La Guerra implacabile di Israele contro i Bambini di Palestina

di Ilan Pappe
“L’umanità ha il dovere di dare al fanciullo il meglio di sé stessa”. Preambolo, Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti del Fanciullo (1959)
Più della metà della popolazione che vive in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza ha meno di 18 anni; infatti, si può tranquillamente affermare che la metà degli abitanti della Cisgiordania occupata e della Striscia di Gaza assediata sono bambini. Chiunque conduca una guerra contro questi due territori, attraverso la demolizione delle case, gli arresti senza processo, la politica di sparare per uccidere e le umiliazioni, sta conducendo una guerra contro i bambini.
A volte, intere brigate militari dell’esercito israeliano, accompagnate da unità d’élite, polizia di frontiera e polizia inseguono un bambino e, nella maggior parte dei casi, lo uccidono o, se va bene, lo arrestano.
Se c’è qualcosa che è cambiato negli ultimi anni in quella che finalmente le Nazioni Unite sono state disposte a chiamare “colonizzazione della Palestina”, è l’intensificarsi della politica israeliana di “sparare per uccidere”…

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Israele continua a bombardare i Palestinesi, salgono le vittime anche tra i bambini

di Andrea Bonazza
Mentre in televisione, da qualche giorno, i telegiornali ci stanno facendo vedere le immagini dei tumulti parlando di razzi palestinesi contro i soldati israeliani, a Gerusalemme, le pesanti e incontrovertibili prove inviate dagli arabi documentano invece un’altra realtà.
Lungi da me sostenere che sassaiole e razzi non siano mai stati lanciati dalla ribellione palestinese in opposizione degli sfratti a ridosso della Spianata delle Moschee, ma, ancora una volta, i massmedia occidentali stanno diffondendo unicamente la versione della potente propaganda sionista di Israele, censurando come da copione la tragedia che in queste ore sta vivendo la componente araba dello stato. Sia essa musulmana che cristiana.
Nella folta documentazione fotografica e video palestinese, infatti, le crude immagini dipingono tragicamente la verità di una popolazione civile che sta subendo un attacco bellico e sistematico, certamente non paragonabile agli scontri che si sono susseguiti dopo il divieto dello Stato di Israele all’accesso palestinese per la Spianata delle Moschee…

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