“Innocenti” Invasioni

di Marco Travaglio
Massima solidarietà ai colleghi titolisti che da 31 mesi chiamano “invasione” l’invasione della Russia in Ucraina e ora non sanno come chiamare quella di Israele in Libano.
Sennò poi dovrebbero chiedere sanzioni economiche, commerciali e militari contro Tel Aviv, invii di armi al governo libanese aggredito contro l’aggressore israeliano (da bombardare anche sul suo territorio, sempre per “legittima difesa” ci mancherebbe), accusare chi si oppone di voler spianare la strada al nuovo Hitler come quel pappamolla di Chamberlain a Monaco 1938, paragonare le milizie libanesi alla Resistenza antifascista, reclamare il sequestro degli asset israeliani nelle banche occidentali, l’ostracismo globale per scrittori e artisti israeliani vivi e morti, giornalisti, fotografi, direttori d’orchestra, soprano, calciatori, tennisti, atleti olimpici e paralimpici, docenti e ricercatori giù giù fino ai gatti, tutti agenti di Netanyahu…

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Nuova Strage di Bambini a Gaza. Ma il TG5 si Indigna Se i Tifosi Italiani Non Appaludono l’Inno Israeliano

Ennesima strage in un campo profughi palestinese a Gaza. I bombardamenti israeliani ammazzano donne e bambini.
Ormai le vittime sono più di 41mila. Ma per il Tg5 l’unico motivo di indignazione è rappresentato dai tifosi della nazionale di calcio italiana che, a Budapest, durante l’esecuzione dell’inno nazionale israeliano, hanno voltato le spalle ai giocatori.
In attesa, ovviamente, che la denunciatrice seriale italiana chieda l’ergastolo per simili comportamenti che bla bla bla... Per ora bisogna accontentarsi del TG diretto da Mimun. E dell’indignazione che traspare dagli articoli dei vari quotidiani di servizio…

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Berlino, la Polizia Interrompe il Congresso sulla Palestina

La cieca difesa di Israele sta portando la Germania a livelli di intolleranza indegni di uno Stato in teoria democratico.
Dopo settimane di martellante campagna terroristica da parte dei media e della politica tedesca contro un incontro definito “intollerabile” dal sindaco di Berlino, il congresso di tre giorni (che doveva iniziare il 12 aprile) organizzato per discutere del massacro in corso a Gaza e del ruolo tedesco nel supportarlo, è stato bloccato e vietato dalla polizia dopo pochi minuti dall’inizio del secondo intervento.
Udi Raz, ebreo tedesco portavoce di Jewish Voice for Peace in Germania, è stato arrestato. La polizia ha tagliato l’elettricità alla sala e ha avvisato partecipanti, organizzatori e speakers che sarebbero stati perseguiti legalmente…

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