Meloni Non Condanna Netanyahu: “Una Crisi Umanitaria Innescata dall’Attacco di Hamas”

di Andrea Sparaciari
Neanche le 60mila vittime civili di Gaza spingono Meloni a pronunciare la parola “condanna”. Lo sterminio? “Tutto è iniziato da Hamas”.
Chi si aspettava (pochi in verità) uno moto di orgoglio politico, di indipendenza, o anche solo una semplice presa di posizione umanitaria della premier-madre-donna-cristiana Giorgia Meloni nei confronti dello sterminio in corso a Gaza, anche mercoledì scorso è rimasto deluso. Rispondendo al “premier time” alla Camera a un’interrogazione dell’Avs Angelo Bonelli, la presidente del Consiglio ha confermato che il governo italiano continuerà a fare quanto fatto fino a oggi per la tragedia palestinese: cioè assolutamente nulla…

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Gaza, la “Soluzione Finale” Ideata da Israele e Rivelata da Netanyahu

di Alessandro Ferretti
La “soluzione finale” che Israele ha scelto per Gaza è stata rivelata da Netanyahu in persona.
Israele ordina l’evacuazione totale di Rafah: oltre un milione di civili ammassati a Mawasi, senza acqua né cibo. Da 35 giorni nessun aiuto entra a Gaza. Netanyahu annuncia il piano di “migrazione volontaria”: fame e terrore come strumenti di espulsione e genocidio.
Con l’ordine di evacuazione intimato da Israele alla popolazione di tutta Rafah, il piano israeliano di pulizia etnica/sterminio della popolazione di Gaza è ormai pienamente definito.
In dieci giorni l’esercito di occupazione ha lanciato una serie di volantini che obbligano praticamente tutta la popolazione di Gaza a lasciare le loro case/tende/rifugi di fortuna per andare a Mawasi, una microscopica striscia di terra a nord-ovest di Rafah. Tutto il resto della Striscia verrà occupato militarmente dall’esercito, che ha già iniziato le operazioni di conquista…

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“Shin Bet”: “Fondi del Qatar Autorizzati dal Premier per Finanziare Hamas”

di Redazione Ilgiornaleditalia
Qatargate in Israele, arrestati collaboratori di Netanyahu Urich e Feldstein per corruzione; Shin Bet (agenzia di intelligence per gli affari interni dello stato di Israele, subordinata direttamente al Primo ministro): “Fondi da Doha (capitale del Qatar) autorizzati dal premier per finanziare Hamas”.
L’inchiesta potrebbe essere legata al licenziamento – poi sospeso – del capo di Shin Bet, Ronen Bar; il premier dello stato ebraico, chiamato a testimoniare, accusa: “Tentativo di colpo di Stato”.
Sono stati arrestati due collaboratori di Benjamin Netanyahu, Jonathan Urich ed Eli Feldstein all’interno dell’inchiesta Qatargate per sospetti di corruzione, contatto con agente straniero, abuso d’ufficio e violazioni fiscali. L’ufficio del primo ministro ha dichiarato: “Indagini inventate” e “tentativo di colpo di stato contro il governo”, mentre Netanyahu – non indagato – viene citato a testimoniare sulla vicenda…

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La Telefonata Putin-Trump e… le Bombe su Gaza

di Davide Malacaria
Israele riprende i bombardamenti su Gaza nel giorno della telefonata tra Putin e Trump. Tempistica non casuale.
Netanyahu rilancia e il genocidio di Gaza ricomincia: 400 i morti in un attacco che supera per brutalità molti di quelli che hanno preceduto la tregua. Non solo si voleva riprendere l’aggressione, ma si volevano scioccare i palestinesi e il mondo, tale la spiegazione dell’intensità degli attacchi.
Netanyahu ha motivato l’azione come dettata dalla necessità di forzare Hamas a rilasciare gli ostaggi. Sa perfettamente, ma non gli importa, che invece sta facendo l’esatto contrario, mettendoli ulteriormente a rischio, come ha dichiarato Hamas e come hanno urlato, disperati, i parenti degli ostaggi medesimi.
Ma l’importanza dell’attacco risiede in altro, cioè nella tempistica…

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Raid Israeliani di Nuovo su Gaza, oltre 330 i Morti

Il ministero della Salute nella Striscia di Gaza gestito da Hamas ha reso noto che gli attacchi israeliani hanno ucciso più di 330 persone.
La ripresa della guerra di Israele a Gaza “è il passo giusto, morale, etico e più giustificato, per distruggere Hamas e riportare indietro i nostri ostaggi”. Lo ha affermato il leader dell’estrema destra israeliana Itamar Ben-Gvir, che a gennaio ha lasciato la coalizione di governo proprio in opposizione all’accordo di cessate il fuoco nella Striscia. “Non dobbiamo accettare l’esistenza dell’organizzazione di Hamas e deve essere distrutta”, ha aggiunto.
Il bilancio degli attacchi aerei israeliani nella Striscia è salito a 310 morti. Lo riferisce Al-Jazeera, citando il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas…

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Gaza: le Roboanti Minacce di Trump e le Trattative con Hamas

di Davide Malacaria
Nuova esternazione di Trump su Gaza, nuovo allarme. Sostanzialmente ha minacciato l’intera popolazione di Gaza, che periranno se non saranno rilasciati gli ostaggi, aggiungendo che l’America sta fornendo a Israele il necessario per “finire il lavoro”, cioè portare a compimento il genocidio. Notizie che stridono palesemente con la notizia che vede gli americani avviare delle trattative dirette con Hamas…
Di Esternazioni e Impensabili Contatti
Esternazioni che sembrano fare del presidente Usa un convinto sostenitore del genocidio palestinese, supportato dalla precedente amministrazione Usa e da tutti i Paesi europei che oggi si scagliano contro i malvagi russi. Minacce che si sono intrecciate con le dichiarazioni del portavoce dal Consiglio di Sicurezza…

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La Liberazione della Sala e il Senso di Trump per l’Iran

Trump fa liberare la giornalista italiana arrestata in Iran. Nello stesso giorno, pubblica su Truth un video di Jeffrey Sachs contro Netanyahu e le guerre infinite…
Cecilia Sala torna libera dopo il viaggio lampo del primo ministro italiano in America. Inutile dilungarsi su altro, due osservazioni. La prima è che l’attuale amministrazione Usa, a trazione Blinken data la senescenza di Biden, non ha fatto nulla in tal senso.
La seconda è che la Sala è stata liberata il giorno dopo la visita della Meloni a Mar-a-lago, segno che il team Trump, nonostante le apparenze e le narrazioni, ha contatti ben oleati con Teheran, tanto che gli è bastato, a lui o chi per lui, alzare il telefono per ottenere quanto richiesto…

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Libano: Otto Morti e Migliaia di Feriti nell’Esplosione dei Cercapersone

Secondo quanto riferito, l’ambasciatore iraniano a Beirut è tra le numerose persone rimaste mutilate o morte dopo che migliaia di cercapersone tascabili sono esplosi simultaneamente.
Martedì, in tutto il Libano, sono state uccise otto persone e 3.000 sono rimaste ferite quando i loro cercapersone sono esplosi, hanno riferito i media locali. Il gruppo militante libanese Hezbollah ha dichiarato che centinaia dei suoi membri sono stati colpiti dall’incidente e sta incolpando Israele. Gerusalemme Ovest non ha commentato gli sviluppi.
Le persone sarebbero state colpite soprattutto nella periferia sud della capitale del paese, Beirut, un’area considerata una roccaforte di Hezbollah, così come nell’est e nel sud del paese. Più di 2.800 persone sono rimaste ferite nelle detonazioni, che hanno ucciso otto persone, tra cui un bambino…

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Moni Ovadia su Israele: “Nulla più della Verità Aiuta la Pace!”

di Veronica Tarozzi
Gli israeliani hanno perpetrato violazioni del Diritto Internazionale e crimini di guerra, avendo garantita l’impunità. L’impunità l’hanno garantita gli americani, che sono complici allo stesso titolo!
In questa fase cruciale della guerra di Israele al popolo palestinese, le notizie si rincorrono a ritmi forsennati, rendendo difficile comprenderne l’effettiva portata. Come quella della volontà dell’esercito israeliano di portare la guerra oltre il confine col Libano o quella dell’accentramento dei poteri su Netanyau, a seguito dello scioglimento del gabinetto di guerra.
Ci sono però notizie la cui rilevanza spicca prepotentemente su tutte le altre, come il recente servizio del Guardian, che attesterebbe le forti pressioni e minacce da parte dell’ex capo dei servizi segreti israeliani, Yossi Cohen, ai danni dell’allora procuratrice capo della Corte Penale Internazionale (CPI), Fatou Bensouda, affinché abbandonasse l’indagine sui presunti crimini israeliani contro l’umanità nei territori occupati…

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In Palestina è in Corso un Genocidio!

di Daniele Bianchi
Ora è chiaro che Israele si sta impegnando in un genocidio del popolo palestinese.
Come riportato da Oltre La Linea, lo stato israeliano ha “allentato” le sue regole di ingaggio militare, dando essenzialmente ai suoi soldati il ​​via libera per uccidere chiunque incontrino all’interno della Striscia di Gaza come parte delle loro operazioni di terra.
Politici e soldati israeliani parlano apertamente di ridurre Gaza in polvere, di eliminare i palestinesi e di immaginare coloni israeliani che vivono su una terra che un tempo si chiamava Gaza. I palestinesi vengono deliberatamente privati ​​di tutti i beni di prima necessità, compresi cibo, acqua, alloggio e assistenza medica. Le bombe aeree uccidono e mutilano indiscriminatamente i palestinesi. I palestinesi vengono incoraggiati a lasciare le loro terre e case nel nord di Gaza e dirigersi verso sud: Israele vuole chiaramente colonizzare il nord di Gaza e trasformarlo in una zona di sicurezza o militare, espellendo permanentemente i palestinesi che attualmente vivono lì…

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