La Russia non può Perdere…

di Andrea Zhok

Ho curiosato sulla stampa mainstream (ogni tanto è utile fare una passeggiata dietro le linee nemiche) e mi sono imbattuto in un titolo interessante su “La Stampa” di Torino: Titolo “La Russia ha più uomini, mezzi, risorse; o la Nato entra in campo o Kiev perderà.” Sottotitolo “Usa ed Europa sono davanti a scelte difficili: l’ipotesi di inviare truppe occidentali non può essere scartata.”

Questo titolo campeggia su un articolo nientepopodimeno del prestigioso analista Lucio Caracciolo. Ora, leggendo l’articolo, come c’era da aspettarsi, gli argomenti di Caracciolo sono di carattere analitico e descrittivo, pesati attentamente, e presentano tre scenari possibili: “(1) Ridurre il sostegno militare a Kiev fino a convincere Zelensky dell’impossibilità di vincere, dunque della necessità di compromettersi con Mosca; (2) entrare in guerra per salvare l’Ucraina e distruggere la Russia a rischio di distruggere anche sé stessi; (3) negoziare con i russi un cessate-il-fuoco alle spalle degli ucraini per imporlo agli aggrediti.” Queste opzioni vengono considerate da Caracciolo: “Scenari molto improbabili (primo e terzo) o semplicemente assurdi (il secondo).”

L’articolo prosegue e dice cose di buon senso, cose che – spiace per i prestigiosi analisti geopolitici – quelli che sono stati derisi come “complottisti putiniani” hanno sostenuto dal primo minuto del conflitto: la Russia non può perdere.

Questo per due motivi: perché la sua superiorità in termini di risorse, mezzi e uomini è netta, nonostante il fiume di armi e denaro fornito dalla Nato, e soprattutto perché si tratta per la Russia di un conflitto esistenziale, un conflitto letteralmente in casa propria, non un remoto conflitto imperialista come quelli che sono abituati a gestire gli USA in terre esotiche (dal Vietnam all’Afghanistan). Una sconfitta in un conflitto del genere vuol dire nel migliore dei casi, un ritorno agli anni orribili di Eltsin, in cui la Russia era impotente terreno di sfruttamento per oligarchi interni ed esterni, nel peggiore la disgregazione civile e il caos.

Non è bello infierire sui vinti e dunque non ricorderemo la infinita trafila di buaggini che le testate nazionali – quelle “serie”, mica la controinformazione “complottista” – ci hanno ammannito da nove mesi a questa parte.

Non ricorderemo perciò come la Russia abbia già esaurito i missili una ventina di volte, come Putin sia in fin di vita dalla nascita, come i soldati russi siano dopati con tutte le droghe pazze che tipicamente usano gli Imperi del Male nei film di Hollywood, come la politica ucraina incarni esemplarmente i valori europei (invero chi potrebbe negare che il NASDAP sia stato un prodotto europeo), come la Russia sia isolata sul piano internazionale e distrutta su quello economico, come da questo conflitto l’Europa uscirà più forte di prima, e via delirando in caduta libera.

No, lasciamo stare tutto questo, tralasciamo i primi segni di ingresso della realtà nella fantanarrativa ufficiale, e concentriamoci invece sul titolo. Già, perché come tutti sanno il titolo degli articoli sui giornali è scelto dal titolista, non dall’autore. E il titolo dice – come al solito – una cosa che nell’articolo non c’è: dice che un ingresso diretto in guerra della Nato (dunque anche dell’Italia) è la strada che dovremmo prendere, se non vogliamo che l’Ucraina perda (e noi non vogliamo che perda, nevvero?)

Per chi avesse bisogno di un chiarimento, ci troviamo di fronte all’auspicio della Terza Guerra Mondiale, cui l’opinione pubblica deve trovarsi preparata.

Ora, dopo gli anni della “pandemia”, in cui abbiamo imparato che l’unica regola affidabile della stampa mainstream è quella di mentire strumentalmente sempre, niente ci dovrebbe più stupire. E tuttavia un titolo di una testata nazionale che auspica serenamente un’opzione che nel migliore dei casi significherebbe una strage europea senza precedenti, nel peggiore la fine del mondo, rimane qualcosa su cui meditare.

Fino a che punto, fino a quale livello di irresponsabilità sono disposti ad arrivare i sedicenti “professionisti dell’informazione” mainstream? Esiste ancora un limite morale non in vendita?

Articolo di Andrea Zhok

Fonte: https://www.facebook.com/andrea.zhok.5

LE TERRE PERDUTE
Lemuria, Atlantide, Avalon e i loro segreti magici
di Lucy Cavendish

Le Terre Perdute

Lemuria, Atlantide, Avalon e i loro segreti magici

di Lucy Cavendish

Sei pronto a intraprendere il viaggio più magico e spettacolare della tua vita? "Le Terre Perdute - Lemuria, Atlantide, Avalon e i loro segreti magici" ti invita a intraprendere un meraviglioso viaggio dell'anima, attraverso il tempo e lo spazio, verso le terre più misteriose e potenti del pianeta: Lemuria , Atlantide, Avalon e molte altre.

Ognuna di queste terre ha una sua storia, una sua cultura, una sua magia e una grande lezione da insegnarti, magistralmente raccontata da Lucy Cavendish, strega della natura che lavora con i regni elementali e celesti, il cui lavoro è stato apprezzato e raccomandato da personaggi come Deepak Chopra e Louise L. Hay.

Nuove incredibili scoperte sulle associazioni tra delfini, balene, sirene, elementali e maestri ascesi; siti sacri di Terre Perdute, linee di forza e vortici energetici; sorprendenti nuove intuizioni sulle nostre origini galattiche...

  • Imparerai a conoscere le danze del fuoco e il culto dell'acqua delle tribù mutaforma di Lemuria,
  • Scoprirai i segreti che si celano nelle profondità dei templi di cristallo della sofisticata Atlantide,
  • Sentirai la pace trasmessa dal verde intenso degli alberi, mentre parlerai la lingua delle foreste care alle sacerdotesse e ai druidi di Avalon.

Grazie alla scoperta dei segreti di ogni Terra Perduta, puoi ricordare il tuo legame con le loro antiche magie, risvegliando lo scopo della tua vita e apprendendo lezioni di vite passate di grande importanza.

Con splendide carte geografiche delle Terre Perdute e quiz per scoprire con quale di esse sei più in sintonia, questo libro è sia un'avventura ultraterrena di grande ispirazione sia un manuale di magia per ogni anima che aneli all'evoluzione in questi tempi di profondi cambiamenti.

Il libro contiene il testo originale completo più un capitolo bonus dedicato alle "Sacerdotesse di Atlantide" che offre alcune nuove prospettive sui Templi di Guarigione di Atlantide e sulle Sacre Sacerdotesse che giocarono un ruolo così importante in questa civiltà perduta.

Con la sua guida chiara e le affascinanti lezioni riguardo la connessione energetica con i potenti esseri di ogni regno (come i draghi, le fate, gli unicorni e gli angeli), "Le Terre Perdute" è sia un'avventura ultraterrena ispiratrice che un manuale magico per ogni anima desiderosa di evolvere in questi tempi di profondo cambiamento.

"Atlantide... Lemuria... Avalon... i loro nomi sono diventati leggenda... e molti ritengono che siano solo invenzioni mitologiche. Ma non è così! Queste Terre sono esistite ed esistono ancora: in questo libro condivido con te la storia delle loro origini, i loro segreti, i loro misteri e la loro saggezza... tutte cose che sono state taciute troppo a lungo. È giunto il momento di ricordare chi sei veramente e da dove discendi."

Lucy Cavendish

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