Migranti come turisti in vacanza

di Magdi Allam
Se in Italia arrivi su un barcone e dichiari di essere fuggito da una guerra, acquisisci lo status internazionalmente tutelato di “richiedente asilo”, se invece arrivi in aereo, devi avere un visto d’ingresso e dimostrare di poterti mantenere.
Cari amici, è successo a fine luglio a Lampedusa. In undici, otto uomini e tre donne, sono sbarcati con bagagli e un barboncino al guinzaglio. Stanno tutti benissimo, gli uomini hanno il pancione e la barbetta curata. Vestono come turisti in vacanza. Il barboncino è di una delle tre donne, arrivata in jeans e cappello di paglia: “Sono stata 15 anni in Italia, poi sono tornata nel mio paese e ora sono tornata di nuovo in Italia perché mi piace. Spero di trovare un lavoro e la libertà perché in Tunisia è piena di carceri, è piena di schifo”. Intervistata da News Mediaset la donna ha ricostruito il viaggio: “Abbiamo comprato, tutti quanti, una barca. Ognuno di noi ha dato un poco di soldi e abbiamo guidato per arrivare qua”

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Prove di Regime

di Max Del Papa
Prove di Regime: i pieni poteri, l’intolleranza dei tolleranti, la ferocia dei “buoni”, il silenzio-assenso di Mattarella.
Ci sono gli aspetti eclatanti, costituzionali – anzi, anticostituzionali – di un regime in fieri: i pieni poteri, la reiterazione del terrore emergenziale, gli oppositori spediti a processo, la censura sulle risoluzioni del sinedrio virologico.
E poi ci sono le spie, i segnali che passano e vanno ma non sono meno gravi, meno allarmanti: questi propedeutici a quelli. Frutto apparente di sventatezza, di avventurismo ma forse è il contrario, una tortura sottile, autorigenerante, una pressione psicologica continua e metodica. Ci sono i marines spediti a pattugliare la spiaggia a Ventimiglia come fosse la Normandia, soldati in assetto contro pericolosissimi bagnanti; c’è la polizia calata nei sotterranei della metropolitana a intimidire, a multare quelli che negl’inferi surriscaldati non sopportano la mascherina e se la calano…

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A marzo crolla la Produzione industriale: -28,4%… ma si sanano i clandestini

A marzo 2020, l’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito del 28,4% rispetto a febbraio. Figuriamoci ad aprile…
Nei dati Istat, il primo trimestre 2020 vede a -8,4% la produzione, rispetto al trimestre precedente. Su marzo 2019 l’indice è diminuito, corretto per gli effetti di calendario, del 29,3%. Tutti i principali settori registrano variazioni tendenziali negative. Più colpite la fabbricazione di mezzi di trasporto (-52,6%) e le industrie tessili e abbigliamento (-51,2%).
Confcommercio: a rischio 270mila imprese
Sono circa 270mila (il 10% del totale) le imprese del commercio e dei servizi che rischiano la chiusura definitiva, se le condizioni economiche non dovessero migliorare rapidamente, con una riapertura piena ad ottobre. È la stima di Confcommercio…

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Stampa britannica: territorio italiano a rischio tribalizzazione

di Bruno Battaggia Bandolino
Secondo la stampa inglese il territorio italiano sarebbe a forte rischio di tribalizzazione.
Tradotto in termini semplici, significa che le bande di migranti potrebbero appropriarsi di aree più o meno vaste delle nostre città (come in parte hanno già fatto) e difenderle come fossero una loro proprietà, proprio come si usa fare nelle zone africane attraversate da guerre civili e conflitti tribali.
A fare questa rivelazione è un articolo del “Times”, datato 29 giugno 2017, e un altro del “The Guardian” dell’agosto scorso. Entrambi i giornali parlano di gang di criminali africani, per lo più nigeriani e centrafricani, operanti in Italia e già all’attenzione dell’intelligence britannica, che inizialmente collaboravano con le mafie locali per lo sfruttamento della prostituzione e il traffico di droga, ma che ora si stanno organizzando sotto forma di gruppi paramilitari per controllare il territorio italiano…

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Il Razzismo degli Anti razzisti

“Le sinistre farebbero bene ad uscire dall’imbambolamento ideologico in modo da rendersi conto, una volta per sempre, che un atto di terrorismo, a maggior ragione se diretto su dei bambini, non è mai giustificabile, non è mai scusabile, non è mai attenuabile, quale che sia la motivazione, sennò diventano esse stesse terroriste. E non soltanto loro”. (Silvio Cortina Bascetto)
Alcuni organi d’informazione ed esponenti delle sinistre italiane (che parlano sovente lo stesso linguaggio), hanno commentato l’attentato compiuto dal senegalese integrato Ousseynou Sy a San Donato Milanese, sulla Statale Paullese, dove hanno rischiato di morire 51 ragazzi e i loro insegnanti, sostenendo che l’atto è stato determinato dal clima di odio instaurato da Salvini nei confronti dei migranti e degli stranieri in generale…

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“Global Compact”, che cos’è e come funziona: quali sarebbero gli effetti sull’Italia

Si parla molto in questi giorni di Global Compact. Ma di cosa si tratta esattamente? E quali effetti potrebbe avere sul nostro Paese?
Il Global Compact è l’accordo voluto dall’ONU per dare una risposta globale al problema della migrazione. Nel 2016, nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di New York, è stato firmato da oltre 190 Paesi e per il luogo in cui è avvenuto l’incontro, è stato chiamato anche “Dichiarazione di New York”. I punti principali di questo accordo sono i seguenti:

  • la lotta alla xenofobia
  • la lotta allo sfruttamento
  • il contrasto del traffico di esseri umani
  • il potenziamento dei sistemi di integrazione
  • assistenza umanitaria
  • programmi di sviluppo
  • procedure di frontiera nel rispetto del diritto internazionale, a iniziare dalla Convenzione sui rifugiati del 1951

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L’ombra di George Soros dietro le Mastercard prepagate e anonime in mano agli immigrati

di Ilaria Pedriali
Carte di credito prepagate e senza nome date in regalo ai migranti, in modo che possano circolare liberamente per l’Europa. A distribuire tali carte sarebbero l’UNHCR e l’UE, in collaborazione con “MasterCard” e il solito “magnate” ungherese George Soros, che avrebbe stanziato qualcosa come 500 milioni di dollari.
Lo afferma un sito d’informazione sloveno, Nova24, che cita fonti della polizia croata. Tutto parte dalle segnalazioni di molti utenti dei social network, che hanno denunciato il fatto che mentre gli immigrati clandestini aspettano in Bosnia-Erzegovina di continuare il loro viaggio verso l’Europa, possono prelevare dagli sportelli automatici i soldi necessari per recarsi negli altri Paesi.
Un ufficiale della polizia croata ha dichiarato: “I migranti illegali che rispediamo a casa, nel giro di pochi giorni si ripresentano per provare e rientrare in Croazia. Alcuni sono molto poveri, ma la maggior parte di loro, sono ben equipaggiati, con scarpe e vestiti nuovi, smartphone sofisticati e di ultima generazione, persino armi. E tutti hanno in dotazione una Mastercard senza nome ma con la dicitura UNHCR e un numero stampigliato. Quello che non ci spieghiamo, è da quale conto ritirino i soldi dagli sportelli automatici”

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