Elezioni Russia, Becchi contro tutti: “Militari con i Fucili nei Seggi? Che Falsità!”

Putin è stato rieletto con quasi il 90% dei voti nelle recenti elezioni russe.
Quasi tutta l’Europa parla di un processo elettorale pilotato e privo di veri oppositori. Secondo il Professor Paolo Becchi in Russia esiste una democrazia e ha scelto il popolo: “Ci sono state delle lezioni che sono state libere.
Sondaggisti anche americani hanno riconosciuto che c’è una identificazione del popolo russo con Putin. In un momento drammatico come quello della guerra lo spirito del popolo si identifica con Putin. Un successo superiore alle aspettative. Trovo assurdo che in Italia abbiamo visto video falsi dei militari nei seggi

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L’Allarme dell’Anglosfera: la Sconfitta in Ucraina Sarà il Crollo definitivo del Nuovo Ordine Mondiale

di Cesare Sacchetti
Sembra passato un secolo dall’anno scorso quando i quotidiani del mainstream italiano ed internazionale parlavano della “disfatta” della Russia in Ucraina.
Addirittura è rimasto particolarmente impresso nel nostro immaginario collettivo un articolo nel quale si raccontava come l’esercito russo fosse rimasto a corto di calzini, nel maldestro e paradossale tentativo di raffigurare le forze armate russe come un  manipolo di sbandati che non era minimamente preparato per affrontare l’arte della guerra, soprattutto quella moderna.
Oggi invece sfogliamo le pagine di un quotidiano di rilievo del mainstream britannico ed internazionale quale il Telegraph e troviamo un articolo scritto da Daniel Hannan con un titolo alquanto esplicativo come: “La Russia sta portando a termine una devastante vittoria: le fondamenta dell’Europa stanno tremando”…

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Il Nuovo Ordine Mondiale e i BRICS: Analisi dell’Inganno

di Giuseppe Rago
In questo articolo si analizza l’inganno rappresentato dai BRICS in un’epoca di disperazione e paura, in cui i media mainstream e quelli di pseudo controinformazione pilotano l’opinione pubblica.
Si cerca di avallare i piani del nemico attraverso un consenso artificialmente creato. La verità rappresenta l’unica cosa che può liberare la popolazione mondiale dalle grandi menzogne.
Fox Allen (l’autore di questo articolo https://mirrortruthblog.wordpress.com/2023/08/01/brics-come-e-perche-dellennesimo-inganno/), analizza come i BRICS siano solo un altro inganno perpetrato dal Nuovo Ordine Mondiale. Viviamo in un’epoca di disperazione e paura, in cui i media mainstream e quelli di pseudo controinformazione governano l’opinione pubblica a loro piacimento. Ciò porta a un consenso artificiale che avalla i piani del nemico. Solo la verità può liberare la popolazione mondiale dalle grandi menzogne…

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Il Mondo è Multipolare!

di Margherita Furlan
La notizia è di quelle epocali. Yalta non esiste più!
Il mondo ora è multipolare. A riconoscerlo è persino Matteo Renzi, di colpo divenuto esperto di politica estera nel salotto televisivo, se così si può definire, di Giuseppe Brindisi.
La notizia è di quelle epocali. Yalta non esiste più. Questa volta è ufficiale e alla luce del Sole. Argentina, Egitto, Iran, Etiopia, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti entreranno a far parte dei BRICS dal 1° gennaio 2024, durante la presidenza russa dell’organizzazione oramai più importante al mondo, contro cui l’ex potente Impero cerca invano, attraverso la NATO e i servizi d’intelligence, di esalare gli ultimi respiri, portando con sé, tra i rantoli, tutti i Paesi che hanno a Washington ceduto sovranità e dignità, in cambio dello snaturamento dell’essere umano.
Ad annunciarlo nei giorni scorsi al 15° summit dell’organizzazione, il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, che ha aggiunto: “Apprezziamo l’interesse di altri Paesi nella costruzione di una partnership con i BRICS. Abbiamo quindi incaricato i nostri ministri degli Esteri per sviluppare ulteriormente il modello dei Paesi partners”

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41 Paesi Pronti ad Accettare la Valuta BRICS un Mese Prima del Vertice in Sud Africa

di Luca La Bella
Si allunga la lista dei paesi pronti ad aderire all’alleanza BRICS e ad accettare la nuova moneta. Da un insieme di 19 paesi ad aprile, i numeri sono saliti a 41 entro la fine di giugno.
Un totale di 22 nuovi paesi ha espresso interesse ad entrare nel blocco e abbandonare il dollaro USA in due mesi. Il prossimo vertice BRICS si terrà ad agosto in Sud Africa dove il blocco di cinque nazioni deciderà congiuntamente la formazione di una nuova moneta.
BRICS è l’acronimo di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. La decisione di espandere l’alleanza sarà presa congiuntamente nel prossimo vertice BRICS e il blocco potrebbe presto diventare BRICS+.
Il numero totale di Paesi che potrebbero sfidare il dollaro USA sulla scena globale ha raggiunto 41. Le Nazioni in via di sviluppo che vogliono accettare la valuta BRICS provengono dall’Asia, dall’Africa e dall’Europa dell’Est…

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Al Summit di Johannesburg, i BRICS annunceranno il Nuovo Sistema Finanziario Globale (QFS)!

di Armando Savini
Dal 22 al 24 agosto 2023 si svolgerà a Johannesburg il 15° Summit dei BRICS, dove sarà annunciato il nuovo sistema finanziario globale che sta già innescando cambiamenti epocali.
Da pochi giorni è stata pubblicata la notizia dell’annuncio ufficiale da parte dei BRICS del nuovo sistema monetario e finanziario (QFS) che sta per scalzare l’egemonia del dollaro.
Tra i primi a darne notizia, la testata di Geopolitica ed Economia NewsAcademy. Secondo le informazioni rivelate da News Academy, “è previsto che verrà annunciata una nuova valuta commerciale legata all’oro. Questo evento potrebbe innescare un’esplosione nel valore dell’oro e dell’argento, con un aumento che potrebbe durare mesi. In alternativa, si potrebbe prevedere una rivalutazione significativa dell’argento, con un incremento del +3000% rispetto ai minimi del 16 marzo 2020, e un aumento del +700% per l’oro in un periodo di 10 o 12 anni”

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Discorso di Putin del 9 maggio

Il testo completo del Discorso di Putin…
Cari cittadini della Russia! Cari veterani! Compagni soldati e marinai, sergenti e sottufficiali! Ufficiali, generali e ammiragli! Soldati e comandanti impegnati nell’Operazione Militare Speciale! Buona Giornata della Vittoria!
In onore dei nostri padri, nonni e bisnonni, che hanno glorificato il proprio nome difendendo la Patria. Con incommensurabile coraggio ed enormi sacrifici hanno salvato l’umanità dal nazismo. Oggi la civiltà si trova ancora una volta a un punto di svolta cruciale.
Contro la nostra Patria è stata ancora una volta scatenata una vera e propria guerra, ma noi abbiamo resistito al terrorismo internazionale e proteggeremo anche la popolazione del Donbass e garantiremo la nostra sicurezza. Per noi, per la Russia, non ci sono nazioni ostili e nemiche né in Occidente né in Oriente. Come la stragrande maggioranza delle persone sul pianeta, vogliamo un futuro di pace, libertà e stabilità…

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Christine Lagarde: Prove Generali di Tecnocrazia

di Matteo Masi 
Lunedì 17 Aprile Christine Lagarde ha tenuto (1) un interessante discorso dal tiolo: “Le banche centrali in un mondo che si frammenta” in un evento organizzato dal “Council on Foreign Relations”, un importante (forse uno trai più importanti) think tank statunitense (2) specializzato in politica estera e affari internazionali (pubblica il bimestrale “Foreign Affairs”).
Nel discorso della Lagarde vengono toccati i più importanti argomenti di politica internazionale, dal punto di vista della politica monetaria e come questi argomenti influenzano e influenzeranno le azioni delle banche centrali.
Il titolo del discorso lascia intuire l’argomento principale attorno al quale ruota la dissertazione: ci troviamo di fronte a un mondo che si sta frammentando e diventando inevitabilmente “multipolare” (punto su cui ritornerà più volte).
Qual è il contesto geopolitico, cosa si intende per multipolarità e come le banche centrali dovrebbero reagire secondo la Lagarde? “Stiamo assistendo a una frammentazione dell’economia globale in blocchi in competizione tra loro, con ciascun blocco che cerca di avvicinare il resto del mondo ai propri interessi strategici e valori condivisi

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Il Quadro è Lampante, sotto il nostro Naso

di Nicoletta Forcheri
La cosa è così semplice e lampante: vogliono smembrare la Russia, già da anni oramai, e hanno cominciato a farlo dall’Ucraina (colpo di stato 2014, embarghi economici e finanziari da anni, persecuzioni di massa dei russi, addestramento milizie neonazi). Modello Yugoslavia.
Perché? L’Ucraina è ricchissima di terre rare e di grano. Ma non solo. Putin è un sovranista scomodo, che ha fatto un po’ di pulizia tra gli oligarchi traditori. Putin è riuscito laddove stava riuscendo Moro e quella classe DC stanca del dominio Usa, o meglio fedele al dettato costituzionale: una sorta di economia mista.
Non vi è niente di peggio per la cricca finanziario-kazara di un paese affrancato che persegua l’economia mista. Tutela della proprietà privata di tutti e della libertà d’impresa, ma limitata da fini sociali e cooperativi esercitati dallo Stato.
Essi governano e controllano i popoli considerati allevamenti intensivi sempre meglio con il neoliberismo o con il comunismo e adesso, colmo del paradosso, ci vogliono imporre una sorta di capitalcomunismo, “non avrai nulla e sarai felice”, ridotto in schiavitù nella società dell’internet trasparente e della sorveglianza ma “reddito universale per tutti”, cioé le briciole magari allietate dagli occhiali del metaverso…

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Putin: “La Situazione è, in una certa Misura, Rivoluzionaria”

di Pepe Escobar
Putin ha centrato il punto in cui ci troviamo: sull’orlo di una rivoluzione.
In un discorso onnicomprensivo tenuto alla sessione plenaria del 19° incontro annuale del Valdai Club, il Presidente Putin ha lanciato una critica devastante e a più livelli dell’unipolarismo.
Da Shakespeare all’assassinio del generale Soleimani; dalle riflessioni sulla spiritualità alla struttura dell’ONU; dall’Eurasia come culla della civiltà umana all’interconnessione tra BRI, SCO e INSTC; dai pericoli nucleari a quella penisola periferica dell’Eurasia “accecata dall’idea che gli Europei siano migliori degli altri”, il discorso ha evidenziato, in stile Brueghel, un quadro della “pietra miliare storica” che abbiamo di fronte, nel bel mezzo del “decennio più pericoloso dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.”
Putin si è persino spinto a dire che, secondo le parole dei classici, “la situazione è, in una certa misura, rivoluzionaria” poiché “le classi superiori non possono e le classi inferiori non vogliono più vivere così”. Quindi tutto è in gioco, perché “il futuro del nuovo ordine mondiale si sta delineando davanti ai nostri occhi”

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