Morte Per Fame Subito, Aiuti Via Mare a Gaza… Tempi Impossibili

Giovedì 7 marzo, nel discorso sullo stato dell’Unione, il presidente Biden ha annunciato che gli Stati Uniti intendono costruire davanti alle coste della Striscia di Gaza un molo temporaneo da cui distribuire aiuti umanitari per la popolazione palestinese, per alleviare la crisi provocata da sei mesi di bombardamenti e operazioni militari di Israele.

La presidente della Commissione Europea insegue e parla di un imprecisato “corridoio marittimo” che potrebbe partire entron pochi giorni. Ha aderito anche l’Italia, ma non si sa per andare dove. Mentre la carestia corre assieme alle crudeli intransigenze israeliane. Velleità a scopo di vantaggio elettorale o qualche segreto nascosto sul futuro assetto anche geopolitico della Striscia di Gaza?

Promesse Elettorali da Presidenti

Biden promette ma non spiega, Ursula vor del Layen insegue con l’Italia in coda. Ma gli esperti rilevano da subito le incongruenze degli annunci. Un piano astratto che richiederà settimane per essere realizzato (perfino qualche mese, hanno detto i funzionari americani), mentre a Gaza si muore di fame adesso. Questo piano degli Stati Uniti ha alcuni aspetti critici piuttosto evidenti. Oltre a vari problemi logistici, dalla consegna degli aiuti che potrebbero subire l’ostruzionismo dell’attuale governo di Israele.

L’ignoto “Corridoio Marittimo” Von der Leyen

“Siamo molti vicini all’apertura del corridoio”, ha detto senza spiegare Ursula von der Leyen. Al corridoio umanitario delle buone intenzioni e quando mai sarà, aderiranno, oltre alla Commissione Europea, anche l’Italia, la Germania, la Grecia, i Paesi Bassi, gli Emirati Arabi Uniti, il Regno Unito, gli Stati Uniti e Cipro, da dove partiranno gli aiuti. Purtroppo a Gaza, nel tempo in cui noi abbiamo scritto queste nostre cose, qualcuno è morto per fame o malattie non curate.

“Molo Temporaneo”, Come?

Il molo temporaneo dovrebbe essere una grande piattaforma agganciata in qualche modo al fondale davanti alla costa della Striscia di Gaza. Tipo i “Mulberry Harbour”: enormi moli temporanei di calcestruzzo che l’esercito britannico costruì davanti alle coste della Normandia nella Seconda guerra mondiale. Tra follia e fandonie.

Arrivo Ignoto, Partenza certa

La sola cosa apparentemente certa è che l’operazione aiuti partirà da Cipro, dove già adesso vengono raccolti e smistati gli aiuti umanitari che si muovono in nave. A Cipro il governo di Israele – se si riuscirà ad imporlo – avrà la possibilità di controllare tutti gli aiuti in partenza, in modo da assicurarsi che non contengano armi o altro materiale ritenuto pericoloso. A complicare il futuribile: o una passerella galleggiante su cui possano transitare camion di aiuti (il tempo del mai), o una flotta di navi più piccole per trasportare gli aiuti a terra.

Uno Sforzo Organizzativo Folle

La realizzazione e il funzionamento di questo ipotetico molo richiederà la partecipazione di migliaia di soldati e di esperti di logistica militare statunitensi. E oltre alla costruzione, navi e mezzi militari per la protezione del molo e di tutte le altre infrastrutture, soprattutto se saranno costruite vicino alle coste di Gaza e in luoghi dove potrebbero essere attaccate da Hamas o da altri gruppi.

Enormi Problemi Logistici

Ammesso che la costruzione e la messa in attività del molo non abbia grossi problemi, c’è il problema di come consegnare gli aiuti. Perché tutto l’apparato di sicurezza della Striscia di Gaza è stato bombardato e smantellato. Attualmente a Gaza non ci sono poliziotti o altre figure che potrebbero scortare i camion o le imbarcazioni che arriverebbero dal molo e che potrebbero garantire una ordinata distribuzione degli aiuti.

L’Ostruzionismo di Israele

Sul quotidiano israeliano Haaretz, un funzionario anonimo del governo israeliano ha detto che approva e sostiene il piano americano di costruire un molo temporaneo. Ma sull’invio di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, dall’inizio della guerra, Israele ha una posizione piuttosto ambigua: sebbene negli ultimi mesi abbia messo in atto alcune misure per facilitare l’ingresso degli aiuti, al tempo stesso ne ha messe in atto altre che lo hanno reso più difficile, come per esempio il bombardamento delle postazioni della polizia di Gaza.

Sovranisti Messianici al Comando

In questo senso, Israele – nel cui governo sono presenti ministri estremisti che vogliono impedire l’ingresso di qualunque tipo di aiuti nella Striscia – avrebbe più di un’occasione per rendere complicato anche il piano americano di un porto militare. Per esempio, potrebbe sabotare i controlli degli aiuti a Cipro, oppure rifiutarsi di garantire la sicurezza delle operazioni.

Fonte: https://www.remocontro.it/2024/03/09/morte-per-fame-subito-aiuti-via-mare-a-gaza-tempi-impossibili/

LA BIOLOGIA DELLE CREDENZE 4D
Come il pensiero influenza il DNA e ogni cellula
di Bruce Lipton

La Biologia delle Credenze 4D

Come il pensiero influenza il DNA e ogni cellula

di Bruce Lipton

Il biologo molecolare Bruce Lipton ci presenta nuove e sbalorditive scoperte scientifiche sugli effetti biochimici del funzionamento del cervello, che dimostrano come tutte le cellule del nostro corpo vengano influenzate dai nostri pensieri.

È giunto il momento, infatti, di abbandonare le vecchie credenze che la comunità scientifica e accademica e i mass media ci hanno inculcato, per muoverci verso la nuova ed eccitante prospettiva di salute, benessere e abbondanza offerta da questa scienza d’avanguardia: l’epigenetica.

La straordinaria scoperta di Bruce Lipton, biologo cellulare e professore di biologia fu che la vita della cellula è controllata dal suo ambiente fisico ed energetico, e non dai suoi geni. I geni sono soltanto dei programmi utilizzati per costruire le cellule, i tessuti e gli organi.

L’ambiente si comporta come un “appaltatore” che legge e decide di impiegare determinati programmi genetici, ed è il vero responsabile del carattere della vita cellulare. È la “consapevolezza” che una cellula individuale ha dell’ambiente, e non i suoi geni, che mette in moto i meccanismi della vita.

Lipton, come biologo cellulare, capì subito che la sua intuizione aveva delle implicazioni di grande portata per la sua vita e per quella di tutti gli esseri umani.

Aveva dedicato la sua vita professionale a migliorare la conoscenza delle cellule, perché sapeva che più conosciamo le cellule individuali più possiamo capire come funziona l’intero complesso cellulare di cui è composto il corpo umano. E sapeva che, se ogni cellula individuale è controllata dalla propria consapevolezza dell’ambiente, la stessa cosa vale per l’essere umano composto di miliardi e miliardi di cellule.

Così come avviene per una cellula individuale, il carattere della nostra vita non è determinato dai nostri geni, ma dalle risposte agli stimoli ambientali che azionano la vita.“Da un lato, la mia nuova comprensione della natura della vita fu uno shock: per quasi due decenni avevo inculcato nella mente dei miei studenti il Grande Dogma della biologia, cioè la convinzione che la vita è controllata dai geni. Dall’altro, a livello intuitivo non fu una vera sorpresa, perché avevo sempre nutrito dei dubbi sul determinismo genetico”.

I contenuti extra del libro:

  • Video di approfondimento

La Biologia della Percezione

  • Intervista a Bruce Lipton – Prima Parte
  • Intervista a Bruce Lipton – Seconda Parte
  • Playlist musicale

Musica a 432 Hz ispirata a La Biologia delle Credenze del biologo e compositore Emiliano Toso.

«Se potessi essere chiunque, chi vorrei essere? Vorrei essere me stesso!”

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