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Discorso di Putin del 9 maggio

Il testo completo del Discorso di Putin…

Cari cittadini della Russia! Cari veterani! Compagni soldati e marinai, sergenti e sottufficiali! Ufficiali, generali e ammiragli! Soldati e comandanti impegnati nell’Operazione Militare Speciale! Buona Giornata della Vittoria!

In onore dei nostri padri, nonni e bisnonni, che hanno glorificato il proprio nome difendendo la Patria. Con incommensurabile coraggio ed enormi sacrifici hanno salvato l’umanità dal nazismo. Oggi la civiltà si trova ancora una volta a un punto di svolta cruciale.

Contro la nostra Patria è stata ancora una volta scatenata una vera e propria guerra, ma noi abbiamo resistito al terrorismo internazionale e proteggeremo anche la popolazione del Donbass e garantiremo la nostra sicurezza. Per noi, per la Russia, non ci sono nazioni ostili e nemiche né in Occidente né in Oriente. Come la stragrande maggioranza delle persone sul pianeta, vogliamo un futuro di pace, libertà e stabilità.

Riteniamo che qualsiasi ideologia di supremazia sia intrinsecamente riprovevole, criminale e mortale. Eppure le élite globaliste occidentali continuano a parlare della loro esclusività, a mettere i popoli gli uni contro gli altri e a dividere le società, a provocare violenti conflitti e colpi di Stato, a seminare odio, russofobia e nazionalismo aggressivo, a distruggere la famiglia e i valori tradizionali che rendono l’uomo umano. E tutto per continuare a dettare, a imporre ai popoli la propria volontà, i propri diritti, le proprie regole, in sostanza, un sistema di ladrocinio, violenza e repressione.

Queste élites sembrano aver dimenticato a cosa ha portato la folle pretesa dei nazisti di dominare il mondo. Hanno dimenticato chi ha sconfitto questo male mostruoso e totale, chi ha difeso la patria e ha sacrificato la propria vita per liberare i popoli d’Europa.

Vediamo come in alcuni Paesi vengono distrutti, senza scrupoli e a sangue freddo, i memoriali ai soldati sovietici, come vengono demoliti i monumenti ai grandi generali, e come si stia invece creando un vero e proprio culto dei nazisti e dei loro complici, cancellando e falsificando al contempo la memoria dei veri eroi. Questa profanazione delle imprese e delle vittime della generazione vittoriosa è anch’essa un crimine, il palese revanscismo di coloro che hanno cinicamente e manifestamente preparato una nuova campagna contro la Russia, riunendo a questo scopo la feccia neonazista di tutto il mondo.

Il loro obiettivo non è nulla di nuovo: disintegrare e annientare il nostro Paese, rovesciare l’esito della Seconda guerra mondiale, distruggere una volta per tutte il sistema di sicurezza globale e il diritto internazionale, soffocare qualsiasi centro di sviluppo sovrano.

Ambizioni eccessive, arroganza e lassismo portano inevitabilmente alla tragedia. Questa è la ragione della catastrofe che sta vivendo il popolo ucraino. Un popolo che è diventato ostaggio di un colpo di Stato, del regime criminale che ne è nato e dei suoi padroni occidentali, per i quali il popolo ucraino è una merce di scambio per la realizzazione dei propri piani crudeli ed egoistici.

Per noi in Russia la memoria dei difensori della Patria è sacra, la conserviamo nei nostri cuori. Rendiamo omaggio ai partecipanti alla Resistenza che hanno coraggiosamente combattuto contro il nazismo e ai soldati degli eserciti alleati di Stati Uniti, Gran Bretagna e altri Paesi.

Ricordiamo e onoriamo l’impresa dei combattenti cinesi nella lotta contro il militarismo giapponese. Sono convinto di una cosa: l’esperienza di solidarietà e partenariato maturata negli anni di lotta contro la minaccia comune è la nostra inestimabile eredità. Un solido pilastro, specialmente ora che la tendenza irreversibile verso un mondo multipolare più giusto, basato sui princìpi della fiducia e della sicurezza indivisibile e su uguali opportunità per tutti i Paesi e per tutti i popoli per uno sviluppo libero e indipendente, sta prendendo slancio.

È molto importante che i leader della Comunità degli Stati Indipendenti si siano riuniti qui a Mosca oggi. Lo considero un gesto di gratitudine verso l’impresa d’armi dei nostri antenati, che hanno combattuto insieme e hanno vinto insieme – tutti i popoli dell’URSS hanno contribuito alla vittoria comune.

Lo ricorderemo sempre. Chiniamo il capo in memoria di tutti coloro che sono stati uccisi in guerra, in memoria di figli, figlie, padri, madri, nonni, mariti, mogli, fratelli, sorelle, parenti e amici.

Osserviamo un minuto di silenzio.

Cari cittadini della Russia! Le battaglie decisive per il destino della nostra Patria sono sempre state patriottiche, nazionali e sacre. Siamo fedeli al volere dei nostri antenati, comprendiamo profondamente e chiaramente cosa significa essere degni dell’altezza delle loro conquiste militari, lavorative e morali. Siamo orgogliosi dei partecipanti all’operazione militare speciale, di tutti coloro che combattono in prima linea, che assicurano il fronte sotto al fuoco, che soccorrono i feriti.

Al momento non c’è causa più grande del vostro lavoro. Da voi dipendono la sicurezza del nostro Paese, il futuro del nostro Stato e del nostro popolo. Con onore state compiendo il vostro dovere militare, state combattendo per la Russia. Le vostre famiglie, i vostri figli e i vostri amici sono con voi. Vi stanno aspettando. Sono sicuro che sentite il loro amore sconfinato. L’intero Paese si è mobilitato per sostenere i nostri eroi. Tutti sono pronti ad aiutare e pregare per voi.

Compagni! Amici, cari veterani! Oggi ogni famiglia del nostro Paese onora i veterani della Grande Guerra Patriottica, ricorda i propri parenti ed eroi e depone fiori presso i monumenti di guerra. Siamo insieme sulla Piazza Rossa, in una terra che ricorda Yuri Dolgorùkij e Dmitrij Donskòj, le imprese di Mìnin e Pozhàrsky, i soldati di Pietro il Grande e Kutùzov, le parate del 1941 e del 1945.

Oggi sono qui i partecipanti all’operazione militare speciale: i membri regolari dell’esercito e coloro che si sono uniti ai ranghi delle Forze Armate durante la mobilitazione parziale, i soldati dei corpi di Lugànsk e Donétsk, molte unità di combattimento volontarie, i dipendenti della Guardia Nazionale, del Ministero degli Interni, dell’FSB, del Ministero delle Emergenze e di altri servizi e agenzie speciali.

Auguri, amici! Auguri a tutti coloro che stanno combattendo per la Russia, che ora sono sul campo di battaglia.

Durante la Grande Guerra Patriottica i nostri eroici antenati hanno dimostrato che non c’è nulla di più forte, più potente e più solido della nostra unità. Non c’è nulla al mondo più forte dell’amore per la nostra patria.

Alla Russia! Alle nostre valorose Forze Armate! Alla vittoria! Urrà!

Fonte: https://www.luogocomune.net/16-geopolitica/6237-discorso-di-putin-del-9-maggio

SUCCEDE SEMPRE QUALCOSA DI MERAVIGLIOSO
di Gianluca Gotto

Succede sempre qualcosa di meraviglioso

di Gianluca Gotto

Gianluca Gotto è un idolo per moltissimi ragazzi perché è riuscito a realizzare il sogno di tanti: abbandonare la vita d’ufficio per viaggiare, lavorando da remoto.

Il memoir inspirational in cui racconta la sua scelta di vita, Le coordinate della felicità , un vero e proprio “manifesto per spiriti liberi”, ha superato in pochi mesi le 17.000 copie vendute.

Con questo nuovo libro torna alla narrativa, dopo l’ottimo esito del suo primo romanzo Come una notte a Bali.

I temi toccati sono quelli cari al suo pubblico: il viaggio, i sogni, la felicità.

Dalla quarta di copertina

Succede sempre qualcosa di meraviglioso è il racconto di un viaggio che ha come protagonista Davide, un ragazzo che vede tutte le sue certezze crollare una dopo l'altra, fino a perdere il desiderio di vivere. E Guilly, un personaggio fuori dal tempo che Davide, per caso o per destino, incontra in Vietnam e da cui apprende un modo alternativo e pieno di luce di prendere la vita.

Una storia di rinascita in cui perdersi per ritrovarsi, che Gianluca Gotto racconta portando il tema della ricerca della felicità – già affrontato nell'autobiografia Le coordinate della felicità – su un piano universale: la destinazione finale di questo viaggio non è conquistare un certo tipo di vita, ma uno stato d'animo.

Una sensazione di calore che è sempre dentro di noi, indipendentemente da quello che il destino ci ha riservato. Potremmo chiamarla in tanti modi: serenità, pace interiore, leggerezza, calma. Oppure, come direbbe Guilly, "la sensazione di essere a casa, sempre".

Estratto dal libro

Questo viaggio è una follia, e una persona puramente razionale non l'avrebbe mai fatto. Che tu voglia ammetterlo oppure no, se sei qui è perché hai deciso di assecondare il richiamo verso qualcosa di più grande.

Forse, ora, bisogna solo avere il coraggio di proseguire su questa strada.

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