C’era una volta la Rai…

di Giuseppe Giannini
La Rai festeggia i 70 anni, ed è tutto un susseguirsi di (auto) celebrazioni.
Siamo passati dalla “rivoluzione culturale” del mezzo televisivo, che come tutti i grandi media, seppur uniformante e propagandistico svolgeva comunque la sua funzione pubblica (per il quale i cittadini pagano il canone ricordiamolo) e pedagogica, all’attuale stato pietoso dell’informazione generalista.
Una volta la tv di Stato, raggiungendo tutte le case, univa il centro e la periferia, la vita delle città con la desolazione delle zone interne. Così anche gli analfabeti avevano modo di scolarizzarzi, grazie a programmi educativi, ma anche a sceneggiati tratti dai classici della letteratura…

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La Russia non può Perdere…

di Andrea Zhok
Ho curiosato sulla stampa mainstream (ogni tanto è utile fare una passeggiata dietro le linee nemiche) e mi sono imbattuto in un titolo interessante su “La Stampa” di Torino: Titolo “La Russia ha più uomini, mezzi, risorse; o la Nato entra in campo o Kiev perderà.” Sottotitolo “Usa ed Europa sono davanti a scelte difficili: l’ipotesi di inviare truppe occidentali non può essere scartata.”
Questo titolo campeggia su un articolo nientepopodimeno del prestigioso analista Lucio Caracciolo. Ora, leggendo l’articolo, come c’era da aspettarsi, gli argomenti di Caracciolo sono di carattere analitico e descrittivo, pesati attentamente, e presentano tre scenari possibili: “(1) Ridurre il sostegno militare a Kiev fino a convincere Zelensky dell’impossibilità di vincere, dunque della necessità di compromettersi con Mosca; (2) entrare in guerra per salvare l’Ucraina e distruggere la Russia a rischio di distruggere anche sé stessi; (3) negoziare con i russi un cessate-il-fuoco alle spalle degli ucraini per imporlo agli aggrediti.” Queste opzioni vengono considerate da Caracciolo: “Scenari molto improbabili (primo e terzo) o semplicemente assurdi (il secondo).”

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I Files di Twitter: “Ogni Teoria del Complotto si è avverata!”

di Milosz Matuschek
I files Twitter di Elon Musk dimostrano la manipolazione inaudita dell’opinione pubblica. È l’inizio della fine del potere del mainstream?
Censura è una brutta parola, soprattutto nelle democrazie. In realtà non dovrebbe esistere. Censura significa manipolare la formazione del pensiero sopprimendo determinate informazioni.
Negli ultimi tre anni di Corona, milioni di post sulle piattaforme sociali sono stati oscurati, rifiutati, cancellati. I file di Twitter dimostrano ora che ciò avveniva spesso per iniziativa di agenzie statali come la CIA e l’FBI, il governo degli Stati Uniti e il produttore di vaccini Pfizer. Chiunque disponeva di un potere sufficiente poteva calibrare i social media a proprio favore e controllare così il corso del dibattito pubblico.
Una libera competizione di opinioni: nessuna possibilità. Tappeto rosso, invece, per la narrazione ufficiale del governo. Durante la pandemia, il mainstream mediatico era comunque in linea con il governo e un completo fallimento…

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Si accende una Speranza

di Augusto Sinagra
I “Miracoli” di San Zelensky…
La Signora Concettina Donnarumma di Frattamaggiore, di 97 anni di età e affetta da diverse e gravi patologie, tra le quali un tumore allo stato terminale, dopo essere andata in totale blocco cardiaco per più di due ore e un quarto, e avendo già ricevuto il sacramento dell’estrema unzione dal parroco Giovanni Diocisalvi, ha ripreso vita ed è riapparsa nelle condizioni fisiche e mentali di una quarantenne.
L’evento ha suscitato uno straordinario stupore in Paese per la miracolosa e completa guarigione. La comunità scientifica non riesce a dare una spiegazione. Una folla festante si è adunata sotto la casa della signora Concettina…

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La Versione di Mariana…

La stampa occidentale unanime il 9 marzo 2022 descrive un bombardamento aereo e spara in prima pagina la foto di una donna incinta che fugge discendendo una scala piena di detriti, con una faccia insanguinata e impaurita. Si scopre poi che si tratta della blogger e modella Mariana Vishegirskaya.
Questo video di Giorgio Bianchi – con mezzi modesti e un giornalismo che ritorna all’ABC del mestiere – è uno straordinario scoop: https://www.youtube.com/watch?v=pj5ElB3Fnp0.
Ogni episodio della nuova fase della guerra ucraina è soggetto a un trauma mediatico iniziale, quello che ci dà l’ “imprinting”, cioè l’apprendimento base del nuovo mondo su cui ci affacciamo e delle nuove credenze sulle quali dobbiamo far fede. Una volta educate le menti con uno choc, le riletture successive dell’episodio andranno controcorrente e perciò partiranno sfavorite.
Prendete il caso dell’ospedale della città ucraina di Mariupol. La stampa occidentale unanime il 9 marzo 2022 descrive un bombardamento aereo e spara in prima pagina la foto di una donna incinta che fugge discendendo una scala piena di detriti, con una faccia insanguinata e impaurita. Si scopre poi che si tratta della blogger e modella Mariana Vishegirskaya…

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Gli Uomini nella Caverna

di Massimo Mazzucco
Siamo tutti ammutoliti, in questo momento. Siamo come uomini raccolti in una caverna, abbracciati l’uno all’altro, che attendono sconcertati e impotenti l’evolversi della tempesta là fuori. Cosa succederà nei prossimi giorni, nelle prossime settimane?
Ci sarà finalmente un po’ di sereno, o si scateneranno le furie del cielo, con tonnellate di acqua e di vento che si riverseranno su di noi? Il nostro sconcerto dipende da un fatto molto semplice: l’impossibilità di controllare gli eventi.
Esattamente come l’uomo è impotente di fronte alle forze della natura, così noi siamo impotenti di fronte alla perdita di raziocinio della maggioranza dei nostri concittadini. L’uragano mentale del covid ha spazzato dalle menti dei più deboli ogni residua capacità di ragionare. La paura ha preso il sopravvento sulla logica, e come tutte le greggi impaurite, la popolazione si è andata a rifugiare proprio nella tana che il padrone le aveva preparato: quella della sottomissione incondizionata…

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Come Creare una Finta Pandemia

di Miri Anne
Dall’inizio della pandemia, molti “scienziati” ci hanno detto che i test diagnostici non sono accurati, poiché creano falsi positivi man mano che i risultati vengono moltiplicati.
Ora l’Organizzazione mondiale della sanità sta dicendo la stessa cosa. Cosa fa il Test PCR? Rileva le sequenze genetiche dei virus, ma non i virus stessi. Più cicli di amplificazione vengono sottoposti al risultato del test, più sequenze vengono rilevate.  
Abbiamo tutti vari “detriti genetici” dentro di noi, e come ha detto l’inventore del test PCR “chiunque può essere positivo su qualsiasi cosa con il test PCR, che non ci dice se qualcuno è malato”. Pertanto, chiunque voglia orchestrare una presunta pandemia e creare molti “casi positivi” per terrorizzare le masse, semplicemente amplifica molte volte i risultati del test PCR…

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Prove di Regime

di Max Del Papa
Prove di Regime: i pieni poteri, l’intolleranza dei tolleranti, la ferocia dei “buoni”, il silenzio-assenso di Mattarella.
Ci sono gli aspetti eclatanti, costituzionali – anzi, anticostituzionali – di un regime in fieri: i pieni poteri, la reiterazione del terrore emergenziale, gli oppositori spediti a processo, la censura sulle risoluzioni del sinedrio virologico.
E poi ci sono le spie, i segnali che passano e vanno ma non sono meno gravi, meno allarmanti: questi propedeutici a quelli. Frutto apparente di sventatezza, di avventurismo ma forse è il contrario, una tortura sottile, autorigenerante, una pressione psicologica continua e metodica. Ci sono i marines spediti a pattugliare la spiaggia a Ventimiglia come fosse la Normandia, soldati in assetto contro pericolosissimi bagnanti; c’è la polizia calata nei sotterranei della metropolitana a intimidire, a multare quelli che negl’inferi surriscaldati non sopportano la mascherina e se la calano…

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Lasciate che noi… veniamo ai bambini!

di Barbara Tampieri (Lameduck)
Marcello Veneziani ha già detto tutto, ma io ci provo lo stesso ad aggiungere qualche ragionamento, perché la sua è una visione persino troppo ottimistica dell’abuso, più che uso, pretestuoso dell’infante, in quella che chiamo la “Pedo-propaganda del regime Novordomondialista”.
Per saperne riconoscerne il significato ancora più oscuro, che oramai si appalesa sempre più sfrontatamente in questa battaglia finale della hỳbris dei volonterosi maggiordomi di Satana, occorre averne appreso il linguaggio, essere passati attraverso il fuoco.
La sacerdotessa frigida del riscaldamento globale Greta, è stata messa momentaneamente nel congelatore, metaforicamente, s’intende, forse in attesa di un restyling di immagine o prepensionamento, visto lo scarso appeal che ha dimostrato. Greta, con le trecce totalitarie tirate allo spasimo e con malagrazia da una mamma-frigorifero (“vedete che l’autismo è colpa della mamma?” suggeriscono), è stata smascherata. Accostarla agli Juncker e alle Lagarde ha svelato il trucco degli sceneggiatori…

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Ecco come l’allarme razzismo premia gli “inventori di Bufale”

di Alice Battaglia
Le “fake news” riguardo ai cosiddetti “hate crimes” (i “crimini d’odio”) sono parecchie, e vengono amplificate ad arte dai media mainstream.
Di Jussie Smollett, della bizzarra aggressione omofoba da lui denunciata, e della successiva conferma del fatto che si trattasse non di razzismo, bensì di una miserabile farsa inscenata dall’attore stesso, si è già parlato abbastanza. Ma il caso Smollett è davvero isolato? Oppure le “fake news” riguardanti i “crimini d’odio” sono molte più del previsto, e vengono sistematicamente amplificate dal coro dei media?…

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