in Europa che attraversa il suo territorio: o almeno, di questo la accusa Gazprom.
Se la situazione non si risolve, a partire da lunedì 28 novembre 2022 la stessa Gazprom ridurrà le consegne di gas all’Europa per una quantità pari a quella che l’Ucraina, a suo dire, trattiene illegalmente per sé. Si tratterebbe in media di circa 2,6 milioni di metri cubi al giorno. L’Ucraina si proclama innocente.
L’Italia è fra i pochi Paesi europei che continuano a ricevere gas russo. È poco ormai, ma vitale. Ne arrivano 10-20 milioni di metri cubi al giorno, pari grossomodo al 5-10% delle importazioni italiane e al 25-50% del quantitativo che Gazprom ancora consegna all’Europa.
Gazprom ha reso nota la situazione con un comunicato stampa diffuso via Twitter. Sostiene che il gas illegalmente trattenuto dall’Ucraina è quello diretto alla Moldova, la quale a sua volta è indietro nel pagare i suoi conti. Gazprom però non accenna a tagliare il gas alla Moldova. Accenna invece a tagliarlo, genericamente, all’Europa…

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Aggrappàti a una Battaglia Persa…

di Ilsimplicissimus
Una classe politica indegna si aggrappa disperatamente ad una battaglia persa, per nascondere ai propri cittadini la loro totale ed epocale sconfitta.
L’Italia ha una lunga tradizione nel campo degli idrocarburi, non soltanto tecnica, ma anche politica, avendo conosciuto da vicino cosa significa mettere i bastoni tra le ruote dei gangster americani, eppure parrebbe che il sublime governo del signor Draghi non avesse alcun consigliere in grado dire qualcosa sul delirante progetto di importare gas e petrolio non più dalla cattiva Russia, ma dalla buona America che galleggia ormai sugli scheletri della propria storia.
E così come il governo Draghi, chiamato come cameriere esperto in tutti i vertici occidentali, per il garbo e la facilità con cui svende il proprio Paese, anche tutti gli altri governi europei non devono avere nemmeno un consigliere che conosca le basi del settore energetico…

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Europa: non ci Crede più Nessuno…

Inutile girarci intorno. A questa Europa non crede piú nessuno…
A questa Europa non crede piú nessuno, nemmeno chi la governa, che è ormai vittima di una retorica infinita su diritti umani, collaborazione, solidarietà… buzzwords che servono a distogliere l’attenzione dal fatto che sulle questioni Serie non si prendono decisioni. 
Sulla politica dei fertilizzanti, di fatto sono inconcludenti: dicono all’Africa che non devono prendere fertilizzanti dalla Russia, ma poi dicono che l’Europa non può aiutare l’Africa a prodursi da sola i fertilizzanti, perché sarebbe contraria alle politiche green. Non sto scherzando, è una idiozia colossale, ma vera. La soluzione? Supportare i fertilizzanti green. In Africa. Dove la gente non mette insieme la colazione con il pranzo e hanno un’inflazione che sta causando rivolte in vari paesi…

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Dal 1 maggio parte il Razionamento… nel Silenzio della Stampa

Il governo ha già deciso. Ecco cosa non si potrà più fare…
Nel giro di una manciata di giorni gli italiani sono passati dai toni rassicuranti di un governo che predicava calma, sicuro di poter far fronte a qualsiasi complicazione figlia della guerra in Ucraina, alla certezza che nei prossimi mesi serviranno sacrifici. Saremo noi, ancora una volta, a pagare a carissimo prezzo le scelte dell’Unione Europea, a partire dall’embargo sul gas proveniente da Mosca.
Con gli Stati Uniti che, d’altro canto, ci chiedono sforzi senza offrirci in cambio aiuti per far fronte all’inevitabile emergenza energetica. E così da maggio prenderà il via “l’operazione termostato”…

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