di Bruno Battaggia Bandolino
Secondo la stampa inglese il territorio italiano sarebbe a forte rischio di tribalizzazione.
Tradotto in termini semplici, significa che le bande di migranti potrebbero appropriarsi di aree più o meno vaste delle nostre città (come in parte hanno già fatto) e difenderle come fossero una loro proprietà, proprio come si usa fare nelle zone africane attraversate da guerre civili e conflitti tribali.
A fare questa rivelazione è un articolo del “Times”, datato 29 giugno 2017, e un altro del “The Guardian” dell’agosto scorso. Entrambi i giornali parlano di gang di criminali africani, per lo più nigeriani e centrafricani, operanti in Italia e già all’attenzione dell’intelligence britannica, che inizialmente collaboravano con le mafie locali per lo sfruttamento della prostituzione e il traffico di droga, ma che ora si stanno organizzando sotto forma di gruppi paramilitari per controllare il territorio italiano.
I membri di queste gang sono solite usare il machete come arma (oltre a coltelli, asce e bastoni) e oggi usano il Sud Italia, specialmente la Sicilia e la Campania, come punti di reclutamento per centinaia di migliaia di immigrati clandestini. Rodolfo Ruperti, capo della polizia di Palermo, aveva dichiarato proprio al “Times” che è estremamente complicato sgominare le gang di immigrati (suppongo data la scarsità di mezzi, l’eccessiva presenza di immigrati irregolari, l’inefficienza del sistema giudiziario e l’atteggiamento punitivo della politica e dei magistrati nei confronti delle forze dell’ordine invece che dei delinquenti), e che soprattutto queste stanno conoscendo un rapido radicamento sul territorio.
Il rischio paventato dalla stampa inglese è che tali organizzazioni criminali possano armare gli ospiti dei numerosissimi centri d’accoglienza o gli occupanti abusivi degli edifici cittadini, proprio al fine di dare vita a fenomeni di guerriglia urbana.
Sarebbero queste le ragioni che avrebbero spinto il governo britannico ad un ulteriore stretta sui flussi migratori, in special modo quelli provenienti dall’Italia: pare che Scotland Yard abbia consigliato all’esecutivo maggiori controlli sui voli e sui mezzi su gomma e rotaia provenienti dal Bel Paese.
Tuttavia, la politica italiana sembra non essere affatto allarmata da una situazione che va rapidamente degenerando e che rischia di deflagrare da un momento all’altro. Anche se il fenomeno delle bande di criminali che controllano interi pezzi del territorio italiano sarebbe già una realtà e che ora la cosa rischi di aggravarsi ulteriormente, visto il flusso incontrollato di migranti africani, le indicazioni, secondo autorevoli fonti della polizia, sarebbe quella di sorvolare sulla questione, al fine di non allarmare la popolazione e di non suscitare scompiglio tra gli immigrati. Capite? Lo Stato si è arreso alla delinquenza e ritiene la sensibilità e i diritti degli immigrati più importanti della sicurezza e del mantenimento dell’ordine nelle nostre città.
A quanto pare non bastano gli stupri, le rapine e le violenze diffuse a svegliare i nostri governati: bisogna forse aspettare che i profughi si armino ed inizino a terrorizzare intere comunità, appropriandosi di pezzi interi del nostro Paese, perché i benpensanti della sinistra mondialista si decidano a fare qualcosa? L’idea delle sinistre è sempre la stessa: dialogo con gli invasori, educazione civica nei centri d’accoglienza, corsi di integrazione e cultura africana nelle scuole, elargizione di sussidi e case popolari agli immigrati e accoglienza diffusa.
Per quello che mi riguarda ritengo intelligente correre ai ripari prima che la situazione degeneri ulteriormente, ed è per questo che suggerisco di commissariare militarmente le zone rurali e i quartieri delle città ad alta concentrazione di immigrati, naturalmente dando pieni poteri ai nostri soldati e ai loro comandanti e sospendendo la giurisdizione ordinaria, al fine di riportare ordine e pulizia nelle zone d’Italia che l’alleanza Pd-Vaticano-Cooperative-Ong ha sostanzialmente regalato a bande di clandestini violenti e pericolosi.
Tempi eccezionali richiedono misure eccezionali: la sicurezza è un bene primario che lo Stato ha il dovere di garantire, a prescindere da considerazioni boldriniane sui presunti diritti degli immigrati. Il primo diritto è quello degli italiani alla sicurezza e alla vita.
Articolo di Bruno Battaggia Bandolino
Rivisto da Conoscenzealconfine.itFonte: https://www.controinformazione.info/stampa-britannica-territorio-italiano-a-rischio-tribalizzazione/