La Morte di Navalny

di Davide Malacaria
Il decesso di Navalny nel carcere siberiano arriva a pochi giorni dall’intervista di Tucker Carlson a Putin, oscurandola. Nuovo ossigeno per la propaganda anti-russa e per la guerra ucraina.
La morte di Alexei Navalny ha fatto il giro del mondo. Incarcerato dopo il suo ritorno in Russia a seguito di un asserito avvelenamento per il quale era stato trasferito in Germania (con il consenso di Mosca), è morto oggi in un carcere siberiano.
La Morte di Navalny, l’Intervista di Putin e la Guerra Ucraina
La sua morte giunge come una manna per la propaganda anti-russa che negli ultimi tempi stava arrancando. L’intervista di Tucker Carlson a Putin, “probabilmente l’evento di informazione più visto della storia”, come scriveva Ron Paul, aveva rilanciato l’immagine dello zar nel mondo.
La morte di Navalny avrà l’effetto di oscurare quell’intervista, se non di sommergerla con effetto tombale. E chiunque si azzarderà a parlarne in termini elogiativi o a rilanciarla sarà bollato come lacché del dittatore che ha fatto morire un dissidente in un gulag (sempre che vada bene)…

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Ucraina e “Sturmtruppen”: 2 Anni di Bugie e assurdità

di Daniela Ranieri
Frasi scritte o pronunciate da politici, giornalisti ed esperti dal 24 febbraio 2022 a oggi.
Ci sono un aggressore e un aggredito, punto. Se vedo un bambino grande che picchia uno piccolo non chiedo chi ha ragione. Se cade l’Ucraina, cadrà l’intera Europa. La Nato non è coinvolta in questa guerra. Putin ha il Parkinson. Ha un tumore terminale al pancreas. Ha avuto un arresto cardiaco. Putin finirà male. Non si tratta col nemico. Non è la guerra in Ucraina, è la guerra contro tutti noi. Chi pensa che la situazione sia complessa è putiniano. Pacifisti o pacifinti? Pacifinti o pacitonti. Putiniani. Putinieri. Putinversteher. Sinistra “né né”. Il Fatto Quotidiano è putiniano.
Occorre subito la no-fly zone. Non c’è alternativa per gli Stati Uniti, l’Europa e i loro alleati se non garantire che l’Ucraina vinca questa guerra. Zelensky, l’attore che si trasformò in Churchill. Un Churchill per l’era dei social media. Non abbiamo vie d’uscita che sostenere la Resistenza e inasprire le sanzioni…

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La Lettera di Vladimir Putin al Mondo

di Medeea Greere
Qui di seguito la lettera del Presidente Putin al mondo.
“Cari abitanti del nostro bellissimo pianeta Terra, Io, il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ho deciso di rivolgermi direttamente a tutti voi, bypassando i diplomatici, i vostri leader e giornalisti.
In Russia esiste il cosiddetto “scambio degli Urali”, dove è vietato mentire, ingannare ed esagerare. Pertanto, parlerò molto onestamente in modo che tutti siano convinti della verità delle mie parole.
La Russia è un Paese grande e ricco, il suo valore più importante sono i più di 150 milioni di persone che vivono in un territorio dove la giustizia viene prima di tutto. Non abbiamo bisogno di nuovi territori. Abbiamo energia e tutte le altre risorse sono abbondanti…

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L’Italia, l’Oman d’Europa!

di Laura Ruggeri
Putin è nella lista dei finalisti del “Time”!
Alessandro Orsini scrive: “Siccome Putin ha vinto la guerra in Ucraina; siccome ha vinto la guerra del petrolio; siccome ha vinto la guerra delle sanzioni; siccome ha esteso le relazioni internazionali della Russia; siccome ha umiliato l’Unione europea e la Nato; siccome il Pil della Russia cresce mentre l’Unione europea è in recessione; siccome ha sconfitto la controffensiva della Nato in Ucraina; potrebbe essere l’uomo dell’anno per il ‘Time'”

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Discorso di Putin del 9 maggio

Il testo completo del Discorso di Putin…
Cari cittadini della Russia! Cari veterani! Compagni soldati e marinai, sergenti e sottufficiali! Ufficiali, generali e ammiragli! Soldati e comandanti impegnati nell’Operazione Militare Speciale! Buona Giornata della Vittoria!
In onore dei nostri padri, nonni e bisnonni, che hanno glorificato il proprio nome difendendo la Patria. Con incommensurabile coraggio ed enormi sacrifici hanno salvato l’umanità dal nazismo. Oggi la civiltà si trova ancora una volta a un punto di svolta cruciale.
Contro la nostra Patria è stata ancora una volta scatenata una vera e propria guerra, ma noi abbiamo resistito al terrorismo internazionale e proteggeremo anche la popolazione del Donbass e garantiremo la nostra sicurezza. Per noi, per la Russia, non ci sono nazioni ostili e nemiche né in Occidente né in Oriente. Come la stragrande maggioranza delle persone sul pianeta, vogliamo un futuro di pace, libertà e stabilità…

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Stoltenberg ha parlato: Ora attenti a Capire Chi Vuole veramente la Guerra

di Diego Fusaro
È una tesi che viene ribadita ad infinitum già da tempo e che tuttavia, in questa particolare circostanza nella quale ci troviamo, assume una sfumatura e un peso realmente dirimenti.
Stoltenberg, segretario generale della NATO, lo ha ribadito proprio in questi giorni: l’Ucraina, egli ha asserito solennemente, entrerà nella NATO. Che questa, per parte sua, sia già entrata da tempo nell’Ucraina, aggiungiamo noi, è al di là di ogni ragionevole dubbio.
Certo, non è una novità quella secondo cui gli Stati Uniti d’America e quel loro braccio armato che è la NATO desiderano da tempo far sì che l’Ucraina entri nell’organizzazione di Stoltenberg acciocché questa si spinga fino ai confini della Russia.
E tuttavia la tesi che un tempo era pura teoria sta divenendo, come usa dire, prassi proprio grazie a questa guerra che appartiene non all’Ucraina e alla Russia, ma al blocco euro atlantista che procede contro il blocco orientale, segnatamente la Russia in questo momento e in prospettiva, la Cina stessa…

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Il Quadro è Lampante, sotto il nostro Naso

di Nicoletta Forcheri
La cosa è così semplice e lampante: vogliono smembrare la Russia, già da anni oramai, e hanno cominciato a farlo dall’Ucraina (colpo di stato 2014, embarghi economici e finanziari da anni, persecuzioni di massa dei russi, addestramento milizie neonazi). Modello Yugoslavia.
Perché? L’Ucraina è ricchissima di terre rare e di grano. Ma non solo. Putin è un sovranista scomodo, che ha fatto un po’ di pulizia tra gli oligarchi traditori. Putin è riuscito laddove stava riuscendo Moro e quella classe DC stanca del dominio Usa, o meglio fedele al dettato costituzionale: una sorta di economia mista.
Non vi è niente di peggio per la cricca finanziario-kazara di un paese affrancato che persegua l’economia mista. Tutela della proprietà privata di tutti e della libertà d’impresa, ma limitata da fini sociali e cooperativi esercitati dallo Stato.
Essi governano e controllano i popoli considerati allevamenti intensivi sempre meglio con il neoliberismo o con il comunismo e adesso, colmo del paradosso, ci vogliono imporre una sorta di capitalcomunismo, “non avrai nulla e sarai felice”, ridotto in schiavitù nella società dell’internet trasparente e della sorveglianza ma “reddito universale per tutti”, cioé le briciole magari allietate dagli occhiali del metaverso…

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Putin: “La Situazione è, in una certa Misura, Rivoluzionaria”

di Pepe Escobar
Putin ha centrato il punto in cui ci troviamo: sull’orlo di una rivoluzione.
In un discorso onnicomprensivo tenuto alla sessione plenaria del 19° incontro annuale del Valdai Club, il Presidente Putin ha lanciato una critica devastante e a più livelli dell’unipolarismo.
Da Shakespeare all’assassinio del generale Soleimani; dalle riflessioni sulla spiritualità alla struttura dell’ONU; dall’Eurasia come culla della civiltà umana all’interconnessione tra BRI, SCO e INSTC; dai pericoli nucleari a quella penisola periferica dell’Eurasia “accecata dall’idea che gli Europei siano migliori degli altri”, il discorso ha evidenziato, in stile Brueghel, un quadro della “pietra miliare storica” che abbiamo di fronte, nel bel mezzo del “decennio più pericoloso dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.”
Putin si è persino spinto a dire che, secondo le parole dei classici, “la situazione è, in una certa misura, rivoluzionaria” poiché “le classi superiori non possono e le classi inferiori non vogliono più vivere così”. Quindi tutto è in gioco, perché “il futuro del nuovo ordine mondiale si sta delineando davanti ai nostri occhi”

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Il “Vertice di Samarcanda” segna il Fallimento del Progetto americano di Isolamento della Russia

di Luciano Lago
Il vertice SCO (Organizzazione per la cooperazione di Shanghai) con la partecipazione di Vladimir Putin e del presidente cinese Xi Jinping, ha mostrato che i tentativi di “cancellare” la Russia sulla scena internazionale sono falliti.
Al contrario il vertice dimostra che la sfera di influenza di Mosca si è notevolmente allargata verso l’Asia, il continente del massimo sviluppo economico e demografico. La Russia nella regione è sempre più percepita come “loro”, una potenza asiatica, mentre prima era considerato più come un “europeo”. Secondo gli esperti, il vertice rafforza la svolta della Russia verso est. 
Cosa è riuscita a ottenere la Russia nel primo giorno del forum di Samarcanda?…

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Trust the Plan: e se ci fosse davvero un Progetto Segreto tra Trump, Putin e Xi Jinping?

di Martina Giuntoli
Ad oggi la battaglia contro le elite di Davos e contro il mondialismo unipolare, quella stessa battaglia che aveva iniziato Trump nel 2016, pare proprio la stia combattendo Putin.
Donald Trump lo abbiamo sentito più volte negli ultimi mesi fare affermazioni non proprio chiarissime in merito alle sue posizioni in politica internazionale. Magari ci saremmo aspettati dichiarazioni ancora più apertamente anti-globaliste una volta lasciata la Casa Bianca, e invece nulla.
Lo stesso Monsignor Viganò, nella sua lettera dell’ottobre del 2020, come ricorderete,  aveva visto in lui il candidato ideale da opporre contro il Great Reset. Eppure, dopo le vicende elettorali tristemente terminate con un broglio di sistema, Trump ha lasciato il suo posto, ha fatto i bagagli e si è trasferito a Mar-a-Lago in una specie di esilio volontario, ritornando solo di tanto in tanto a parlare dal palco di qualche suo rally, o al telefono per qualche intervista tv.
E quindi davvero dovremmo pensare che per il Trump che abbiamo conosciuto sia tutto finito così?…

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