Il Quotidiano Israeliano “Haaretz” Lascia Intendere le Vere Ragioni dell’Arresto di Durov

Bomba del quotidiano israeliano “Haaretz”: Durov arrestato per non aver rimosso contenuti segreti sulla guerra in Palestina, rubati ad Israele da Hackers iraniani.
Dopo che l’Iran ha rubato dati israeliani sensibili, Israele sta cercando di censurare Internet. Gli hacker anti-Israele hanno rubato grandi quantità di dati israeliani sensibili e ora stanno pubblicando gigabyte di informazioni segrete e classificate. Incapace di fermare gli hackers, Israele sta conducendo una guerra inutile contro le fughe di notizie.
Qualche mese fa, degli hacker stranieri sono riusciti a entrare in un computer collegato al Ministero della Giustizia israeliano. Decine di migliaia di file classificati ed e-mail sensibili sono trapelati. Link che consentono a chiunque di scaricare i file violati sono stati pubblicati su Telegram, la popolare app di messaggistica istantanea. Tuttavia, hanno iniziato a scomparire presto. Uno dopo l’altro, i canali Telegram degli hackers sono stati chiusi, i loro utenti eliminati e i post che condividevano i link per il download sono spariti…

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Perché il Sionismo non è l’Ebraismo

Avi Shlaim: “Il problema è che Israele afferma di essere lo Stato degli ebrei”.
Avi Shlaim, è un professore dell’Università di Oxford: in due minuti, partendo dalla propria esperienza personale di ebreo iracheno, spiega al meglio come il sionismo NON sia ebraismo, ma il suo principale nemico.
“Israele afferma di parlare a nome di tutti gli ebrei, ovunque essi siano. Il sionismo è una cosa ashkenazita. Non ha nulla a che fare con noi”

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Donald Trump e il Futuro dei Palestinesi

di Massimo Mazzucco
Pare che Donald Trump sia disponibile ad appoggiare la definitiva annessione della Cisgiordania allo Stato di Israele.
Una vittoria di Donald Trump alle elezioni di novembre rappresenterebbe di sicuro un forte cambiamento nella situazione geopolitica mondiale, con una probabile riduzione del supporto americano per la guerra in Ucraina – e per tutte le guerre in generale. Nella scorsa presidenza (2016-2020) Trump ha dimostrato di non essere un guerrafondaio al servizio del Deep State, e nulla fa pensare che dovrebbe comportarsi in modo diverso nella nuova presidenza.
Ma c’è qualcuno che rischia di pagare a carissimo prezzo questa nuova, eventuale presidenza di Donald Trump, ed è il popolo palestinese. Pare infatti che Donald Trump sia disponibile ad appoggiare la definitiva annessione della Cisgiordania allo Stato di Israele…

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Israele Non si Ferma: Pioggia di Fuoco su Gaza

di Alessandro Ferretti
Approfittando del costante scudo offerto dalla disinformazione diffusa da media e politici occidentali, Israele sta alzando ulteriormente il livello dei suoi crimini, bombardando non solo Rafah, ma tutta la Striscia.
Pioggia di Fuoco su Gaza
I pallini blu sulla mappa indicano i bombardamenti/attacchi dell’esercito di occupazione e sono relativi agli ultimi giorni.
Vale la pena notare che quattro mesi fa il portavoce dell’esercito israeliano aveva trionfalmente annunciato il completo smantellamento della struttura militare di Hamas nel nord della Striscia, al punto che l’esercito si era ritirato da quella zona.
Ancora pochi giorni fa, Netanyahu affermava che Israele ha completamente distrutto venti battaglioni di Hamas e che i quattro battaglioni rimanenti si trovano tutti a Rafah… eppure, dopo aver ordinato l’evacuazione di 300.000 abitanti a Rafah, domenica scorsa l’IOF ha intimato una gigantesca evacuazione immediata dei 100-150.000 abitanti del campo profughi di Jabaliya, a nord di Gaza City. Strano comportamento da adottare su un territorio dove, a detta degli stessi israeliani…

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Attacco dell’Iran a Israele: Fallimento o Successo?

di Andrew Korybko
Ogni corrente di pensiero presenta argomenti convincenti a suo favore, quindi è possibile che entrambe abbiano ragione a modo loro.
Sabato sera, l’Iran ha lanciato una raffica di droni e missili contro obiettivi militari in Israele, in risposta al bombardamento del proprio consolato a Damasco da parte dello Stato ebraico all’inizio del mese. La Missione Permanente della Repubblica Islamica presso l’ONU aveva precedentemente avvertito su X che il loro paese sarebbe stato costretto a reagire a questa palese violazione del diritto internazionale dopo il mancato intervento del Consiglio di Sicurezza. Lo stesso account ha poi scritto, dopo gli attacchi di sabato, che “la questione può essere considerata conclusa”.
In seguito, Biden ha affermato che i militari americani “hanno aiutato Israele a intercettare quasi tutti i droni e i missili in arrivo”, con resoconti che sostengono anche che la Giordania e il Regno Unito hanno fornito assistenza pertinente. Al momento attuale, la mattina di domenica, ora di Mosca, Israele non ha ancora risposto alla raffica della notte precedente, ma Axios ha riferito che Biden ha detto a Bibi che gli USA non parteciperanno a operazioni offensive contro l’Iran. Avrebbe detto: “Hai ottenuto una vittoria. Accetta la vittoria”

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Morte Per Fame Subito, Aiuti Via Mare a Gaza… Tempi Impossibili

Giovedì 7 marzo, nel discorso sullo stato dell’Unione, il presidente Biden ha annunciato che gli Stati Uniti intendono costruire davanti alle coste della Striscia di Gaza un molo temporaneo da cui distribuire aiuti umanitari per la popolazione palestinese, per alleviare la crisi provocata da sei mesi di bombardamenti e operazioni militari di Israele.
La presidente della Commissione Europea insegue e parla di un imprecisato “corridoio marittimo” che potrebbe partire entron pochi giorni. Ha aderito anche l’Italia, ma non si sa per andare dove. Mentre la carestia corre assieme alle crudeli intransigenze israeliane. Velleità a scopo di vantaggio elettorale o qualche segreto nascosto sul futuro assetto anche geopolitico della Striscia di Gaza?…

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Israele ha già Perso la Partita Politica

di Gianmarco Landi
Il ministro degli esteri dell’Iran ha esortato il gruppo di nazioni BRICS a intervenire in modo attivo, costruttivo e responsabile per fermare i crimini di guerra del regime israeliano nella Striscia di Gaza.
L’Iran, potenza militare in Medioriente con 100 milioni di abitanti e ben 3 milioni di soldati, entrerà nei Brics da gennaio 2024, ma virtualmente è già una nazione alleata della Russia e della Cina.
Il potente senatore Lindsey Graham, aveva acclamato l’ipotesi di bombardare l’Iran in modo da concretizzare il sostegno alle politiche del Governo di Israele, attualmente intento a martoriare un paio di milioni di persone che pretende di spazzare via da territori che secondo l’ONU non sono israeliani.
C’è però un enorme problema a cui Graham non ha evidentemente pensato: il ministro degli esteri dell’Iran ha esortato il gruppo di nazioni BRICS a intervenire in modo attivo, costruttivo e responsabile per fermare i crimini di guerra del regime israeliano nella Striscia di Gaza…

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In Palestina è in Corso un Genocidio!

di Daniele Bianchi
Ora è chiaro che Israele si sta impegnando in un genocidio del popolo palestinese.
Come riportato da Oltre La Linea, lo stato israeliano ha “allentato” le sue regole di ingaggio militare, dando essenzialmente ai suoi soldati il ​​via libera per uccidere chiunque incontrino all’interno della Striscia di Gaza come parte delle loro operazioni di terra.
Politici e soldati israeliani parlano apertamente di ridurre Gaza in polvere, di eliminare i palestinesi e di immaginare coloni israeliani che vivono su una terra che un tempo si chiamava Gaza. I palestinesi vengono deliberatamente privati ​​di tutti i beni di prima necessità, compresi cibo, acqua, alloggio e assistenza medica. Le bombe aeree uccidono e mutilano indiscriminatamente i palestinesi. I palestinesi vengono incoraggiati a lasciare le loro terre e case nel nord di Gaza e dirigersi verso sud: Israele vuole chiaramente colonizzare il nord di Gaza e trasformarlo in una zona di sicurezza o militare, espellendo permanentemente i palestinesi che attualmente vivono lì…

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Un’Escalation in Israele Potrebbe Innescare una Reazione a Catena

di Aleksandr Dugin
I palestinesi non hanno alcuna possibilità in una guerra del genere, perché non possono distruggere Israele o infliggergli una sconfitta militare significativa, ma anche Israele non ha nulla per cui combattere.
La Palestina è tecnicamente territorio israeliano che non controlla e non può controllare in nessun caso. È altrettanto impossibile distruggere fisicamente tutti i palestinesi.
Se fossimo in una situazione internazionale diversa, i palestinesi potrebbero contare sulla compassione della sinistra internazionale, ma gli Stati Uniti sono guidati da neocons e globalisti. Di certo non si preoccupano dei palestinesi, anche se non sono nemmeno troppo vicini alle politiche nazionaliste di Israele.
Ma è la reazione a catena – e soprattutto il comportamento degli Stati islamici (in primo luogo Iran, Turchia, Arabia Saudita, altri Stati del Golfo ed Egitto) – che potrebbe essere la logica continuazione. O almeno, questo è ciò che gli strateghi di Hamas potrebbero aver avuto in mente quando hanno deciso di iniziare il conflitto…

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La Guerra implacabile di Israele contro i Bambini di Palestina

di Ilan Pappe
“L’umanità ha il dovere di dare al fanciullo il meglio di sé stessa”. Preambolo, Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti del Fanciullo (1959)
Più della metà della popolazione che vive in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza ha meno di 18 anni; infatti, si può tranquillamente affermare che la metà degli abitanti della Cisgiordania occupata e della Striscia di Gaza assediata sono bambini. Chiunque conduca una guerra contro questi due territori, attraverso la demolizione delle case, gli arresti senza processo, la politica di sparare per uccidere e le umiliazioni, sta conducendo una guerra contro i bambini.
A volte, intere brigate militari dell’esercito israeliano, accompagnate da unità d’élite, polizia di frontiera e polizia inseguono un bambino e, nella maggior parte dei casi, lo uccidono o, se va bene, lo arrestano.
Se c’è qualcosa che è cambiato negli ultimi anni in quella che finalmente le Nazioni Unite sono state disposte a chiamare “colonizzazione della Palestina”, è l’intensificarsi della politica israeliana di “sparare per uccidere”…

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